Tu sei qui: PoliticaAn ed Udc rompono con Messina
Inserito da (admin), lunedì 27 settembre 2004 00:00:00
Messina frena la verifica. Rifiuta la discussione sui temi avanzati dai partiti della coalizione e chiede prioritariamente un impegno scritto, da parte dei segretari provinciali dei partiti della maggioranza, a ricandidarlo nelle prossime elezioni amministrative. An ed Udc, sconcertati e delusi, interrompono le trattative. Si preannuncia tempesta per l'Amministrazione Messina. Il sindaco, dunque, gioca la carta della ricandidatura e stoppa la verifica avviata con i partiti del Polo. Ma è sempre più solo. Con An ed Udc decisi a voltare pagina nella gestione e Forza Italia sempre più incerta, il sindaco si appresta a chiudere mestamente la sua esperienza amministrativa, a meno di un recupero dell'ultima ora. Stretto nell'angolo - An ed Udc avevano chiesto al primo punto l'azzeramento degli incarichi dirigenziali e delle consulenze, finalizzato al contenimento della spesa - ha lanciato sul tavolo la riconferma, che doveva essere avallata per iscritto dai segretari provinciali. Di qui l'immediata reazione di An ed Udc. «Ha inteso l'azzeramento come una sottrazione del suo potere - ha commentato Marcello Murolo, che guidava la delegazione di An, unitamente al capogruppo Giovanni Cannavacciuolo - invece era un modo serio per valutarne le opportunità e finalizzarle ad un obiettivo più rispondente alle richieste della città, il contenimento della spesa. Messina non può pensare di perpetrare lo stato di cose esistente». «Ha inteso forzare la mano - aggiunge Eligio Canna, segretario dell'Udc - forse ha pensato di andare alle elezioni con una propria lista. Lo dica con chiarezza ed interrompa questa farsa, che si protrae da mesi e che mortifica la città». Il presidente di An non prende in considerazione la richiesta di Messina: «È tema dei partiti e non va contrattata ad personam. Messina deve una risposta chiara, invece, sui punti alla base della richiesta della verifica. Saremo attenti ed intransigenti se verranno elusi». Ci si chiede perché la verifica deve essere condotta dal sindaco e non dai segretari dei partiti. «Sono i misteri della seconda Repubblica», chiude sarcasticamente Canna. Cresce l'attesa, quindi, per il Consiglio comunale di mercoledì. Tra i punti, la verifica politico-amministrativa chiesta dai consiglieri dell'opposizione. Messina potrebbe essere messo in minoranza dalla sua stessa coalizione, se non interverranno fatti nuovi. A sinistra, intanto, schiarita tra i diessini ed il movimento civile "Cava, l'Ulivo ed oltre". Ampio chiarimento, fuori la delegazione del partito dal movimento e conferma di sostenerne le ragioni già oggi, al tavolo istituzionale dei partiti del centrosinistra.
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