Tu sei qui: PoliticaBarbuti e Campanile "bastonano" Petrillo
Inserito da (admin), giovedì 5 maggio 2005 00:00:00
E' rivolta in Forza Italia. Aspramente criticato l'intervento di Pasquale Petrillo. Dure le posizioni degli azzurri Barbuti, Salerno e Campanile, ma Petrillo insiste e contrattacca. Intanto, alla vigilia del Consiglio comunale, il "nodo Baldi" non è sciolto. Dunque, in Forza Italia si è aperto uno scontro durissimo. Il dibattito interno assume toni aspri, si preannunciano giorni di polemiche. Le parole di Petrillo hanno lasciato il segno. Immediate le risposte del leader azzurro, Antonio Barbuti, e del coordinatore cittadino, Giovanni Campanile. Il primo contesta Petrillo e gli imputa gravi responsabilità nella crisi del partito: "Intorno a Messina non c'è il vuoto, ma ci sono uomini di partito responsabili e coerenti, convinti che Forza Italia è e resta un punto di riferimento per la coalizione e per la città. A Petrillo dico che "quel partito senza partito, guidato da personale politico incapace a tutti i livelli" gli ha garantito prima l'incarico di capostaff, poi quello di consigliere del Cstp ed infine, attraverso la Casa delle Libertà, la presidenza del Conservatorio. Credo non sia poco. Se, poi, mira a dichiararsi fuori da Forza Italia, non ci sono problemi, può considerarsi già fuori. Certamente non lascerà rimpianti". Sconcertato, invece, è il coordinatore cittadino azzurro, Giovanni Campanile, che avverte una grande stonatura nelle parole di Petrillo: "Un discorso, il suo, senza alcuna autocritica. Ha dimenticato la battaglia portata avanti da 9 consiglieri, i cosiddetti "peones", contro la sua arroganza e prevaricazione? Le sue affermazioni sono gravissime ed offensive, tanto più gravi in quanto è un dirigente provinciale. Credo che ormai sia fuori dal partito". Secondo Renato Salerno è fantapolitica: "Ha dimenticato il danno che ha fatto al partito ed ai rapporti nel gruppo di Forza Italia, isolando Messina nel chiuso della sua stanza. E' importante oggi pensare a cogliere ciò che ci unisce, i colpi di testa non ci turbano". Ma Petrillo non ci sta ed insiste: "In politica non si vive di rendita. Vorrei ricordare ai vari Barbuti, Campanile, Salerno ed altri che le liste di Forza Italia furono preparate dagli uomini di Confronto, per un progetto da noi redatto e portato avanti. Sono dei miopi che si preparano al funerale del partito. Noi siamo per un partito con regole, retto con onestà intellettuale e capacità progettuale, presupposti per strategie e progetti politici. Noi facciamo politica, loro sono ancora alla logopedia politica. Abbiamo detto sempre di no a faccendieri politici, a cavalieri serventi, a portamedaglie". La polemica non si attenua, nei prossimi giorni sono previste altre pagine. Intanto, il nodo Giovanni Baldi non è sciolto. "Chiediamo un ritorno ai partiti. Le richieste avanzate, quali la riduzione degli assessori ed altro, li mortificano, con la vita politica che viene esposta a continui cambiamenti di rotta. I partiti riprendano il loro ruolo e riaffermino il primato della politica, altrimenti rischiamo di vivere alla giornata ed il tutto si trasforma in un pasticciaccio", osserva Gigetto Durante.
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