Tu sei qui: PoliticaCava de’ Tirreni, Galdi contesta modalità affidamento monastero San Giovanni: «Scelte illegittime e senza prospettive...»
Inserito da (ilvescovado), giovedì 12 ottobre 2017 15:54:02
Dopo la riapertura, nel luglio scorso, del Complesso del Monastero di San Giovanni, nella seduta di Giunta del 21 settembre è stato deliberata l'indizione di un bando pubblico per l'individuazione di gestori esterni degli spazi commerciali denominati "Unità del Gusto" e "Foresteria", mentre tutti gli altri spazi, giardino, aree espositive e toilettes saranno assegnate alla municipalizzata Metellia Servizi, «nell'ottica - si leggeva nel comunicato stampa diffuso dal Comune il mese scorso - di mantenere in capo alla gestione del Comune le attività culturali che saranno oggetto di un importante progetto di respiro nazionale ed internazionale».
Proprio queste risoluzioni sono oggetto di critiche da parte del consigliere di minoranza Marco Galdi, che si si chiede - tramite un'Interrogazione inviata alla persona del sindaco Vincenzo Servalli e a Giulio Mastracchio, Responsabile di Obiettivo Operativo (ROO) del Piu Europa in Regione Campania - se sia legittima la scelta dell'amministrazione di affidare con gara solo i locali commerciali e la foresteria. Si chiede, inoltre, se «sarà poi mai veramente utilizzata la parte restante del complesso per realizzare politiche culturali?»
«Avevamo, come opposizione, chiesto ripetutamente un confronto con la maggioranza sul futuro dei "contenitori". Ecco la risposta dell'Amministrazione Servalli: scelte illegittime e senza nessuna prospettiva», chiosa l'ex Sindaco. Di seguito il testo integrale dell'Interrogazione.
Egr. Sig. Sindaco.
in data 21.09.2017 la Giunta Municipale ha adottato la delibera n.175 avente ad oggetto "Complesso di San Giovanni a C.so Umberto I. Provvedimenti per la destinazione e l‘utilizzo funzionale dei locali". Con detta delibera, che si allega,
a) si demanda al servizio Patrimonio dell'Ente l‘indizione e la gestione di un bando pubblico per l'individuazione dei gestori degli spazi del Complesso San Giovanni destinati al commerciale e alla foresteria;
b) si stabilisce che con successivo atto la gestione di tutti gli altri ambienti del Complesso saranno assegnati alla società in house Metellia Servizi;
c) si decide, nelle more di quanto stabilito, che tutti gli spazi della struttura possano essere utilizzabili dietro corrispettivi determinati nella delibera stessa.
Si chiede di conoscere, considerato che il Complesso di San Giovanni è stato ristrutturato con i fondi del Piu Europa e che i fondi comunitari non possono essere utilizzati per opere c.d. 'calde', cioè produttive di reddito, in considerazione del c.d. "divieto di aiuti di Stato", in che modo le SS.LL. ritengono di poter giustificare l'indirizzo contenuto nei punti a) e c) che precedono. Si ritiene, infatti, che l'affidamento a privati del Complesso de quo possa essere compatibile solo qualora riguardi l'intero immobile, in modo che i guadagni derivanti dalla gestione delle aree produttive di reddito possano andare a compensare le spese per i servizi di interesse generale resi nelle parti restanti. Si rammenta che non a caso l'ala del Complesso destinata alla ricettività era stata denominata "foresteria", in quanto non destinata a produrre direttamente reddito.
La presente è inviata, per opportuna conoscenza, anche al Dott. Giulio Mastracchio, ROO del Piu Europa in Regione Campania.
Distinti ossequi.
Prof. Marco Galdi
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