Tu sei qui: PoliticaBattipaglia, Cecilia Francese: serve squadra capace per dare sviluppo alla fascia costiera
Inserito da (admin), martedì 29 marzo 2016 21:21:44
La candidata a sindaco di Etica per il Buon Governo interviene sulle opportunità di crescita della zona litoranea: «Mi rivolgo soprattutto alla sana imprenditoria. Facciamo le scelte giuste per cambiare davvero il modo di pensare al nostro territorio»
BATTIPAGLIA. Improntato sul programma di governo proposto alla città di Battipaglia con particolare attenzione allo sviluppo turistico della fascia costiera, l'intervento della candidata a sindaco di Etica per il Buon Governo Cecilia Francese a TargatoSa.
In primo luogo la rinascita della costa con la rimozione del degrado che ormai regna sovrano da troppi anni lungo la litoranea.
«La nostra fascia costiera è fin tropo abbandonata - dice Cecilia Francese -. Ogni volta che passo da Salerno e faccio la litoranea fino a Paestum si vede quella desolazione che lascia sempre allibiti. E' un vero peccato vedere quel degrado. Da anni si parla di sviluppo e niente è stato fatto. C'è un progetto messo in campo dal 2000 al 2004 che vede i comuni consorziati. Sto parlando del "Costa del Sele". Un progetto molto ambizioso e che è tutt'ora valido. Doveva cambiare il volto della fascia costiera e di rilanciare il turismo e molte attività della zona. Progetto che però al momento è fallito con il cambio della situazione politica e degli uomini alla guida della Provincia».
Per Cecilia Francese bisogna parlare di «Turismo balneare, turismo religioso, turismo culturale. Noi abbiamo un'area che è la Piana del Sele di cui Battipaglia deve essere capofila. La nostra area fa da cuscinetto tra la Costa Cilentana e la Costiera Amalfitana. La nostra fortuna è quella di essere in una zona ampia che ha come elementi favorevoli la centralità e la facile accessibilità. Dobbiamo capire se dobbiamo accontentarci di un turismo mordi e fuggi o fare altro nella nostra zona».
Ma lo sviluppo della fascia costiera passa inevitabilmente per la depurazione.
«La depurazione una delle prime battaglie che come Etica abbiamo portato avanti in consiglio comunale - dice Cecilia Francese -. Nel luglio 2009 presentammo una interrogazione sulla rete fognaria e le reti idriche nelle zone rurali che hanno ancora le tubature in eternit e sulla depurazione in zona Asi. Nell'aria industriale c'è un depuratore che potrebbe soddisfare da solo il fabbisogno di oltre 200mila persone. Si spendono soldi e si pensa a progetti megagalattici. Noi abbiamo dimostrato, con la nostra idea di depurazione, come si può facilmente risolvere senza spendere troppi soldi e attendere i progetti megagalattici che non si sa quando saranno completati. E non lo diciamo ora che siamo in campagna elettorale. Nell'agosto 2012 abbiamo presentato la nostra idea. Un progetto che costerebbe poco, circa 1,5 milioni per mettere in funzione il depuratore di Belvedere».
La depurazione è però un problema comune anche agli altri comuni della Piana del Sele e dei Picentini. Anche parte di Eboli, Bellizzi e Montecorvino Rovella sversano direttamente in mare i liquami senza nessun trattamento.
«Ci sono centomila persone che sversano i liquami direttamente in mare - afferma la candidata a sindaco di Etica -. Se non si mette mano a questo senza pensare alla conduttura per il depuratore di Salerno. Noi avremo quest'anno l'ottavo o nono anno di divieto di balneazione visto che non è stato fatto niente. Si dovrebbe potenziare la depurazione».
E per lo sviluppo della fascia costiera bisogna pensare anche un intervento sulla mobilità
«C'è la necessità della messa in sicurezza strade che arrivano nella zona dei lidi balneari - afferma la Francese -. Ma anche il potenziamento delle strade che tagliano la fascia costiera. Pensiamo anche alle rotaie. C'è da tempo il progetto della metropolitana leggera passando anche per l'aeroporto di Pontecagnano. Dobbiamo pensare a far funzionare anche l'aeroporto e attivarlo anche come cargo commerciale. Pensate ai prodotto caseari, a quelli agricoli che in giornata potrebbero giungere nei mercati italiani e stranieri. Mobilità gomma, mobilità su rotaie, mobilità per via aerea e mobilità sul mare. Bisogna pensare ad approdi leggeri nella nostra zona e lo si può fare con il coordinamento tra le forze politiche locali, gli imprenditori e gli enti superiori. Bisogna che ad amministrare ci sia un sindaco con una propria squadra forte e capace».
Nella visione futura della zona litoranea di Battipaglia c'è la distribuzione degli spazi.
«C'è la distribuzione delle aree per parchi acquatici a tema, per i camping, per i lidi, per gli alberghi. Dobbiamo immaginare lo spazio dedicato alle varie attività - dice Cecilia Francese -. Il nostro mare non può competere con il Cilento e con la Costiera Amalfitana. Dobbiamo attivare il turismo degli agriturismi con maneggi per le passeggiate a cavallo, campi da golf e le attività dei locali di divertimento. Noi ci crediamo. Dobbiamo lavorare in questo senso. In questi giorni c'è un incontro tra il consorzio "Costa del Sele" e la Regione. Dovrebbe esserci un sindaco a guidare questi processi. Battipaglia deve tornare ad essere guida della Piana del Sele. Dobbiamo guardare alle politiche agricole, alla cultura, al turismo, all'industria casearia. Dobbiamo creare anche dei coordinamenti con i tour operator. In questo modo possiamo creare sviluppo, posti di lavoro e la possibilità di attrarre turismo che resti in zona dieci, quindici giorni. Bisogna solo volere e non piangerci addosso. Mi rivolgo soprattutto alla sana imprenditoria. Facciamo le scelte giuste per cambiare davvero il modo di pensare al nostro territorio».
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