Il Portico Costiera Amalfitana

«Io ho già vinto! E’ quanto mi sono detto martedì 22 settembre, mentre a Cava de’ Tirreni si svolgeva lo scrutinio delle schede per eleggere il nuovo consiglio comunale». Con qualche giorno di ritardo dal risultato delle comunali arriva anche il commento del candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, Giuseppe Benevento.

«Ero a tavola con la mia famiglia, mia moglie, più realista del re, ha detto: "non so come andrà ma avreste, voi 5 Stelle, potuto prendere molti più voti se foste andati a chiedere il voto casa per casa promettendo a destra e manca come hanno fatto gli altri."

Non ho fatto in tempo a rispondere che le hanno replicato i miei due figli: "no, mamma ti sbagli così non cambia mai niente e hanno fatto bene papà e i suoi amici 5 stelle a fare una campagna elettorale sui contenuti e non sulle promesse irrealizzabili o andando ad elemosinare il voto a casa di ciascun cavese, questo modo di fare politica è immorale".
Questa è la mia vittoria: i miei due figli e i valori in cui credono.
Avranno, come le ho avute io, mille difficoltà a farsi strada nella vita perché non è semplice non accettare i compromessi, ma di una cosa sono certo alla fine ne andranno fieri. E tanto basta.

Ho fatto una riflessione sul risultato del voto anche con i miei compagni di avventura.
In maniera provocatoria ho detto loro, avremmo dovuto ricordare:

- ai più di mille cavesi che prendono, più o meno meritatamente, il reddito di cittadinanza che è grazie al MoVimento 5 Stelle che possono mettere il piatto in tavola tutti i giorni;
- a quanti si lamentano sempre che le opere pubbliche non si realizzano in tempi biblici, che con il M5S al Governo (gli incompetenti) il ponte di Genova si è demolito e ricostruito in poco più di un anno;
- a quanti si sono fatti infinocchiare dai vari "pifferai magici", che gli stavano mentendo sapendo di mentire;
- a quanti hanno dato credito a chi è andato a casa loro a promettere una "città europea" che negli scorsi 5 anni ha fatto solo ciò che serviva ad assicurarsi il consenso e non il bene dei cavesi.

Mi hanno risposto: "questo modo di fare politica non ci appartiene, abbiamo provato a far passare un messaggio diverso, non è passato pazienza. O non siamo stati capaci o i cavesi stanno bene come stanno e quindi per i prossimi 5 anni non sentiremo alcun lamento che le cose non vanno bene. Vivremo l’eden."

Ho già vinto, sono dalla parte giusta e con le persone giuste.
E più di 1000 cavesi lo hanno capito, a questi dico grazie».

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