Tu sei qui: Economia e TurismoSul Napoli la tegola Stellone
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 25 gennaio 2002 00:00:00
Stellone salterà le partite con Salernitana e Modena. A Roberto (nella foto in alto) sono stati prescritti dieci giorni di riposo. Da valutare, dopo la sosta forzata, se potrà essere disponibile per Vicenza-Napoli. Dunque, come avevano fatto intuire De Canio ed il dottor Russo, Stellone è out. Anche la risonanza magnetica ha dimostrato che c'è una distrazione muscolare ai flessori della coscia sinistra. Non della destra, quella leggermente contratta prima di Ancona-Napoli. Non c'è pace per Stellone, non c'è pace per De Canio e per il Napoli. Il bomber, dopo il doppio intervento al ginocchio, deve essere gestito con grande cautela. Lavorano bene De Canio ed il professor Albarella, centellinandone le forze. Spesso, in avvio di settimana, Roberto fa lavoro differenziato ed in palestra. L'attaccante, insomma, quasi sempre, non svolge lo stesso lavoro dei compagni. Non per mancanza di volontà o di grinta (di entrambe ne ha da vendere, in campo e fuori è di esempio), ma per un problema fisico. Ecco perché è stata sempre a rischio ogni sua utilizzazione. Un'attenta gestione tecnica e sanitaria e la fortuna hanno fatto sì che non si bloccasse prima. «Preghiamo Iddio ogni volta che Stellone va in campo, anche perché, come tutti sanno, non abbiamo ricambi nel ruolo specifico», ha più volte detto, con la sincerità che lo contraddistingue, De Canio. Tutti sanno l'importanza di Stellone e di Vidigal in questo Napoli. I loro «rientri» sono stati «affrettati», tutti consapevoli dei problemi e dei rischi che si sarebbero corsi: il Napoli ha bisogno di Stellone, Stellone deve giocare, il Napoli deve ritornare in A. Gestire i casi Stellone e Vidigal (e non solo, in quanto in organico ci sono molti altri calciatori reduci da seri problemi fisici) e pretendere che la fortuna ti assista in eterno è quasi da folli. Ecco, quindi, che quanto si è temuto, si è verificato. Purtroppo per il volenterosissimo Stellone, purtroppo per De Canio (nella foto al centro), che sin da Brusson disse: «Ho un organico monco e poco omogeneo». Prima di Ancona-Napoli, Stellone ha riportato una leggera contrattura alla coscia destra. Ad Ancona è dovuto uscire prima della fine della gara per un altro problema muscolare, all'altra coscia. Questione di carichi. Ieri, la conferma della diagnosi, l'amaro verdetto: Stellone resterà fermo per dieci giorni. Poi, si vedrà. Si vedrà se sarà possibile ritenerlo disponibile per Vicenza-Napoli, con i «rischi» di prima. Intanto, è priva di ogni fondamento una voce circolata in città: Stellone non gioca perché la società l'ha venduto. Non è da escludere che Stellone possa essere ceduto, perché è l'unico che può garantire soldi veri al club, ma se ora è out, dipende solo da noie muscolari e non dalle noie... economiche della società. Per Roberto ci sono le offerte di Lazio e Udinese, disposte a pagarlo ora ed a prenderlo a giugno. Il Napoli riflette, anche se c'è disaccordo sulla valutazione. Ovvio che i pretendenti giochino al ribasso, sapendo delle difficoltà economiche del Napoli. Intanto, Husain sta valutando se andare in prestito al Panathinaikos. Liberarsi del suo ingaggio consentirebbe al Napoli di ritornare su Grabbi, corteggiato anche dalla Reggina.
Senza bomber cambia il modulo: domenica insieme Moriero e Sesa
Lo stop di Stellone costringe De Canio a rivedere idee e schemi. Anche se, al di là dell'assenza del bomber, il tecnico avrebbe, comunque, pensato al modo di approfittare della sistematica vulnerabilità delle difese zemaniane. Riuscirà ad andare a nozze anche il Napoli di De Canio come, un anno fa, gli avversari del Napoli di Zeman? Schemi su schemi, provati e riprovati, per circa due ore. Assenti Stellone, Saber, Baccin e Caruso, De Canio ha impiegato un po' tutti i calciatori durante l'allenamento. Studiate varie soluzioni. La più attendibile? Quella con questo schieramento (4-4-1-1): Mancini; Villa, Bonomi, Luppi, Jankulovski; Moriero, Vidigal, Magoni, Sesa; Montezine; Graffiedi. Rischiare il minimo, offendere nel miglior modo possibile; «salire», attaccare in velocità, sfruttando le fasce e gli spazi tra le linee; «rientrare», tutti, senza perdere tempo, per evitare di finire in fuorigioco nelle varie e possibili fasi di ripartenza. «Non direi che questa con la Salernitana - afferma Sesa (nella foto in basso) - è la gara della svolta. Lo sono state le ultime sette partite che ci hanno riavvicinato al gruppo che comanda la classifica. Le prossime due gare potranno consentirci addirittura di entrare a far parte del gruppo di testa; quindi, più di una svolta. Bisognerà battere Salernitana e Modena. Non sarà facile senza Stellone, ma chi lo sostituirà avrà le stesse motivazioni. Sarà bello ritrovare il San Paolo ed i nostri tifosi. Spero di segnare un gol e di sbloccarmi. L'insidia? Le squadre di Zeman trovano facilmente il gol. Il vantaggio? Non hanno difese ermetiche».
Vertenza stadio: il Napoli risparmia 2,5 miliardi
Il Tribunale di Napoli ha accolto l'opposizione all'ingiunzione di pagamento chiesta dal Comune (2,5 miliardi di lire per percentuali sui biglietti venduti) per la stagione 96-97. Il Napoli aveva già vinto per un'identica richiesta di 4,5 miliardi per gli anni precedenti. La Caf, intanto, ha ridotto da 80 a 45 giorni l'inibizione a Ferlaino ed ha annullato l'ammenda alla società di 50 milioni.
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