Tu sei qui: PoliticaAssociazioni, De Rosa risponde a Maddalo-Senatore
Inserito da (admin), lunedì 3 dicembre 2007 00:00:00
Riesplode la polemica tra le associazioni culturali cavesi e l'assessore alla Qualità della Cultura, Gianpio De Rosa. Un disagio di cui si fanno interpreti i consiglieri comunali dell'Udeur, Emilio Maddalo e Marco Senatore. «Abbiamo raccolto - scrivono - la delusione ed il grido di dolore delle associazioni culturali cavesi, ripetutamente mortificate dalla totale assenza di risposte alle loro istanze e proposte». In particolare, le associazioni lamentano le difficoltà nell'uso della sala teatro comunale «per le evidenti carenze strutturali», ma soprattutto la totale impossibilità d'uso in conseguenza agli esosi costi richiesti, «fuori da ogni logica di mercato e stabiliti ignorando colpevolmente i fini sociali e culturali del teatro in una città privata da troppi anni di una struttura che avrebbe dovuto e potuto favorire quella "qualità" della cultura da tutti auspicata». Infine, si chiedono una revisione del regolamento ed una proroga per la definizione dei contratti di locazione delle sedi delle associazioni. «Ma è particolarmente grave - sottolineano i due consiglieri - il totale o parziale e marginale coinvolgimento delle associazioni di produzione nelle manifestazioni dedicate a Farfariello e la ridotta e poco qualificante attività di CavEstate 2007 affidata alle parrocchie».
Il Mattino
La risposta dell'assessore De Rosa
Ecco la lettera di risposta dell'assessore Gianpio De Rosa ai consiglieri Emilio Maddalo e Marco Senatore:
«Egregi Colleghi, faccio seguito alla Vs. del 26 c.m. per significarvi quanto segue.
a) La sala teatro comunale presso l'ex carcere è un impianto manifestamente incompleto che l'amministrazione comunale ha tutta l'intenzione di ultimare e rifinire nel più breve tempo possibile. La sua apertura il 6 ottobre u.s. fu necessitata dal fatto di onorare un impegno a suo tempo assunto dalla nostra giunta nei confronti dell'E.P.T. di Salerno, ossia quello di ospitare a Cava de' Tirreni, dal 6 al 15 ottobre 2007, proprio in quei locali, una sezione dell'Etnofestival Lusitania, progetto promosso e curato dal collega delegato al Turismo, dott. Michele Coppola. Originariamente, ricorderete, la sistemazione compiuta di quegli ambienti venne affidata, con delibera di giunta comunale, all'associazione "Sbandieratori Città de La Cava". Senonché, quando ormai mancavano poche settimane all'inaugurazione di Lusitania, si instaurò un contrasto tra l'amministrazione ed il citato sodalizio circa l'uso e la gestione dell'immobile in argomento, circostanza che determinò lo scioglimento dell'accordo tra i due enti. Conseguentemente, l'amministrazione si ritrovò costretta a provvedere autonomamente alla esecuzione dei lavori, quantomeno di quelli strettamente minimi e necessari, accollandosi per ciò una spesa notevole e, soprattutto, non preventivata. Così, in appena venti giorni, grazie all'impegno profuso dall'assessore alle OO.PP. ed alla Manutenzione, dott. Napoleone Cioffi, con la direzione dell'Ing. Antonino Attanasio, l'impresa da quest'ultimo incaricata realizzò, appunto, quei lavori minimi indispensabili onde consentire l'apertura dell'impianto il 6 ottobre, permettendo l'inaugurazione dell'Etnofestival Lusitania.
b) Quanto alla esosità delle tariffe al momento in vigore per l'uso della sala, nel condividere pienamente le vostre osservazioni, faccio però presente che l'attuale regolamentazione è esplicitamente provvisoria. Invero, la delibera di giunta n. 372 del 10/10/2007 che disciplina i costi della struttura è così denominata: "Disposizioni e Tariffe, in via transitoria, per la concessione della Sala Teatro in San Giovanni". L'amministrazione comunale ritenne necessaria l'adozione del predetto atto deliberativo in quanto, una volta inaugurato il nuovo impianto in occasione dell'Etnofestival Lusitania, il suo uso da parte di terzi richiedenti non si ritrovava coperto da alcun disposto regolamentare. Quindi, al fine di colmare un vuoto normativo e permettere l'utilizzo immediato della sala, il dott. Angelo Cucco propose alla giunta, che convenne, di approvare una provvisoria regolamentazione, predisposta dallo stesso Segretario generale, che tenesse soprattutto conto della necessità di garantire la custodia, la sorveglianza e la pulizia della nuova struttura di proprietà comunale, senza con ciò gravare sul bilancio dell'ente. Con l'intesa generale, però, che tale deliberazione fosse da intendersi appunto provvisoria, cioè aperta all'approfondimento da parte della competente commissione cultura col contributo di rappresentanti ed esperti in materia teatrale, per addivenire all'approvazione di una delibera consiliare contenente una disciplina esaustiva sull'utilizzo della sala teatro, da tramutare in un articolo da inserire nel regolamento già approvato con deliberazione di CC. n. 49 del 26/09/2007. Una regolamentazione che contempli una tariffazione articolata, che tenga conto, ad esempio, degli scopi anche sociali perseguiti dalle associazioni teatrali cavesi, della forma professionale o dilettantistica delle compagnie teatrali richiedenti, delle differenti capacità di spesa di ciascuna, dell'ingresso libero od a pagamento delle proposte di spettacolo offerte, di un canone differenziato in favore di forme associative di volontariato o per quelle che prevedano il coinvolgimento delle categorie disagiate, e così via.
c) per quanto riguarda la richiesta di eventuali modifiche da apportare al Regolamento di cui alla deliberazione di C.C. n. 49 del 26/9/07, personalmente convengo sull'opportunità di rivedere diversi passaggi del testo, tesa ad un suo generale miglioramento, e vi confermo la mia disponibilità in tal senso, facendo presente però che gli organismi preposti a tale compito sono le commissioni consiliari Cultura e Statuto e, quindi, il Consiglio comunale.
d) in ordine alle osservazioni afferenti l'adozione da parte della giunta della delibera n. 234 del 14/06/2007, relativa alla locazione di immobili presso la scuola elementare e materna Don Bosco, rimetto la vostra nota al delegato al Patrimonio, dott. Daniele Fasano, che ci legge per conoscenza, nella sua qualità di Assessore che ha proposto la succitata deliberazione, il quale potrà in tal modo fornirvi adeguata risposta al riguardo.
e) riguardo al mancato coinvolgimento delle Associazioni culturali cittadine nell'ambito delle celebrazioni in onore di Eduardo Migliaccio, faccio presente che il progetto culturale in parola, frutto di una sinergia tra la RAI, RadioRAI, Il Mattino di Napoli e la nostra amministrazione comunale, è stato realizzato sotto la direzione artistica dell'Archivio Sonoro della Canzone Napoletana.
f) pur rispettando la vostra opinione, non sono d'accordo che la scelta della giunta comunale di affidare alle Parrocchie le attività della scorsa estate sia stata "poco qualificante", come affermate nella nota che mi avete indirizzato. Al contrario, ritengo che la scelta operata dall'amministrazione sia stata davvero felice, oltrechè particolarmente apprezzata dalle comunità frazionali, che hanno proprio nelle Parrocchie i propri fondamentali punti di riferimento culturali, sociali ed educativi.
g) infine, quanto al Natale 2007, la giunta comunale, proprio allo scopo di garantire quella "massima partecipazione" che avete evocato nella missiva in parola, con propria deliberazione ha approvato un avviso pubblico onde permettere a tutti i soggetti, pubblici e privati, in forma individuale od associativa, di proporre istanza di partecipazione al cartellone delle attività natalizie. Tale bando è stato pubblicato, a cura del Segretario generale e del Dirigente del II settore, all'albo pretorio del Comune e sul sito web istituzionale, in tal modo assicurando adeguata ed idonea diffusione pubblica. Comunque, al di là delle evidenti difficoltà tecniche (la vostra richiesta è datata 26 c.m., mi è stata recapitata ieri, la leggo oggi, 28 novembre, ed il programma natalizio parte il 1 dicembre), mi impegno ad informare immediatamente il Sindaco (nella sua qualità di proponente la delibera in oggetto) della vostra istanza, chiedendogli di proporre alla giunta una riapertura dei termini del bando. Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed approfondimento».
Gianpio De Rosa
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