Il Portico Costiera Amalfitana

«Gravagnuolo ha rotto con tutte le categorie sociali. Il suo progetto è stato un fallimento. Non può sperare di riproporlo quando ha gettato la spugna prima del termine. Le sue idee, buone sulla carta e ben propagandate, si sono sciolte come neve al sole. Un completo naufragio. Ora naviga a vista. Aggredisce l‘avversario - che sarebbe uscito dalle fogne, dove egli sarà ricacciato a pedate - offendendo come un pugile che aspetta solo il colpo che lo metterà KO definitivamente. Il cosiddetto colpo di grazia.

Ha tentato l’ultima spiaggia, ma la strada è ormai senza ritorno. Ha sostenuto imprudentemente, suicidandosi politicamente, che la maggioranza ormai non l’aveva più. Così non è. Gravagnuolo mente sapendo di mentire. Ma se anche così fosse, la colpa è solamente sua che l’ha persa. La verità, invece, non è questa. La maggioranza, anche se a 16, Gravagnuolo l’ha sempre avuta fino all’ultimo momento. Non si fidava dei suoi 16 proiettili a salve, ed allora perché il pinocchietto li ha ricandidati tutti o quasi tutti?

Gravagnuolo è la brutta copia di De Luca. Ha voluto imitarlo, ma non ha le sue capacità, neppure quelle mediatiche. Ha messo, insieme alla Lamberti, sul tappeto una ipotesi di sviluppo urbanistico, che è solo carta straccia, ma costerà ai cavesi più di €. 800.000,00. Purtroppo Cava è stata danneggiata da un Put sinistrorso. Bisogna cambiarlo per non abbattere le case di quei tanti cittadini cavesi che per bisogno di casa hanno violato la legge. Gravagnuolo e la Lamberti si sono fermati negli abbattimenti, temendo l’elettorato cavese, che comunque li punirà sonoramente.

Se dovesse vincere, ma non vincerà, non avendo nessun freno elettoralistico, farà peggio di Nerone. Abbatterà Cava. Parlerei, invece, in questo caso drammatico per i cavesi, come avvocato, di stato di necessità. La modifica del PUT sarebbe importante non solo per sanare le case abusive, dove è possibile, ma servirebbe anche per le infrastrutture sulla mobilità e per quelle sportive. La sua ex assessora, che ha candidato alla Regione, insieme a lui hanno fallito inesorabilmente.

E poi l’uscita dal territorio dalla zona ASI era una priorità del progetto - fantasia - di qualità del sognatore ad occhi aperti. Nulla è stato fatto di tutto ciò! La bancarotta politica fraudolenta è nelle risposte negative date ai cittadini cavesi, agli imprenditori delusi, che vanamente hanno fatto domande per motivi di sviluppo, di riconversione imprenditoriale. Ha in poche parole distrutto le categorie professionali.

Ha persino, in modo volgare ed ingiusto, attaccato offendendoli i medici, in un momento difficile e vitale per il nostro Ospedale, che ha rischiato e rischia ancora la chiusura. Ha distrutto ogni cosa. Ha affamato Cava per far brillare di più Salerno. Ma la sua più grave colpa è l’aver mandato ad elezioni anticipate il Comune di Cava, con un danno economico, per le tante spese necessarie, a carico dei contribuenti cavesi.

Un solo grido: punitelo con il voto. Date il Vostro consenso all’avv. Marco Senatore, che con il mio apporto l’abbatterà fermando i suoi pericolosi propositi».

Avv. Alfonso Senatore