Tu sei qui: PoliticaBaldi: "Sarò la voce dei moderati"
Inserito da (admin), giovedì 6 ottobre 2005 00:00:00
Si surriscalda l'atmosfera politica. Nel centrodestra cresce lo scontro per la leadership. Giovanni Baldi rilancia la sua candidatura come leader dell'Udc e si appella alla città, ai movimenti ed alle liste civiche. Continua il lavorio della terza forza e già si fanno i primi conti. Dunque, dopo la pausa estiva, si è avviata la lunga fase elettorale delle amministrative del 2006. Mentre nel centrosinistra i giochi sono fatti intorno alla candidatura del diessino Luigi Gravagnuolo, con la defezione solo dei Verdi, nel centrodestra Baldi, pungolato dalle polemiche e dai duri attacchi provenienti dagli uomini della Casa delle Libertà, alza la voce e fa chiarezza: «L'Udc - è la voce ufficiale del partito - correrà da sola. Dico da sola, unendosi solo a tutte quelle forze democratiche e moderate che si riconoscono nelle sue linee programmatiche e politiche. Chi ritiene nel partito di non condividere tale linea è fuori automaticamente». È un Giovanni Baldi deciso e determinato. Chi aveva pensato di trovarsi di fronte al "politico tentenna" rimarrà deluso. La sua parola è una: no ai tentativi di ricomposizione avanzati da qualche parte della Casa delle Libertà, no alle richieste di eventuali primarie. «Occorre chiarire, anche se molti fanno finta di non capire - aggiunge Baldi - che la rottura con Messina fu politica. Ad essere coinvolti in questa azione furono 3 consiglieri di An e 5 di Forza Italia, oltre all'opposizione. Un atto che sancì il fallimento di una gestione rispetto alla quale più volte avevo avanzato sollecitazioni per una sterzata. Ma si volle essere sordi. Oggi è inimmaginabile alcun rapporto con uomini e partiti che furono coivolti in quella crisi. Infine le primarie. Ma tra chi?». Di qui il suo appello a tutte quelle forze sane, democratiche e moderate che chiedono un governo forte e rispondente alle esigenze reali della città. Intanto, il tentativo di dare vita ad una terza forza, che vede coinvolti "Progetto Cava", cattolici impegnati e moderati, guarda con attenzione a Giovanni Baldi. «È necessario recuperare risorse e forze democratiche ed incanalarle in un progetto condiviso e fortemente legato a regole chiare», afferma Antonio Battuello, ex assessore repubblicano. Già ci sono gruppi che si muovono in tale direzione e si fanno anche i primi conti. Gli elettori sono circa 46mila: il raggruppamento Baldi, "Progetto Cava" più cattolici, riformisti, ambientalisti e moderati, potrebbe raggiungere circa 15mila voti; Gravagnuolo potrebbe attestarsi sui 15mila; Messina tra i 6-7mila voti, presupponendo che andrebbe a votare circa l'85% degli elettori. A questo punto Giovanni Baldi (Udc e liste civiche) resta il vero avversario del centrosinistra. «La strada è ancora lunga. Tutto è possibile - conclude Baldi - ma ora bisogna fare chiarezza e smentire tutte le accuse che mi si riversano addosso. La mia fu un'azione politica, altre cose sono invenzioni e tentativi per crearsi alibi. Ma la gente conosce i fatti».
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