Tu sei qui: PoliticaBuco nel Bilancio, ‘Polis' all'attacco
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 30 gennaio 2004 00:00:00
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte di Domenico Campeglia, membro del Coordinamento dell'Associazione socio-politica "Polis". Al centro dell'attenzione il pesante buco nel Bilancio comunale, annunciato dallo stesso sindaco Messina. Ecco il comunicato:
«La voragine di bilancio annunciata dal Sindaco Alfredo Messina per un importo oscillante tra i 2 ed i 3 milioni di euro, pari a circa 4 o 6 miliardi delle vecchie lire, non fa altro che avallare quanto da noi sempre denunciato rispetto allo spreco di denaro pubblico che questa amministrazione ha prodotto con disinvolta allegria. E non venga a dire Messina che il buco esistente in bilancio è dovuto ai tagli governativi agli enti locali, che pure ci sono. Ma tale disavanzo è da addebitare a quanto prima indicato e ad una pessima gestione amministrativa dell'ente. Tutto quello che sta accadendo è stato più volte anticipato e denunciato attraverso interviste rilasciate alla stampa dal nostro Coordinatore Enzo Gallo. Considerato poi che stiamo parlando di un disavanzo che ci può pure stare in un'amministrazione seria, se tali denari fossero stati spesi per una progettualità futura, soprattutto turistica e commerciale della città. Invece, di tutto questo, niente. Ed andiamo ad analizzare ora, per quello che la stampa riporta, quanti e quali sono gli sprechi facilmente eliminabili. Battaglia, questa, da sempre portata avanti dalla nostra Associazione. Ed entriamo nel dettaglio: per le sole convenzioni a super-dirigenti burocrati di primo grado, che avrebbero dovuto apportare chissà quali benefici alla macchina comunale, l'amministrazione spende attualmente poco meno di un miliardo di vecchie lire (vedi City Manager, professore Albano, Staff del Sindaco, Coordinatrice degli assessori, ingegnere, commercialisti destinati a comando della polizia urbana, avvocati, etc...). Di tutte queste figure professionali il comune, come abbiamo sempre asserito, non aveva, e non ha, alcun bisogno. Infatti tante di esse sono assolutamente superflue e addirittura di alcune non si è capito ancora il ruolo che svolgono. Singolare poi che per spese di rappresentanza e marketing dell'ente occorrano circa 500 milioni di vecchie lire (quale il ritorno per la città?). E, udite udite, circa 200 milioni di vecchie lirette per le spese di rappresentanza dell'ufficio dello staff del Sindaco. Vorremmo conoscere nello specifico le voci per tantissima curiosità... Ci fermiamo qua per amore di patria e per non far piangere i cittadini. Aggiungiamo a questo che l'attuale amministrazione ha aumentato in questi quasi tre anni di sua gestione le aliquote di tutte le tasse possibili ed immaginabili. Con una menzione a parte per la Tarsu, sia per i cittadini e non parliamo degli esercenti delle attività di ristorazione, dove si parla con numeri a sei zeri, sempre riferendoci al vecchio conio. La crisi politica esiste ed è più che evidente. Emblematiche a tal proposito sono state, ancora una volta, le affermazioni della Coordinatrice di Forza Italia, la quale, oltre a lamentare la estromissione da certe decisioni dei consiglieri facenti parte il proprio partito, in modo duro ed inequivocabile, lanciava messaggi precisi al Sindaco di tagliare le spese superflue e di non aumentare le tasse, minacciando altrimenti di non votare il bilancio, dovendo lei e gli stessi consiglieri forzisti dar conto del loro operato al popolo, che è sovrano. Non possiamo che apprendere con soddisfazione questa forte posizione assunta dalla Gaeta e dai consiglieri forzisti. Si vede che le battaglie da noi portate avanti per la gente, al fianco della stessa, devono indurre tutti a seguire quello che è il pensiero popolare, che va rispettato totalmente. Tornando al famoso buco del bilancio non desideriamo addentrarci, perché lo abbiamo già fatto, in altre operazioni che potevano evitare l'allargamento dello stesso, quali il continuo riunirsi delle commissioni comunali a cui poi il Sindaco dovette porre un freno, senza parlare dei lauti compensi percepiti dagli assessori (si badi bene, passati dal numero di 6 a 10 unità). Ed anche qui c'è da riflettere, il discorso sarebbe ancora lungo, ma solo per motivi di spazio ci fermiamo qui, lasciando, come sempre, le nostre considerazioni alle riflessioni dei cittadini».
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