Tu sei qui: Economia e TurismoSuper Cavese, schiantato il Manfredonia
Inserito da (admin), giovedì 9 dicembre 2004 00:00:00
Il blu Cavese squarcia le nuvole. E' qui la festa. I ragazzi del tandem Campilongo-Pidone possono gioire, modello All Blacks, sotto la Curva ritrovata. La Cavese lancia un messaggio forte e chiaro al campionato, la concorrenza è avvertita. Questa squadra fa sul serio e vuole andare fino in fondo. Un gruppo di ferro che non si abbatte di fronte alle difficoltà. Due squalifiche, Panini e Schetter, e l'indisponibilità del bomber Scichilone non ne frenano l'ardore agonistico. Questa Cavese è una furia: corre, lotta su ogni pallone, applica schemi, gioca al calcio in una categoria dove non è sempre facile vedere azioni palla a terra. E soprattutto, lo fa nella giornata più difficile, contro l'avversaria più tecnica del girone e con tanti nomi importanti, il Manfredonia. Vittoria netta nello scontro diretto, allungo in vetta nel giorno del ritorno al "Lamberti" dopo i 3 turni a porte chiuse per gli incidenti di Taranto. La gente di Cava fa festa con il patron Cutillo. Questa squadra, se mantiene la condizione atletica e mentale, e con qualche accorgimento sul mercato per ampliare la rosa, è destinata a tagliare il traguardo della promozione. Campilongo e Pidone si godono la loro creatura. Sì, questa è una Cavese da amare. Ha mille energie, viene fuori alla distanza, mostra qualche individualità di spicco, il difensore centrale Mari su tutti. Ma anche Placentino e Galizia tirano fuori numeri interessanti, Tatomir è un metronomo in mezzo al campo, Alfano e D'Amico sono due polmoni inesauribili, Pagano è un laterale sinistro difensivo che rappresenta un lusso per la categoria. Di fronte a questa Cavese, il Manfredonia dura 25', quelli iniziali. La squadra pugliese gestisce il possesso palla, prova a sfruttare in attacco le qualità del duo Vadacca-Mitri ed a far volare gli esterni di centrocampo Brutto e Piccioni. Così Vadacca crea anche un pericolo: al 17' un suo pallonetto delizioso è sventato in angolo da Mancinelli. Lo stesso Vadacca al 25' è anticipato di un soffio dal giovane Volpecina, 18 anni, esordiente, figlio dell'ex terzino del Napoli del primo scudetto. Tutta qui la partita degli ospiti, complice anche l'uscita per infortunio in mezzo al campo di Togni, messo ko da Cipriani. Con lui esce pure il Manfredonia. La Cavese alza il ritmo e va in gol al primo vero tentativo. Bella l'azione, altrettanto l'esecuzione. Una giocata alla Campilongo, di stile zemaniano. Pagano tocca a D'Amico, cambio di gioco mordido con il sinistro, velo in mezzo di Placentino che si porta l'uomo, dall'altro lato irrompe Alfano: piatto al volo di destro imparabile per Sassanelli (28'). Il gol moltiplica le forze della Cavese, che diventa padrona assoluta del campo. E fioccano le palle gol. Al 42' D'Amico sbaglia l'ultimo passaggio. Al 43' show di Mari che pesca solissimo Placentino, il cui colpo di testa è neutralizzato in uscita da Sassanelli. La ripresa è tutta con il marchio Cavese. In campo il pressing è asfissiante. A centrocampo la superiorità numerica è fissa, il Manfredonia viene preso in mezzo. È un monologo Cavese. Alfano, sempre più in versione Scichilone, ci prova al 4' di sinistro ed al 6' di destro: sono due pericoli grossi per Sassanelli. Cambia qualche interprete, ma non l'inerzia della partita. Entra Nappi, che va a fare il centravanti. Placentino e Galizia si cambiano di fascia ed il secondo, destro naturale, sul suo lato entra finalmente nel match. Al 17', su angolo di Tatomir, è suo il colpo di testa salvato sulla linea da De Santis. Nuovo pericolo al 24' ancora da angolo di Tatomir: Pagano controlla di sinistro e spara di un soffio fuori. Al 33' il raddoppio, con un'azione da manuale, partita addirittura dalla propria area. Cipriani svirgola il rilancio, Pagano stoppa un pallone difficilissimo con il sinistro e lancia in verticale il giovane Nappi, che supera due uomini e libera Galizia: controllo di sinistro e destro che perfora Sassanelli. E' il tripudio, una città intera sogna la C1.
I COMMENTI
Cutillo: «Abbiamo giocato la più bella partita della stagione». Pidone: «I ragazzi sono stati straordinari»
Grande euforia negli spogliatoi metelliani. Tutti a parlare con i giornalisti. Il solo Campilongo se l'è svignata subito, preferendo il silenzio del vincitore. «Abbiamo giocato la più bella partita della stagione - ruggisce Ottavio Cutillo - devo dire grazie ai ragazzi. Chi parla di necessità di rafforzare questa squadra fa un torto a loro». Molto felice il tecnico Pidone: «I ragazzi sono stati straordinari. Hanno messo in pratica tutto quello che avevamo studiato alla vigilia. La vittoria è arrivata perché li abbiamo aggrediti in tutte le zone del campo. Ed il primo gol è stato frutto di uno schema che proviamo e riproviamo in allenamento. Tutto è filato liscio finora perché ogni tassello è al posto giusto. Dal preparatore atletico Cestaro al magazziniere, tutti stanno facendo il loro dovere e tutti partecipano al gioco di squadra. Con un unico obiettivo: volare alto». E' un giorno da ricordare per Salvatore Galizia. Il napoletano, l'anno scorso a Marcianise, ha segnato il primo gol con la maglia della Cavese: «Ringrazio il presidente Cutillo, il direttore sportivo Dionisio e l'allenatore Campilongo. Mi è stata data fiducia anche quando i gol non arrivavano, adesso finalmente sono riuscita a ricambiarla». Festa a metà, invece, per l'altro bomber di giornata, il centrocampista Alfano. Lui, nocerino di nascita, sarà costretto a saltare per squalifica il derby di domenica contro i rossoneri. Fatale l'ammonizione rimediata per un fallo su Turone. Operazione derby: a Cava si è diffusa la voce di uno spostamento a martedì. Nessuna conferma ufficiale, né dalla Questura, né da Nocera. Si giocherà, quindi, regolarmente domenica al "San Francesco".
Finito l'esilio, esplode la festa
Festa grande per i 3.500 presenti ieri al "Lamberti", riaperto al pubblico dopo 3 gare a porte chiuse. A rendere indimenticabile la domenica calcistica una grandissima Cavese. Sugli spalti altrettanto grandi i tifosi. Dopo i primi 3 minuti di "vuoto" per uno sciopero bianco degli ultrà in dissenso rispetto ai fatti di Taranto, la Curva Sud si è colorata di bandiere, striscioni, sciarpe e cartelloni, rigorosamente bianchi e blù. A completare il colpo d'occhio i 200 tifosi ospiti, molto corretti. E' stata una bella giornata di sport. Onorata sul campo e sugli spalti da ciascun protagonista. Uno spettacolo nello spettacolo. Fumogeni bianchi e blu hanno avvolto lo stadio, creando anche qualche piccolo problema di visibilità. La festa, cominciata dopo il secondo gol aquilotto, è continuata al termine della sfida, con l'abbraccio simbolico raccolto da tutta la squadra sotto la Curva Sud, insieme al presidente Cutillo ed allo staff tecnico. E poi, la voglia di ringraziare di persona gli eroi della domenica alla loro uscita dallo stadio. Quasi 500 sportivi si sono accalcati nel retrostadio, rimanendo in attesa per circa un'ora pur di tributare un grandissimo applauso ai loro beniamini.
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