Tu sei qui: PoliticaAnche "La Fratellanza" di Petrone contro riapertura scuole: «Bimbi di Cava devono tornare in classe in sicurezza!»
Inserito da (redazioneip), venerdì 11 dicembre 2020 11:49:20
Non solo le madri di Cava de' Tirreni, anche "La Fratellanza", il gruppo politico guidato dal consigliere comunale Luigi Petrone, ha chiesto al primo cittadino di «procrastinare l'apertura al 6 gennaio 2021 dell'attività didattica in presenza fino alla seconda classe della primaria».
Il Gruppo Consiliare per l'occasione intende ribadire quanto segue: «nell'ordinanza sindacale n. 87 del 20/11/2020 seguita poi dalla n. 89 del 01/12/2020, per giustificare il provvedimento di divieto adottato per la "didattica in presenza" per i bambini della scuola primaria prima e seconda, è stato comunicato che "sul territorio comunale si è registrato un considerevole aumento dei casi positivi al Covid-19 tra la popolazione scolastica, sia alunni sia operatori scolastici."
Invece, a seguito dell'ordinanza della Presidenza della Regione Campania n. 95, il Sindaco Servalli dispone la ripresa dell'"Attività didattica "in presenza" fino alla seconda classe della primaria senza però dare una adeguata e aggiornata informativa sulla situazione dei contagi al Covid-19 tra la popolazione scolastica.
Viene spontaneo chiederci cosa è cambiato, ovvero, come si è evoluta la situazione epidemiologica dal 20/11/2020 ad oggi?
Giustamente le madri, per rimandare i propri bambini a scuola, dal 20 novembre si aspettavano che il sindaco ponesse in essere una corretta e risoluta attività di monitoraggio nonché interventi idonei al fine di ripristinare in piena sicurezza la riapertura delle scuole e la didattica "in presenza". Ma tutto ciò non è avvenuto.
Purtroppo l'attività di screening per le scuole, posta in essere dopo le date delle predette ordinanze, nonostante l'impegno profuso dal personale sanitario, è stata un fallimento organizzativo che ha tutt'oggi non ha prodotto un quadro significativo rassicurante.
Si lamenta che il sindaco, come non ha reso pubblico nel mese di novembre la reale situazione di peculiare criticità tale da motivarne i provvedimenti di restrizione, così ora non ha posto a conoscenza della cittadinanza i dati che giustificano la riapertura in sicurezza delle scuole.
Nessuna attività concreta di monitoraggio è stata posta in essere con lo scopo di ripristinare la didattica in presenza. Tenuto conto del parziale fallimento dell'attività di screening, di fronte all'incertezza dovuta anche alla scarsa informazione, la migliore soluzione è procrastinare l'apertura al 6 gennaio 2021 dell'"Attività didattica in presenza fino alla seconda classe della primaria".
Sia chiaro, SIAMO PER LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE e denunciamo con forza l'ulteriore caso di cattiva amministrazione.
Il nostro obiettivo primario è riaprire le scuole ponendo però in essere quanto dovuto per tutelare la salute dei nostri bambini, dei nostri insegnanti, dei nonni e degli anziani.
Chiediamo al Sindaco Servalli ed all'Assessore all'Istruzione Lorena Iuliano di predisporre nel contempo un piano dettagliato e specifico operando affinché il 6 gennaio 2021 si riaprano le scuole in piena sicurezza.
Con le scuole chiuse occorre sfruttare questi giorni, intercorrenti da oggi al 6 gennaio 2021, in sinergia con le istituzioni scolastiche, per porre in essere all'interno dei plessi scolastici una riorganizzazione funzionale privilegiando tutti gli accorgimenti atti alla riduzione del rischio contagio.
Riteniamo poi opportuno identificare dei referenti scolastici, che non devono rimanere solo sulla carta, che in questo periodo devono essere adeguatamente istruiti sul da farsi per porli nella condizione di svolgere correttamente il ruolo di interfaccia con la ASL.
Da ultimo segnaliamo che è necessario creare un canale di comunicazione reciproca tra scuola, medici curanti dei bambini, degli studenti e le famiglie. Dovranno essere definiti e testati i canali comunicativi (email, messaggistica elettronica, ecc.)».
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