Tu sei qui: Economia e TurismoUn Napoli camaleontico contro la Samp
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 3 ottobre 2002 00:00:00
Nuovo giro, nuova corsa: Colomba (nella foto) cambia ancora. Contro la Samp, modulo rivisitato e qualche cambio in formazione. E pazienza se, dopo due mesi e passa d'esperimenti, il Napoli ancora non ha un profilo certo. L'importante, infatti, è che, seppure in corsa, la squadra trovi l'equilibrio che ci vuole e che gli serve. Giusto così. Giusto e necessario, anche se oggi e di qui in avanti Colomba sarà costretto a cercare le soluzioni più opportune nell'ambito delle scarse alternative che ha a disposizione. Certo, è vero che non c'è tattica e disegno che non sia fondato sulla qualità e la voglia di chi gioca, però è importante anche il modo in cui un allenatore sistema i giocatori in campo. Ed è ancora più importante, questo, quando la qualità dei piedi non è proprio da prima scelta. E allora, dopo lo spiccicato 4-4-2 di Cagliari, il presuntuoso 4-3-3 col Cosenza in casa e quell'inutile 3-5-2 di Bari (il successo è venuto quando la squadra ha abbandonato quel disegno), contro la Samp Colomba proverà a sintetizzare il meglio che s'è visto nelle prime tre partite. Quello che ne viene fuori è un Napoli pronto a cambiar pelle, un Napoli camaleonte, che vuole evitare di dar punti fissi di riferimento a Novellino e che per questo proverà a sfuggire ad un modulo ingessato. Insomma, una squadra che, almeno per quello che s'è visto ieri in allenamento, non rinuncerà certo a Sesa e neppure a Ferrarese, il quale, pur se ieri assente per problemi di stomaco e di pancia, dovrebbe tornare a giocare dall'inizio. Il sacrificato, dunque, sarebbe Floro Flores. Un sacrificio, quello del ragazzo, in nome di una formazione con Sesa seconda punta e Ferrarese al cross per lo svizzero e Stellone, mentre potrebbe essere la posizione di Bocchetti (più avanzata oppure più arretrata) a determinare di volta in volta le linee di difesa e centrocampo. Dietro quest'idea, che sembra complicata, ma che in effetti richiede solo più partecipazione collettiva, c'è chiara una filosofia: quella di avere in campo quanta più gente in grado di tener palla tra i piedi, per limitare le iniziative della Samp. E Dionigi? Ieri, al centro dell'attacco dei rincalzi, ha partecipato alla partita di mezza settimana, ma, pur se clinicamente a posto, mostra segni evidenti di preparazione ancora approssimativa. Tant'è che, forse, sarebbe un errore portarlo anche in panchina. Anzi, un doppio errore: in primo luogo, perché in questo momento Floro Flores (nella foto) offre mille migliori garanzie; poi, perché troppo alto per Dionigi, nella condizione di forma in cui si trova, sarebbe il rischio d'incappare nel giudizio negativo della gente. Meglio aspettare, insomma. Prende forma e coraggio, dunque, il Napoli che sabato proverà l'aggancio a Novellino. E prende spessore anche la partecipazione della gente, che avverte l'importanza della gara. Infatti, in 24 ore appena, i biglietti venduti sono schizzati da 1.000 a 5.000. Questo fa pensare che sabato, al San Paolo, si potrebbe andare anche al di là dei previsti 40.000 spettatori. Una ragione in più per il Napoli e per Colomba di non mandar via delusi i tifosi.
TABÙ SAN PAOLO PER STELLONE
L'attaccante azzurro non segna in casa dal lontano 17 marzo. Cercherà di spezzare il digiuno contro l'amico Novellino
Dal giorno della gran festa per la promozione non si sono più incontrati: Stellone e Novellino si ritroveranno sabato sul prato del San Paolo. Stavolta, però, da avversari, ma anche da vecchi amici, che da Genova a Napoli e viceversa stanno facendo rimbalzare reciproci messaggi di stima e simpatia. Non per nulla, tutti e due furono tra i protagonisti di quel ritorno in A che, poi, errori altrui offuscarono in una stagione sola. Altri tempi, quelli. La storia d'oggi, infatti, li ritrova entrambi in B, anche se per scelta propria l'ex allenatore azzurro e per colpa propria il Napoli. Ma tant'è, mentre cresce l'attesa per la sfida di sabato. «Gara importante. Non certo decisiva, perché il campionato - dice Stellone (nella foto) - è appena cominciato, ma dai significati forti. Non solo perché la Samp resta per tutti la squadra meglio attrezzata per andare in A, ma anche perché un successo ci permetterebbe d'agganciarla. Insomma, per noi il campionato avrebbe già un altro sapore. E poi, abbiamo un obbligo verso i nostri tifosi: dobbiamo cancellare la mortificazione della sconfitta interna col Cosenza». Samp, dunque. Colomba l'ha definita il Real Madrid della serie B. Con tutto il rispetto per Novellino e la sua bella squadra, non è un'esagerazione? «Credo che Colomba - spiega Stellone - volesse dire che, come nel massimo campionato spagnolo la squadra da battere è il Real, così nella nostra serie B la squadra da fermare è la Sampdoria. Ecco, in questo senso il paragone regge». Stellone ed il gol: da sempre un buon rapporto, è vero, però al San Paolo è da tempo che non va troppo bene. Per essere precisi, Stellone in casa non va a segno dal 17 marzo scorso, contro il Cittadella. Sei mesi sono troppi. «Lo sono anche per me, anzi, soprattutto per me. Comunque, non me ne faccio un peso. Sto bene, rispetto all'anno scorso mi sto allenando con regolarità dal primo giorno e questo mi rende tranquillo. I gol verranno, pure quelli in casa». In quanto a partner, Stellone ha qualche preferenza? «Macché. Sinora è andata più che bene sia con Floro Flores che con Sesa. In una stagione lunga come quella di serie B, vedrete che ci sarà posto per tutti. Siamo in cinque e l'importante è che Colomba abbia sempre a disposizione gente in forma».
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