Tu sei qui: PoliticaBufera in Consiglio, l'opposizione abbandona l'aula
Inserito da (admin), venerdì 22 maggio 2009 00:00:00
È stato un Consiglio comunale di fuoco, quello riunitosi ieri in sessione straordinaria a Palazzo di Città. Complice anche il clima elettorale, il confronto su argomenti decisamente scottanti si è trasformato in scontro, al punto che l’opposizione ha deciso di abbandonare l’aula, ad eccezione del consigliere Giovanni Salsano.
Data l’atmosfera particolarmente incandescente, in seguito alla revoca dell’assessorato a Napoleone Cioffi ed allo scontro tra Emilio Maddalo ed il capostaff del sindaco, Carlo Panzella, non è stato possibile affrontare con toni pacati i delicati temi di sanità, casa ed investimenti.
La seduta si è aperta con la surroga del consigliere comunale Adolfo Salsano, ora nominato assessore al Bilancio, con Pinella Bisogno (Pd) e con l’ufficializzazione della nomina di Vincenzo Iacobucci a capogruppo del Pd e di Antonio Pisapia a Presidente della Commissione Bilancio.
La prima scintilla si è accesa in seguito alle dichiarazioni di Maddalo, che, accusando l’Amministrazione Gravagnuolo di accanimento politico nei suoi confronti, prima per la revoca, impostagli qualche mese fa, della delega ai tributi e poi per averlo "messo alla porta" nelle ultime settimane, impedendogli l’accesso agli atti comunali, ha “sfiduciato” il sindaco ed annunciato: «Da questo momento passerò all’opposizione. Sono accaduti fatti gravi. Esco, quindi, dal gruppo Indipendenti dall’Udeur per formare il gruppo Udeur».
Altra patata bollente, la società "Cava de'Tirreni Patrimonio S.r.l.", strettamente legata al caso Cioffi. È intervenuto sull’argomento il consigliere comunale Antonio Barbuti: «Il sindaco ignora, o finge di ignorare, gli ordinamenti su cui si fonda l’ordinamento democratico della Repubblica Italiana: la separazione dei poteri. Il Collegio dei Revisori è l’organo di controllo del Comune di Cava e non un organismo. Esso esprime parere sulla correttezza degli atti fondamentali dell’Ente ogni qualvolta i consiglieri comunali ne hanno bisogno. Nessuno può fare pressioni affinché i componenti non esprimano liberamente le loro perplessità o i loro consigli. Lei, Signor Sindaco, ha fatto pressioni sul Dottore Allocca affinché non esprimesse il parere sulla società di cartolarizzazione, e quando questi l’ha fatto, lei Sindaco, per ritorsione, ha revocato la delega di assessore al suo amico Cioffi. L’organo di revisione ha espresso un parere, e per quanto errato possa essere, lei lo deve dimostrare tecnicamente. Non può ritenere Cioffi responsabile politicamente di aver indicato Allocca, perché questa responsabilità non esiste. L’operazione di alienazione non può andare avanti. Deve tornare tutto in Consiglio perché la delibera relativa alla società di cartolarizzazione non contiene gli elementi richiesti dalla legge. Se ciò non avverrà, si passerà al vaglio dell’autorità giudiziaria».
Immediata la risposta del sindaco Gravagnuolo: «Le delibere non torneranno in Consiglio, la documentazione è legittima, anzi affrettatevi a fare i vostri passi. Per quanto riguarda il Collegio dei Revisori, l’azione dei componenti ha travalicato la sua funzione ed ha espresso un giudizio che si spinge nell’ambito discrezionale dell’azione amministrativa».
Poi, alle ore 17, al rientro dell’assise, mentre il sindaco parlava della situazione dell’ospedale, che non chiuderà grazie ai fondi concessi dalla Regione, l’opposizione, interdetta, ha abbandonato l’aula. A far scattare la molla è stata la denuncia da parte del primo cittadino del clima allarmistico dei mesi scorsi e l’attacco diretto a Ciriaco De Mita ed a Giovanni Russo: «I fatti hanno dimostrato il lavoro serio e concreto e la presenza a Cava di Antonio Pedicini dell’Agenzia Regionale della Sanità ne è una testimonianza».
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