Tu sei qui: PoliticaBilancio, polemiche ed approvazione
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 28 marzo 2003 00:00:00
Approvato, non senza problemi, il Bilancio di previsione 2003. La seduta di ieri del Consiglio comunale è iniziata con la commemorazione del senatore del Pci, Riccardo Romano, scomparso nelle scorse settimane. Il "question time", la prima ora dedicata alle interrogazioni al sindaco, è stato inaugurato dall'intervento di Antonio Armenante, capogruppo dei DS, che ha posto un'interrogazione al primo cittadino Alfredo Messina in merito alla nota vicenda della scomparsa de "Il Salernitano" dalla rassegna stampa elaborata dall'ufficio di staff del sindaco. «Pasquale Petrillo - ha sottolineato il consigliere diessino - non è il padrone del Comune. L'eliminazione de "Il Salernitano" è un fatto gravissimo. Indipendentemente dai giornali, si è sempre scelto negli anni di implementare tutte le testate locali nella quotidiana rassegna stampa. Per questo, chiedo formalmente il ritorno del suddetto quotidiano all'interno della rassegna stampa». Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'intervento del consigliere Francesco Ragni: «Ogni quotidiano ha una storia a sé e non si può pretendere di avere le notizie in fotocopia su ognuno di essi. Mi associo alla richiesta di Armenante e chiedo che "Il Salernitano" venga riammesso immediatamente all'interno della rassegna stampa». Solidarietà è stata espressa, a nome dell'intero partito, dal consigliere e coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonella Gaeta: «Mi farò portavoce della questione presso il sindaco e lo staff. Non credo che questa sia una decisione giusta. "Il Salernitano, stando ai dati in mio possesso, è un quotidiano che merita il massimo rispetto». Il sindaco Messina, dal canto suo, ha così risposto: «Voglio sottolineare il fatto che io ed il mio staff elaboriamo la rassegna stampa su nostra discrezione. Questa serve innanzitutto per aiutare assessori e capigruppo a conoscere le novità in campo legislativo e non meramente per conoscere la cronaca locale. Crediamo di aver scelto di implementare i giornali locali più diffusi. Non puniamo "Il Salernitano" ed i suoi corrispondenti. Abbiamo mirato ad abbassare i costi e per questo il suddetto quotidiano è stato accantonato». Insomma, Messina vuol risparmiare in questo modo poche centinaia di euro l'anno, mentre vengono dispensati incarichi per decine di migliaia di euro. Una risposta, quella del sindaco, che cozza in maniera evidente con le dichiarazioni di Pasquale Petrillo: «"Il Salernitano" non è più funzionale all'interno della rassegna». Antonio Armenante, attraverso un ulteriore intervento, ha così commentato la decisione: «Non condivido assolutamente le posizioni del sindaco. La rassegna stampa viene fatta coi soldi pubblici, dunque le chiedo, di nuovo, di inserire i giornali che parlano della nostra città. Le dichiarazioni di Petrillo sono lesive. Dire che "non è funzionale" è una presa di posizione assolutamente non condivisibile, che mina la libertà di stampa». A dissentire con il sindaco è anche il consigliere del Cdu, Alfonso Laudato: «Quando si assumono atteggiamenti di isolamento, si sbaglia. Non è consentito minimamente eliminare "Il Salernitano". Se questo non verrà di nuovo implementato nella rassegna, sarò io a provvedere personalmente, distribuendolo quotidianamente ai capigruppo, facendo così di nuovo circolare le notizie riportate dal quotidiano. Non credo che questi metodi censori siano la giusta risposta. Credo, invece, che bisogna mettere in campo un dialogo col quotidiano, a tutela della democrazia». Ma adesso concentriamo l'attenzione sui lavori consiliari. Le maggiori tensioni si sono registrate in occasione dell'approvazione dei vari capitoli di spesa del Bilancio. Numerose le discussioni sorte tra gli scanni consiliari, con critiche espresse all'Amministrazione non solo da parte dell'opposizione. In particolare, è stato criticato il metodo che ha portato alla stesura dell'importante strumento finanziario, redatto dall'assessore alle Finanze, Giovanni Carleo, e dal suo staff. Una considerazione fatta dal consigliere diessino Adolfo Salsano è stata recepita come un attacco diretto all'operato della maggioranza. E così, la sua proposta ha suscitato numerose polemiche. «Vogliamo presentare un maxi emendamento - ha sottolineato Salsano - che mira ad aumentare le spese in uno dei capitoli più delicati del Bilancio, quello della spesa sociale, ridotto all'osso dalle scelte operate dall'Amministrazione». Ma la maggioranza ha fatto quadrato intorno al sindaco e, per bocca del capogruppo di Forza Italia, l'avvocato Giuseppe Bisogno, ha difeso strenuamente lo strumento finanziario così come è arrivato all'attenzione del civico consesso. «Secondo noi - ha evidenziato Bisogno - sono molti i segnali che vanno a tutela dei cittadini e delle fasce deboli». Sarebbero, dunque, solamente strumentali le polemiche portate avanti dall'opposizione consiliare di centrosinistra. «Non vi è stato - ha sottolineato compatta la maggioranza - alcun aumento della pressione fiscale. Abbiamo raggiunto importanti obiettivi, quali la riduzione della Tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) e la riduzione della tassa sull'acqua. Sono rimaste invariate anche le aliquote ICI per il prossimo anno. Crediamo, insomma, di aver fatto un ottimo lavoro». Critiche sull'operato della Giunta sono state espresse anche dal consigliere comunale del Cdu, Alfonso Laudato: «E' inammissibile che gran parte degli assessori municipali non siedono questa mattina tra i banchi del Consiglio comunale. Credo che il sindaco Messina dovrebbe prendere seri provvedimenti, anzi, ritengo che questa squadra assessoriale vada mandata via in blocco, perché assolutamente improduttiva». Al di là, comunque, delle numerose polemiche, alla fine il Bilancio di previsione per il 2003 ha ricevuto l'approvazione del Consiglio comunale, con la maggioranza che ha votato in maniera compatta a favore dello strumento finanziario, rintuzzando, così, gli attacchi ed il voto negativo da parte dell'opposizione.
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