Tu sei qui: Economia e TurismoUn Napoli finalmente in crescita
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 1 agosto 2002 00:00:00
Il Napoli vince la prima partita (2-0) e perde la seconda (1-0). Supera l'Alto Adige e s'inchina al Piacenza dopo essersi battuto con ardore, dimostrando di aver iniziato ad assimilare il credo di Colomba (nella foto in alto). Nel doppio confronto si registrano segnali di crescita, emergono progressi rispetto alle precedenti esibizioni, come complesso e come singoli (Bonomi, Sesa, Pavon ed Alessi). La squadra di Colomba ritorna a Bolzano per disputare il secondo triangolare. Il primo, con Hannover 96 e Lazio, è finito con due sconfitte per 1-0. Il Napoli scende in campo, ancora una volta, con la seconda maglia, quella «dark grey». La scorta della prima, quella azzurra a strisce verticali, viene consegnata a Brunico pochi minuti prima della partenza della squadra per Bolzano. Problemi tecnici rendono impossibile far esordire il Napoli con la nuova divisa. Contro l'Alto Adige, subito la novità annunciata: il Napoli si schiera con il 4-4-2, che diventa un 4-3-3 quando Sesa accompagna in attacco Pavon e Floro Flores. Il Napoli in avvio soffre gli avversari, ma si tratta di attendere 8', perché la diversa caratura emerge. Villa, vicecapitano, spegne sul nascere la sfrontata aggressività dei tirolesi; Sesa, Pavon e Floro Flores iniziano a bersagliare il portiere Servilli. Dall'8' al 27' sono ben sette le occasioni da gol. Una, al 15', viene concretizzata dall'ottimo Floro Flores. L'azione nasce da un perfetto lancio di Alessi per Sesa, che va sul fondo e centra in area. Il colpo di testa di Floro Flores, ostacolato da un difensore, è vincente. Nei minuti successivi, il Napoli va vicino al raddoppio due volte con Pavon (al 19' colpisce la traversa), con Sesa ed ancora con Floro Flores. La seconda rete arriva a pochi minuti dalla fine: al 38', in sospetta posizione di fuorigioco, Pavon si invola, finta e batte Servilli. Si notano qualche progresso di gioco, una migliore «presenza» di Alessi, la voglia di riscatto di un Sesa vivacissimo. Si notano soprattutto gli effetti della mattinata di riposo concessa da Colomba alla squadra, apparsa più reattiva. La seconda partita vede in campo Napoli e Piacenza. Rischiano subito gli azzurri per un'incursione di Lucarelli su corner di Montano. Pallone fuori e Mancini sorride. Al 10' Stellone si «mangia» il vantaggio: Boselli liscia, Stellone (nella foto al centro) s'impossessa del pallone, ma tira debole sul portiere. L'errore viene pagato a caro prezzo, perché Montano, dopo aver evitato Troise e Baldini, non perdona Mancini, la cui deviazione risulta inutile. Il Napoli esprime una reazione rabbiosa, ma poco produttiva. Sulla barriera una punizione di Montezine; di poco fuori un destro di Rastelli; alta una punizione di Pavon, subentrato a Bonomi. Il Napoli detta il gioco, ma il risultato non cambia. Vince il Piacenza, che poi si aggiudica il triangolare pareggiando (0-0) con l'Alto Adige.
COLOMBA SODDISFATTO
«Riproporrò il test della difesa a quattro»
Franco Colomba è moderatamente soddisfatto. Non tanto per la facile vittoria sull'Alto Adige, quanto per il modo di stare in campo della squadra contro il più titolato Piacenza e, soprattutto, per i progressi manifestati. «Mi è sembrato un Napoli in crescita. Meglio nelle gambe, ha anche mostrato progressi come gioco». Un giudizio sulla prestazione con l'Alto Adige. «Non bisogna illudersi, perché il successo è venuto contro una squadra di categoria inferiore, ma, comunque, le vittorie fanno sempre morale». Discretamente bene anche contro il Piacenza...«Di questa seconda minipartita mi è piaciuto soprattutto un aspetto: la squadra è uscita bene alla distanza, avendo il controllo del gioco a metà campo. Purtroppo, abbiamo pagato a caro prezzo un'ingenuità sul gol di Montano. Difficile rimontare quando si giocano solo 45 minuti». Dunque, un minibilancio positivo? «Direi di sì, in una serata in cui ho voluto vedere la difesa a quattro. È un test che riproporrò. Inoltre, ho provato la coppia Floro Flores-Pavon, poi Stellone come prima punta, con Rastelli in appoggio. Insomma, varie soluzioni, che avremo il tempo di rivedere».
BACCIN SULLA VIA DEL RITORNO
Dopo averlo perso alle buste, il Napoli starebbe per riavere Baccin. Tra i papabili per l'attacco anche Maniero e Mboma
Anche il quarto ed ultimo impegno della prima fase di ritiro è stato archiviato. La squadra, ora, attende con ansia i due giorni di riposo che Colomba le concederà. Sabato e domenica, riposo e vacanze per tutti. Da lunedì, poi, via alla seconda fase, a Lodrone, nell'albergo che vide protagonisti, negli anni aurei, Maradona e Bagni, dove Bianchi chiese ai proprietari di non dare ospitalità all'esuberante Eleonora Vallone...Riposo e vacanze per la squadra, dunque, ma non per Naldi, Marchetti e Colomba. Un primo summit è previsto in questo fine settimana. Quello decisivo, però, si terrà il giorno 11, a Napoli, alla fine del ritiro a Lodrone. In quella data, Marchetti e Colomba faranno un dettagliato resoconto al presidente, che ha dichiarato la sua disponibilità ad intervenire per acquistare, se non altro un attaccante capace di realizzare 15-18 gol. Stileranno un rapporto su quanto hanno potuto vedere delle caratteristiche dei singoli a Brunico ed a Lodrone. Diranno al patron di quante e quali pedine la squadra ha bisogno per disputare un campionato, se non da protagonista, almeno competitivo. Per ora, dunque, solo trattative. Ed una non riguarda l'attacco: pare ormai prossimo il ritorno di Baccin (nella foto in basso), perso alle buste con la Juve, per avere idonee alternative sulla fascia destra. Marchetti tiene aperti canali soprattutto per coprire il vuoto della prima punta. Tanti i nomi di attaccanti nel carnet del general manager. Ieri, si sono aggiunti anche quelli di Ventola, Mboma, Lucarelli, ma, soprattutto, quello di Maniero, l'attaccante che ha fatto faville con il Venezia (18 gol), che ha un contratto in scadenza nel 2003 e che fa gola al Chievo. Zamparini ha giurato che non lascerà partire da Palermo il bomber delle meraviglie, ma... In attesa che si decida il futuro di Maniero, restano aperte le altre trattative. Le principali, quelle che appaiono più alla portata del Napoli, riguardano Luiso della Sampdoria, Caccia del Piacenza, Schwoch del Vicenza, Godeas del Messina, Ghirardello del Cittadella, Dionigi della Reggina e Bierhoff del Monaco. Marchetti e Colomba, pur continuando a ripetere che per ora stanno pensando solo a valutare l'organico a disposizione, non possono non essersi resi conto che senza un bomber, senza una prima punta, non si andrà da nessuna parte. La mancanza di un goleador già ha caratterizzato in negativo le ultime stagioni del Napoli. Sarebbe un errore, dopo aver investito tantissimi milioni di euro, non fare un altro sacrificio, il più importante per la squadra. È vero, occorrono anche un agile centrale difensivo, un ambidestro di fascia ed un regista al centro, ma a Naldi per ora davvero non si può chiedere di più.
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