Tu sei qui: Economia e TurismoUn Napoli da rivedere e correggere
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 29 luglio 2002 00:00:00
A Colomba, come a qualunque altro allenatore, dà fastidio che in questo periodo si diano giudizi e si facciano valutazioni sul rendimento dei reparti e dei singoli. Dal suo punto di vista, è comprensibile. Non può esserlo da quello di chi deve osservare e riferire, né da quello dei tifosi che vedono, magari in televisione, la squadra e pensano: «E' la stessa solfa dello scorso campionato». Colomba (nella foto in alto) dà il suo valore a queste prime amichevoli, proiettando il lavoro sul futuro; gli altri già fanno proiezioni di rendimento, anche ricordando quanto hanno visto sino a pochi mesi fa, «dimenticando» che l'allenatore ha ereditato una situazione non semplice, a causa dei problemi societari che Naldi sta risolvendo grazie ad enormi sacrifici. Dunque, piaccia o non piaccia, ecco un primo giudizio, reparto per reparto e sui singoli, alla luce di quanto si è visto nelle prime due settimane. Difesa: al momento, è il reparto che preoccupa di meno. È vero, soffre un po', perché ha difensori «massicci», ma in proiezione dovrebbe migliorare. Se dovesse arrivare un altro difensore più veloce ed agile, tanto di guadagnato. Centrocampo: sulle fasce, soprattutto a destra, si soffre. E' un problema antico. Al centro, Vidigal e Husain dovrebbero essere una garanzia. Gli interrogativi: resisteranno per 38 gare? Non è che si pesteranno un po' i piedi? Manca nel settore un calciatore, come Corini, ad esempio, che detti tempi e gioco. Attacco: se escludiamo l'ottimo Stellone, c'è il buio. Ecco, in rapida sintesi, i giudizi sui singoli. Partiamo, naturalmente, dai portieri. Mancini, sinora, è perfetto e gasatissimo. Ingiudicabile, invece, Roccati. In difesa, Baldini è desideroso di prendersi tante rivincite e lavora sodo. Conoscendo Colomba, è di aiuto per i compagni. Bocchetti ha la rabbia di chi deve recuperare dopo un infortunio. Il fisico possente lo frena, la voglia di rivincita lo esalta. E' un elemento importante. Bonomi: un errore col Treviso non cancella quanto di buono ha fatto in precedenza. Resta una supergaranzia. Per quanto riguarda Quadrini, l'infortunio lo ha tenuto fermo per vari giorni: ingiudicabile. Russo è volenteroso e grintoso. Di Saber si diceva che fosse il Cafu del Napoli, ma non si è visto neanche il Saber del Marocco. Non ha giocato contro il Treviso per un dolorino; poco appariscente contro Hannover 96 e Lazio. Spesso si proietta in avanti, ma, poi, dimentica di rientrare. Stendardo promette bene, chiede spazio. E' attento e diligente in ogni allenamento. Troise (nella foto al centro) è alla ricerca del riscatto dopo stagioni amare. Spera di giocare nel suo ruolo preferito: centrale di sinistra, come nell'Under. Se sarà più grintoso, ne guadagnerà lui ed il Napoli. Villa parla poco e lavora molto, battendosi per avere un posto fisso in squadra. Sinora nessun errore per lui. A centrocampo Colomba sta dando fiducia ad Alessi, proprio come fecero inizialmente Novellino e De Canio. Ha piedi discreti, gli mancano la grinta e la continuità. Le acquisterà? Cristiano: tanta foga, poco costrutto. Peccato, perché come serietà e dedizione è impeccabile. Husain dovrebbe avere al fianco un tipo alla Veron. Non c'è e lui ne soffre, e non poco. Non basta la sua presenza per garantire sonni tranquilli a Colomba. Tocca a Montezine «illuminare» il gioco. A volte gli riesce, ma se non ha un valido supporto a centrocampo ed in avanti non si fa movimento... Infine, Vidigal: è possente, è reduce da stagioni tormentate, sta facendo fatica (comprensibile). E' chiamato a fare la differenza. Passiamo agli attaccanti. Floro Flores: un bel «numero» contro Couto, ma deve puntare con più convinzione a rete. Pavon appare impalpabile. Di Rastelli si può ricordare la consueta generosità. Sesa, per ora, è il solito Sesa. «Dulcis in fundo», Stellone: è calciatore di categoria superiore, ma è solo, troppo solo.
MANCINI: «VEDO UNA SQUADRA APPANNATA»
Il portiere azzurro, migliore in campo sabato scorso a Brunico, non nasconde le difficoltà attuali del Napoli
Generalmente, in questo periodo, si intervista il bomber della squadra, quello che apre la stagione segnando gol a grappoli. Il Napoli, però, non riesce ad andare in porta. Non fosse stato per il portiere Mancini, la figuraccia sarebbe stata ben più grave, nel gioco e nel risultato. «In avvio di preparazione - dice Mancini (nella foto in basso) - capita di "toppare". Il tipo di lavoro ti mina nel fisico e nella mente». È solo un problema di lavoro? «Proviamo le giocate. Ora, non ci riescono». Eppure Colomba chiede cose semplici...«Se non hai la testa lucida, neanche le cose semplici riescono». Tre gol incassati, zero realizzati. «Piano, piano: il gol arriverà». Come le sembra il Napoli visto dai pali? «Per ora, non si vede un bel Napoli: è stanco e con la testa appannata». Dopo il quinto posto della scorsa stagione, come si potrà puntare alla A senza rinforzi e non avendo più Jankulovski, Magoni e Luppi? «Sappiamo di dover soffrire sino all'ultima giornata». È infastidito dal possibile arrivo di Belardi? «Dovesse arrivare, andrei via io. Subito». È una possibilità tramontata? «Non lo so». La squadra ha bisogno di rinforzi: «Devono deciderlo Naldi, Marchetti e Colomba. Per ora, Naldi ha restituito più serenità a tutti, ridando prestigio alla società». Lei è ottimista sul futuro della squadra? «Sì, perché tutti abbiamo ancora... fame».
DEBUTTA LA NUOVA MAGLIA
La Diadora è certa di consegnare al Napoli le maglie nuove, quelle a strisce azzurre, per il triangolare del 31 a Bolzano, nel quale i ragazzi di Colomba affronteranno l'Alto Adige ed il Piacenza. Dalla Svizzera e da Varese, intanto, sono arrivati dei tifosi per gli azzurri. Davide Barone, presidente del club Napoli Svizzera, ha dato due suggerimenti a Marchetti: «Vada ad osservare due attaccanti: Gimenez del Basilea e Frey del Servette».
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