Tu sei qui: PoliticaAntenne, ‘Polis' bacchetta l'opposizione
Inserito da Mariarosaria Della Monica (admin), mercoledì 21 aprile 2004 00:00:00
Il dott. Enzo Gallo, coordinatore dell'Associazione "Polis", interviene di nuovo sul problema delle antenne. «Mi preme - sottolinea Gallo - ricordare ai cittadini che ci seguono, nonché ai nostri avversari politici, che siamo intervenuti due volte su tale problema. Una prima, a distanza di tempo dalle sommosse dei cittadini e di chi, come già dichiarato, voleva cavalcare politicamente la tigre del momento. E lo facemmo, come nostro costume, in modo serio, cercando di stemperare i toni perché fare dell'opposizione negativa non porta alcun beneficio ai cittadini, ma indicando le azioni che avevamo messo in essere, non per fini elettorali, ma per salvaguardare la pubblica salute, interessando i vari Ministeri, della Salute e dell'Ambiente, nonché l'Assessorato Regionale all'Ambiente. Chiedendo loro, in difformità di pareri tecnici, di esprimere un parere ad altissimo livello che salvaguardasse gli stessi cittadini. Lo abbiamo fatto una seconda volta, la scorsa settimana, ribadendo questo nostro interessamento, nonché le continue sollecitazioni che stiamo dando ai Ministeri interessati. Ma credo che la cosa più interessante è stata quella di rappresentare al Sindaco il parere del Tar del Lazio, che nel 1996, dovendo deliberare in una controversia esistente tra i cittadini di Roma, rappresentati dal Codacons, ed una nota compagnia telefonica che aveva ottenuto il parere favorevole dell'Istituto Superiore di Sanità, deliberò, nonostante i valori fossero nella norma, di non far installare dette antenne, fornendo anche l'unico intervento tecnico, degno di tale nome, espresso dalla nostra Responsabile all'Ambiente, Daniela Zuppetti, che ribadiremo alla fine di questo intervento. Ma nel nostro intervento dicemmo pure, e lo ribadiamo con forza adesso, che non avevamo, nonostante tutto quanto fin qui riferito, elementi che potessero farci dichiarare che dette installazioni fossero nocive alla pubblica salute. Non vorrei essere frainteso su queste mie affermazioni, in quanto non sto certamente affermando che esse vadano fatte, ma solo per coerenza, lealtà e vero amore nei confronti dei cittadini, noi dichiareremo che esse lo sono e affronteremo, come stiamo facendo (in termini propositivi), tutte le battaglie come abbiamo sempre fatto, perché siamo l'unica forza che lavora per i cittadini ed al fianco degli stessi senza alcun secondo fine. E, in quest'ottica, mi sembrano assolutamente ridicole le prese di posizione dei vari componenti le opposizioni, che chiedono a gran voce la non installazione delle antenne, senza darne alcun chiarimento o portando tesi di illustri luminari presi in prestito dall'estero. Io mi domando questi signori fino ad ora dove erano. Nello stesso intervento avemmo modo di dichiarare che i dati in possesso del Sindaco erano da ritenersi certamente nella norma, però avemmo il coraggio e l'onestà di dichiarare che certamente Alfredo Messina, che in assoluto e senza tema di smentita è stato ed è attaccato da noi quasi quotidianamente sulla sua gestione, a nostro avviso non andava criminalizzato da parte di nessuno. Perché pensavamo, e ne siamo convinti, che possa sbagliare, e sbaglia, su quella che è la progettualità della città, ma che certamente, come responsabile primo della salute dei cittadini, non voglia, in nessun modo, il male degli stessi. Non ho paura di essere frainteso. Questo è il segno della nostra forza e della nostra lealtà nei confronti dei cittadini, che conoscono il nostro pensiero. Noi non vogliamo strumentalizzare nessuno, né creare allarmismi, ma risolvere i problemi. Pertanto invitiamo, in attesa delle risposte richieste, il Sindaco a riflettere su quanto da noi rappresentato, chiudendo con l'intervento di Daniela Zuppetti». «Nell'altro intervento - dichiara la Zuppetti, responsabile all'Ambiente di "Polis" - ebbi modo di dire che i valori ammissibili per l'installazione delle antenne, in possesso del Sindaco, erano certamente in norma con la legge Gasparri. Ma espressi, altresì, la mia preoccupazione per quello che è un caso, secondo me, verosimile a quello dell'inquinamento elettromagnetico da tralicci, per i quali la legge, prima che la ricerca giungesse a conclusioni, fissava il limite in 100 microtesla, mentre ora dagli studi è emerso che, quando le emissioni sono superiori a 0,4 microtesla, raddoppiano i rischi».
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