Tu sei qui: PoliticaAlfredo Messina rilancia la sfida
Inserito da (admin), giovedì 27 ottobre 2005 00:00:00
Messina lancia la sfida alla città ed alla Casa delle Libertà. Domenica 30 ottobre la sua consacrazione ufficiale a candidato sindaco di Forza Italia. Testimoni d'eccezione, il coordinatore nazionale Sandro Bondi e l'eurodeputato Giuseppe Gargani. Ma soprattutto, tanta gente desiderosa di restituirgli quel patrimonio di adesioni e consensi bruciati in uno studio notarile. Dunque, Forza Italia è ad una svolta. Smaltito il clima di sfiducia che ha accompagnato questi anni, conclusosi poi con lo scioglimento del Consiglio comunale, oggi Messina inizia un nuovo cammino. «In questi mesi abbiamo meditato molto sugli errori compiuti, ma non è venuto meno l'entusiasmo che nel 2001 accompagnò la nostra avventura. Lo scioglimento del Consiglio comunale è stato un colpo duro e, soprattutto, ha frenato l'operazione di rinnovamento che avevo avviato. La gente che ho incontrato in questi mesi mi ha offerto il motivo per continuare e mettere da parte i dubbi e le perplessità che inevitabilmente hanno accompagnato questi momenti difficili», dice l'ex sindaco. Non ha dubbi: la Casa delle Libertà ha tutte le possibilità e le risorse per ritornare a Palazzo di Città. «Finora il contributo di Forza Italia è stato relativo. Oggi occorre che riprenda quello che è il suo ruolo reale nella città e tra le forze politiche. È il partito che nella Casa delle Libertà ha il maggior consenso. Insieme con tutte le forze del Polo, possiamo costituire l'unica vera alternativa al centrosinistra, interpretando lo spirito moderato della città». E già domenica lancerà agli alleati un appello forte e pressante, perché si mettano da parte dubbi e perplessità e si avvii un cammino nuovo, leale, con un progetto condiviso e, soprattutto, con regole certe e precise. Nei giorni scorsi l'incontro organizzato da Democrazia Cristiana ha smosso le acque. Per la prima volta Giovanni Baldi ed Alfredo Messina si sono incontrati ed hanno ribadito le loro idee. «È stato il primo passo - ha affermato Alfonso Laudato - ma ad esso succederanno altri più significativi, soprattutto quando sarà chiaro che uniti si vincerà, mentre divisi offriamo al centrosinistra una vittoria insperata e che il popolo non gradisce». Messina in questi giorni, in incontri separati con imprenditori, associazioni e movimenti, sta valutando il peso che essi potranno avere nelle prossime amministrative. «Oggi è necessario che intorno al progetto di città che intendiamo portare avanti cresca una classe politica attenta e responsabile. È questo il prezzo che abbiamo pagato in questi anni. La progettualità è importante, ma ancora di più il consenso che potrà avere tra le forze politiche. Il contributo dei partiti è importante». Domenica vorrà offrire agli alleati l'immagine di un partito compatto intorno a lui. Sì, quel partito che è venuto meno e che, dilaniato da lotte e scontri interni, lo ha lasciato solo a combattere una battaglia conclusasi con una sconfitta. «Nulla è perduto, la lezione l'abbiamo appresa tutti. Oggi dobbiamo ritrovare il gusto dello stare insieme e la voglia di essere a servizio della città. La cavesità da me invocata è stata male interpretata. Non è la Cava del passato cristallizzata che vogliamo riportare, ma la Cava con il suo patrimonio, con le sue peculiarità uniche, inserite però nel terzo millennio. La città ha una sua storia di autonomia intelligente, che rischia di diventare feudo di progetti super comunali e super territoriali». Messina esclude una comunità avulsa dal territorio circostante, ma la immagina come propositrice, dinamica. E Bondi e Gargani domenica saranno i testimoni di questa battaglia che il popolo azzurro vorrà rilanciare. Messina sa che l'unità della Casa delle Libertà è un valore da salvaguardare e che le difficoltà oggi esistenti vanno affrontate senza veli.
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