Tu sei qui: PoliticaCaso Ferrigno, An esclude spaccature
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 1 aprile 2005 00:00:00
Non si sono fatte attendere le reazioni del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale dopo la spaccatura nell'ultimo Consiglio comunale, in cui Umberto Ferrigno ha dichiarato il suo voto negativo sul Bilancio, in contrapposizione ai 6 voti positivi espressi dal gruppo. A gettare acqua sul fuoco ci pensa il coordinatore cittadino, Marcello Murolo, che spiega come sono andate le cose: «Prima del Consiglio avevamo tenuto una riunione in cui avevamo la concreta idea di non votare per il Bilancio. In precedenza, dopo la proroga del termine al 31 maggio prossimo, avevamo manifestato al sindaco Messina l'idea di posticipare il voto non solo per la strumentalizzazione che si sarebbe potuta generare attorno all'approvazione, vista l'imminenza delle elezioni regionali, ma anche per migliori valutazioni politiche». Senza i voti di An, però, il documento finanziario non sarebbe stato approvato e si sarebbe messa a serio rischio la stabilità della Giunta Messina. Quindi, il senso di responsabilità verso la maggioranza ha spinto l'intero gruppo consiliare di An ad esprimersi favorevolmente sul Bilancio preventivo 2005. Ma Umberto Ferrigno è rimasto sulla sua posizione e su quella espressa da Edmondo Cirielli, senza comunicarla ai compagni di partito. «Questo atteggiamento antipatico dell'amico Umberto - continua Murolo - è stato quello che ha dato più fastidio, ma ciò non significa che il partito sia sull'orlo della spaccatura. Dopo le elezioni chiariremo lo spiacevole equivoco». Per il sindaco Messina l'insofferenza manifestata da Ferrigno e da altri consiglieri è causata dai cambi di bandiera che non hanno prodotto i frutti sperati, oppure dalla ricerca di "un posto al sole". Sulla stessa linea di Murolo anche il capogruppo consiliare di An, Giovanni Cannavacciuolo, non certo contento dell'agguato teso da Ferrigno: «Non potevamo rischiare di aprire una nuova crisi in seno alla Cdl ed all'Amministrazione, soprattutto ad un anno dalle elezioni. Significava far cadere la Giunta e perdere credibilità al cospetto della gente e dell'elettorato. Abbiamo votato per il nostro senso di responsabilità verso i partiti della coalizione, lo stesso sindaco e la cittadinanza. Lavoreremo insieme per ripristinare sempre più la centralità dei partiti, per raggiungere gli obiettivi previsti dall'accordo interpartico e per consentire che l'Amministrazione comunale ed il sindaco portino a termine l'impegno preso con la città. Lo faremo tenendo conto delle esigenze mutate della gente, ma anche dell'ampia mentalità partecipativa di Alleanza Nazionale, che darà nuova linfa e farà ripartire la Casa delle Libertà». Quanto all'immediato futuro, Cannavacciuolo non pensa al candidato sindaco nel 2006, ma solo a lavorare per mantenere gli impegni presi, per riallacciare i rapporti tra l'Ente locale ed i cittadini e per costruire il successo del centrodestra alle prossime amministrative.
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