Tu sei qui: PoliticaAN, dalla Destra al Popolo della Libertà
Inserito da Avv. Giovanni Del Vecchio (admin), lunedì 9 marzo 2009 00:00:00
Sabato 7 marzo si è celebrato a Salerno il quinto ed ultimo congresso provinciale di Alleanza Nazionale, nel quale è stata approvata la mozione congressuale nazionale di scioglimento del partito: “DALLA DESTRA AL POPOLO DELLA LIBERTA’: IL PARTITO DEGLI ITALIANI”.
Sono fiero ed orgoglioso - afferma il coordinatore cittadino di Alleanza Nazionale, avv. Giovanni Del Vecchio - al pari di tutti i dirigenti e simpatizzanti, di aver militato in un partito, Alleanza Nazionale, dalle radici storiche e gloriose, che di sicuro sarà protagonista in prima linea nella costruzione della nuova casa comune che è il Popolo della Libertà. Con l’ingresso nel partito unico non si chiude un ciclo, ma si corona un percorso cominciato quindici anni fa, dove Alleanza Nazionale con la forza politica della destra, con l’entusiasmo del suo movimento giovanile, con l’orgogliosa dote della militanza, con la sua piattaforma di valori, idee e programmi, è stata protagonista di un processo di forte cambiamento che oggi viene premiato con la scommessa forse più difficile, che è di essere finalmente un partito di governo.
Anche a Cava de’Tirreni i sacrifici ed il lavoro messo in campo nell’interesse della nostra città negli ultimi tre anni da me, nella qualità di coordinatore cittadino, dai consiglieri Luigi Napoli ed Alessandro Schillaci e da tutti i dirigenti locali, sono stati premiati con l’elezione del sottoscritto e dei suddetti consiglieri comunali a delegati nazionali del Popolo della Libertà e in tale qualità parteciperemo al congresso nazionale di scioglimento di A.N. del 21 e 22 marzo ed al congresso nazionale di costituzione del PDL del 27, 28 e 29 marzo.
Si tratta di in importante riconoscimento a Cava de’Tirreni, che dopo Salerno è la città nell’intera provincia che ha espresso il numero maggiore di delegati (3) sul totale di 32. Essere delegati nazionali di un nuovo partito significa essere investiti di una grande responsabilità, quella di vincere la scommessa del cambiamento e della modernizzazione della politica.
Ed in questa nuova cornice, è giunto il momento, anche per la nostra città, all’indomani delle elezioni provinciali ed europee, di avviare un processo di rigenerazione della politica cittadina e della classe dirigente del centrodestra locale, che deve passare da un necessario ricambio generazionale dove l’esperienza di chi è in politica da anni deve servire da volano per far decollare le nuove generazioni.
La prima sfida, come centrodestra, che ci attende è quella della difesa del pronto soccorso dell’ospedale cittadino dal rischio imminente di chiusura, problematica sulla quale l’amministrazione ed il Sindaco è totalmente assente o forse peggio indifferente, e non se ne comprendono le motivazioni; è necessario in questo momento accantonare le polemiche sterili e strumentali, spesso dettate da frizioni di natura personale, come l’ultima che ha visto protagonista un consigliere del centrodestra ed il Sindaco, sul PUC e sulle consulenze (sarà la magistratura contabile a pronunciarsi sulle legittimità delle procedure), e ritrovare l’unità, superando le divisioni politiche per concentrare la azione politica di tutta la classe dirigente nel tentativo di trovare una soluzione al momento nero della sanità cavese.
Di qui il richiamo alle responsabilità, che sono del Sindaco, che non può restare in silenzio, che non può e non deve sottrarsi ad un suo dovere morale ed istituzionale, che è quello di intervenire sul nuovo direttore generale dell’Asl SA 1 perché riveda la delibera di dicembre di attuazione della legge regionale che ha previsto il declassamento dell’ospedale; e ciò perché i cittadini cavesi sono stanchi e vogliono essere dal primo cittadino tranquillizzati non sulla legittimità delle procedure adottate dal Puc, come di recente fatto dallo stesso Sindaco su you-tube, ma sul destino del nostro ospedale, che sicuramente è problematica più seria e meritevole di attenzione.
Ed infine, un richiamo alla responsabilità, che è anche un appello, anche al Presidente del Consiglio comunale, massimo organo istituzionale, affinché convochi, di sua iniziativa e con urgenza, un Consiglio comunale monotematico sulla sanità senza attendere l’ennesima richiesta dell’opposizione, al quale invitare sia il neo direttore generale dell’Asl SA 1 che l’assessore alla Sanità Montemarano, perché diano risposte ad una città intera che legittimamente si interroga sulle sorti future del nostro ospedale.
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