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Tu sei qui: PoliticaAbbattimenti a Cava de' Tirreni: Senatore Cardiello incontra abusivi a Palazzo Città, ma il Sindaco dà forfait
Inserito da (ilvescovado), giovedì 13 aprile 2017 13:26:19
Di Adriano Rescigno
CAVA DE' TIRRENI. Si recano al Comune per incontrare il Sindaco e gli abusivi, ma il primo cittadino non si fa trovare. Ecco quanto accaduto lunedì mattina al Senatore Franco Cardiello e al coordinatore cittadino del movimento Meridione Nazionale Alfonso Senatore recatisi a Palazzo di Città per incontrare tutti coloro che in protesta occupano la sala d'ingresso del Comune in vista dei prossimi decreti di abbattimento provenienti dalla Procura di Salerno che colpiranno le costruzioni abusive delle frazioni San Cesareo, Sant'Anna e località Petrellosa.
Nel corso della visita il Senatore Cardiello non ha mancato di mostrare solidarietà verso le migliaia di cittadini cavesi che stanno vivendo il dramma degli abbattimenti ribadendo il suo impegno parlamentare per la veloce approvazione della legge Falanga che disegna i criteri e le priorità nelle esecuzioni di demolizione, le quali - stando al dettato normativo - dovrebbero colpire per primi tutti quegli immobili in corso di costruzione e non quelli già abitati, diversamente da quanto è accaduto all'abitazione di Pina Fariello in località Contrapone.
Il secondo punto dolente della giornata è affidato ad una nota dello stesso Senatore che si ritiene deluso dal comportamento del primo cittadino Vincenzo Servalli, che in un primo momento ha convocato tutti i parlamentari della Provincia di Salerno per vagliare insieme le possibili risoluzioni ad un problema che presto potrebbe diventare di ordine pubblico, e poi su espresso invito del Prefetto ha fatto marcia indietro annullando gli inviti, nonché preferendo non farsi trovare da Cardiello che in ogni caso ha continuato a prestare orecchio alle storie ed alle problematiche dei presenti. Martedì prossimo invece è prevista la visita a Palazzo di Città del Governatore Vincenzo De Luca e del suo vice Fulvio Bonavitacola dopo che la Procura ha bloccato il procedimento di acquisizione al patrimonio comunale degli immobili abusivi dei quali molti sono prime case ed ʺabusi di necessitàʺ.
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