Tu sei qui: Politica‘An fuori o il Consiglio va sciolto'
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 9 aprile 2004 00:00:00
«Dopo le dichiarazioni di Cirielli di sostanziale sfiducia per quest'Amministrazione comunale, non capisco come le forze politiche della Casa delle Libertà possano continuare a convivere ed a governare la città, che certo non merita di assistere all'imbarbarimento della politica cittadina. Questa faziosità e tali atteggiamenti scorretti porteranno ad ulteriori veleni»: questo il parere del segretario locale dei Democratici di Sinistra, dott. Franco Prisco, che condanna le dichiarazioni dell'on. Edmondo Cirielli. Quest'ultimo, malgrado la cattiva situazione di An a livello provinciale, i continui dissidi in seno all'Amministrazione Messina e la poca compattezza a livello nazionale, ha annunciato che il prossimo candidato a sindaco per la città metelliana sarà il prof. Marco Galdi, intendendo così, con un atteggiamento poco consono al periodo, chiudere la porta in faccia ad Alfredo Messina e destare scalpore agli occhi dell'opinione pubblica. Ma se in Forza Italia stanno tutti zitti per non alimentare uno scontro dialettico strumentale e fittizio, Franco Prisco non le manda a dire ed espone chiaramente la sua tesi: «Non è possibile che un sindaco di una città venga relegato nell'intervista a rango di tecnico. Sono delle accuse gravi. A nostro giudizio, il primo cittadino dovrebbe prendere una decisione: o An va fuori dalla maggioranza oppure il Consiglio comunale deve essere sciolto e va ridata la parola agli elettori. Noi ci attestiamo come forza politica responsabile per governare una città vivibile e solidale». Tutto ciò in un periodo in cui regna sovrano il caso delle antenne, che sta conducendo ad una vera e propria rivolta popolare alla Maddalena ed a Santa Lucia, siti di installazione degli impianti. «Malgrado - commenta Prisco - ci sia un clima di grande sfiducia in città, dovuto al degrado delle zone periferiche, e nonostante ci siano ancora residenti nei prefabbricati, che vivono in ambienti malsani, con ratti di ogni genere, a ciò si è aggiunto anche il piano scellerato della telefonia, approvato dalla Giunta senza aver effettuato alcun catasto, alcun monitoraggio sui campi elettromagnetici in città e, soprattutto, senza nessuna logica dei siti di ubicazione». Nella lista nera dei peccati e peccatori, Prisco è rimasto esterrefatto per il comportamento tenuto dai membri di An della Giunta in merito alla faccenda dei ripetitori telefonici: «E' paradossale come An voglia ergersi a paladina della salute dei cittadini, poiché le delibere di Giunta sono state appoggiate anche da questa forza politica. Noi e "Patto per Cava" già in tempi non sospetti lanciammo l'allarme in città, dopo che Gasparri fece il decreto di liberalizzazione». Non è ammissibile barattare la salute della gente con "trenta denari", denuncia il diessino, che chiede la sospensione del Piano, il coinvolgimento delle forze politiche metelliane in merito alla faccenda ed un monitoraggio del territorio, dando delle risposte concrete alla gente, che deve saper ascoltare e non esasperarsi in atti non condivisi. «Grazie anche alle sollecitazioni che ci vengono dal territorio - conclude Prisco - noi ci batteremo per la riqualificazione delle aree represse e perché frazioni come S. Lucia non convivano con inquinamenti di ogni genere».
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