Tu sei qui: Politica‘Auto blu', Maddalo accusa lo staff del sindaco
Inserito da (admin), martedì 11 novembre 2003 00:00:00
Peculato d'uso: è questa l'accusa formulata dal consigliere comunale Emilio Maddalo in un esposto trasmesso ieri mattina alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti per denunciare l'uso indebito di auto e di autisti comunali da parte di alcuni componenti dello staff del sindaco Messina. «L'auto del Comune con i rispettivi autisti - scrive il consigliere Maddalo - viene utilizzata, indebitamente ed abusivamente, dal capo staff Pasquale Petrillo per fini personali, ed in particolare dal signor Petrillo e dalla signora Silvia Lamberti per essere accompagnati sul posto di lavoro la mattina e poi riaccompagnati a casa a fine giornata». A spingere il consigliere Maddalo ad adire le vie giudiziarie sarebbe stato, stando alle sue stesse dichiarazioni, la mancanza di risposte ufficiali a due interrogazioni da lui presentate a distanza di circa 20 giorni l'una dall'altra. «Ad oggi è ancora inevasa - chiarisce Maddalo - la mia precedente interrogazione presentata alla segretaria del Consiglio comunale, con la quale chiedevo, fra l'altro, copia di tutte le spese sostenute dallo staff del sindaco e se il capo staff Petrillo fosse stato autorizzato all'utilizzo di autisti ed auto del Comune». Secondo Maddalo, la sua richiesta non ha avuto risposta, fatta eccezione per qualche dichiarazione al vetriolo. «Queste richieste non ci preoccupano - aveva replicato Pasquale Petrillo - perché c'è piena trasparenza nel nostro operato. Il dottor veterinario Maddalo forse non sa che tutti i cittadini, ed a maggior ragione lui, in qualità di consigliere, possono prendere visione di tutti gli atti e le delibere senza una richiesta ufficiale alla segreteria del Consiglio comunale. Se il consigliere parla solo oggi vuol dire o che è un pentito oppure che si aspettava qualche "polpetta incarico"». Immediata la presa di posizione del consigliere provinciale Alfonso Senatore, che in un comunicato stampa indicava come «l'uso di beni e di personale del Comune per fini e scopi personali, oltre a scandalizzare ed indisporre i cittadini cavesi che pagano le tasse, sta creando malumori e cali di consenso persino nel nostro elettorato». Poi, lo scorso 25 ottobre, una prima risposta. «Ho ricevuto solo verbalmente dalla dottoressa Malinconico - spiega Maddalo - la conferma che nessuna autorizzazione era stata rilasciata ai due componenti dello staff ed in quella stessa occasione ho saputo che la mia richiesta andava indirizzata al sindaco ed al city manager». Il giorno seguente, Maddalo scrive a Messina ed al direttore generale. «Si interrogano le signorie vostre - si legge - su qual è la legge o la norma regolamentare dello statuto o del contratto di lavoro che prevede e consente tali borbonici benefici al signor Petrillo ed alla signora Lamberti e se tale trattamento viene riservato a tutti i dipendenti, nessuno escluso». Maddalo chiedeva, in caso di mancata o illegittima autorizzazione, di sapere «quando saranno avviati provvedimenti di natura disciplinare e giudiziaria per ipotesi di peculato d'uso e restituzione di danno erariale». Ieri mattina, una nuova visita a Palazzo di Città. «Non mi hanno permesso - lamenta Maddalo - di visionare gli atti. E così, anche la mia seconda istanza è stata inevasa. Ho trasmesso tutta la documentazione, che ha valore di denuncia, alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti».
LA REPLICA DEL CITY MANAGER
«Siamo in regola, abbiamo 30 giorni di tempo per fornire una risposta esauriente a Maddalo»
«Chi conosce la legge sa bene che abbiamo 30 giorni di tempo per fornire una risposta esauriente al consigliere Emilio Maddalo. Questo termine non è ancora scaduto e, pertanto, non ci può essere imposta alcuna forzatura. Siamo in regola»: il city manager Enrico Violante replica così alle pesanti accuse del consigliere comunale Maddalo, che ha avanzato le ipotesi di presunto abuso e peculato d'uso da parte di qualche componente dello staff del sindaco Alfredo Messina. «In questi giorni - spiega il direttore generale - il sindaco è molto impegnato per la promozione della ceramica cavese e vietrese. Non sono ancora riuscito a parlarci. L'ultima volta che l'ho sentito era a Palermo». Scadenze a parte, Violante non intende anticipare alcuna dichiarazione ufficiale sul caso scoppiato circa un mese fa con la presentazione da parte di Maddalo alla segreteria comunale di una richiesta di documentazione. «Non sono abituato a parlare - dice Violante - senza aver letto prima l'intera documentazione Inoltre, occorre precisare che l'ufficio staff dipende direttamente dal sindaco e, dunque, la sua gestione non rientra tra le mie competenze. Ritengo opportuno, quindi, avere un incontro con il sindaco Messina per acquisire tutte le informazioni richieste da Maddalo. Solo allora potrò dare una risposta».
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