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Economia e Turismo

Tris mancato, ma il Napoli evita la beffa

Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 29 ottobre 2001 00:00:00

Incredibile Napoli. Contro la Samp, stregato più da se stesso che dall'avversario, ha fatto tutto quello che è lecito ed illecito fare in una gara. Ha dominato per mezz'ora governando i doriani a piacimento, poi s'è fermato, è arretrato, ha preso gol e della partita non ha capito proprio niente più. Momento critico, quello a cavallo tra primo e secondo tempo. Momento in cui, costretto ad avanzare, avrebbe potuto subire in contropiede. Ed invece, provando e riprovando, De Canio ha trovato il disegno giusto per recuperare gioco e risultato. E se alla fine avesse pure vinto, beh, se l'avesse fatto, se ci fosse riuscito, nessuno avrebbe potuto dire d'un Napoli ladrone. Non foss'altro che per il conto delle occasioni-gol: alla fine cinque a zero per gli azzurri. Si capisce, escluso i gol. Cosicché, è legittimo chiedersi se, in fin dei conti, il pari con la Samp è da prendere come risultato tutto sommato buono, oppure se bisogna mortificarsi per l'occasione persa. Ebbene, se si pensa che a un quarto d'ora dalla fine il Napoli perdeva, è chiaro che quello che poi è stato è positivo. Ma riandando con la mente alla vigilia, a tutti quei discorsi sulle possibilità napoletane di riaprire la classifica a un miglior futuro, beh, in questo caso c'è da rammaricarsi. Anche se resta la consolazione d'aver visto un Napoli vitale, in buona salute, capace di gioco e di reazione. Di contro, però, De Canio farà bene a interrogarsi su quel lungo buio che ha favorito il vantaggio della Samp. Certo, però, la Samp di Bellotto ha valori ben diversi e ben più alti della Ternana o del Cittadella. Ed allora certe sofferenze azzurre potrebbero spiegarsi anche in questo modo. Sofferenze che De Canio ha provato ad addomesticare, mettendo in campo la formazione degli ultimi successi (salvo Saber al posto di Caruso infortunato), ma stavolta con la testa votata più all'attacco. E per quasi mezz'ora la risposta azzurra è stata buona. Ma quando il Napoli alla Samp ha mezzo regalato la rete del vantaggio, la partita ha preso un'altra piega. Di qui anche l'impiego anticipato - e perché no, anche po' rischioso - di Stellone (nella foto in alto) prima e poi, via via che il tempo passava, anche di Jankulovski (nella foto al centro) e Sesa. Ad un certo punto del secondo tempo, insomma, il Napoli dal centrocampo in su ha giocato con un mediano solo (Magoni) e poi con tutti centrocampisti d'attacco, mezze punte e punte. Un rischio, certo, ma anche il «conto» da pagare a un risultato che lo vedeva «sotto». Ma la pressione esercitata dagli azzurri, i gran rientri di Graffiedi, la sapienza del sinistro brasiliano del ragazzo Montezine, la guardia stretta di Luppi, la presenza di Stellone e tutto il resto, alla Samp hanno tolto lo spazio ed anche il respiro. E poiché il calcio sa essere anche giusto, alla fine è arrivato il gol del pari: su «bravura» degli azzurri e, perché no, su mezza fesseria - restituita - della difesa genovese. Di Montezine, il gol del pari. Di Montezine, con un «velo» di complicità pure di Stellone, che in questa domenica di tutto di più s'annuncia di sicuro come fatto positivo. Ancorché bisognoso ancora d'una condizione che gli dia la forza per una partita intera. Però... però alla fine una punta d'amarezza resta.

De Canio: «Siamo sulla strada giusta»

Con pieno merito, il suo Napoli è riuscito a pareggiare e, almeno in parte, riuscirà ad evitare tante critiche che gli sarebbero piovute addosso se avesse perso. E De Canio (nella foto in basso) alla fine appare abbastanza soddisfatto. Il campionato di serie B è pazzerello (basta vedere il megasuccesso del Modena a Vicenza...), quindi, niente è ancora perduto, nonostante il Napoli abbia dieci punti di ritardo dalla testa della classifica. Tra l'altro, il Napoli di De Canio deve recuperare la gara col Vicenza. «Credo che il Napoli abbia giocato bene anche nel primo tempo - osserva il tecnico -. La Sampdoria si è affidata ai contropiede, ma ha finalizzato poco o niente. Al di là del tiro che l'ha portata in vantaggio, non ricordo altre occasioni da gol».

Nonostante lo svantaggio, il Napoli non si è mai abbattuto. Ha reagito, ha trovato il pareggio, ha, poi, cercato la vittoria.

«Era preventivabile uno sbandamento dopo il gol, invece i ragazzi hanno reagito benissimo. Pareggio che è stato il frutto di una pressione che, per la verità, abbiamo portato sin dall'inizio dell'incontro».

Purtroppo, il Napoli è ancora alla ricerca della prima vittoria «in casa».

«È vero, ma io devo soltanto elogiare i ragazzi per il loro comportamento».

Il ritorno di Stellone può giudicarsi abbastanza positivo.

«Abbiamo dovuto affrettare il suo rientro in squadra. Stavo per effettuare un'altra sostituzione quando si è fatto male Emiliano. L'uscita di Bigica ha scombussolato un po' i piani. Ho deciso di rischiare e di ritornare a giocare con il 3-4-3, a dimostrazione che non è questione di moduli, ma di mentalità».

Il Napoli è piaciuto maggiormente nel secondo tempo. Più occasioni da rete, maggiore pressione...

«L'importante è stato offrire una prestazione convincente sotto il profilo tecnico, tattico e dinamico. Posso ritenermi soddisfatto. La partita non è stata bella, ma non mi interessa. In questo momento, in questo campionato, l'importante è essere pratici».

Non c'è rammarico, quindi?

«No. Abbiamo cercato di vincere, non ci siamo riusciti, ma siamo riusciti a capire che siamo sulla buona strada».

Saber: meglio quando subentra...

«Saber non giocava una partita intera dallo scorso campionato. Rappresenta uno dei tanti problemi che abbiamo. Si è dovuto lavorare per recuperare calciatori che hanno avuto noie fisiche...».

Jankulovski decisamente sufficiente: rabbia, grinta, incisività, verticalizzazioni...

«Se gioca sempre come contro la Sampdoria, è davvero forte. Lui deve comprendere che questo è il calciatore di cui il Napoli ha bisogno».

Il Vicenza ha perso cinque a zero in casa...

«Complimenti al Modena. Questo successo rivaluta un po' la sconfitta che subimmo per 4-1».

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