Tu sei qui: Economia e TurismoStellone al lavoro, il Napoli sorride
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 10 aprile 2002 00:00:00
«Voglio provare ad andare in panchina a Crotone»: è questo il proposito di Stellone (nella foto in alto). Ha tre giorni di tempo per convincere l'allenatore che l'intervento chirurgico, per una modesta lesione al menisco esterno del ginocchio destro, non ha prodotto effetti devastanti sotto l'aspetto fisico e che le sue condizioni sono almeno buone. Tre giorni per superare gli ultimi test, soprattutto quello definitivo, quando, senza particolari accorgimenti, giocherà la partitina. Ieri ha svolto lavoro organico con i compagni e ha anche calciato durante una partitella, ma tutti i suoi movimenti erano «controllati». Tra giovedì e venerdì verrà deciso se portarlo almeno in panchina. Il dubbio non riguarda solo Stellone, ma anche Vidigal. Il portoghese anche ieri non si è allenato con i compagni. Mentre Bonomi era in permesso, Vidigal ha svolto lavoro differenziato in quanto accusa ancora dolore al ginocchio destro, quello operato due volte, la prima in Portogallo, la seconda in Italia. In dubbio Stellone e Vidigal nel Napoli, certa l'assenza di Sculli nel Crotone, perché squalificato. «Il mio recupero - dice Stellone - sembra miracoloso, ma non lo è. La lesione non era grande, quindi ho potuto riprendere subito gli allenamenti. Adesso, seguo il programma fissato dal prof . Mariani, che mi ha operato, e dai dottori Russo e Violante. Sto lavorando sodo con il preparatore Albarella. Farò di tutto per essere disponibile, ma senza rischiare. De Canio, solo per fare una battuta, ha detto che avrebbe voluto portarmi in panchina contro il Bari. Lo ringrazio, comunque, per le parole di stima». Il Napoli ha riaperto il campionato, i tifosi si sono riavvicinati, Stellone è pronto al rientro: c'è grande euforia. «C'è euforia perché abbiamo recuperato tanti punti in due gare. Ce ne restano otto da disputare: possiamo farcela ad agganciare il quarto posto. Dissi che potevamo fare la corsa sul Como, perché verrà all'ultima giornata al San Paolo. Ora dico che puntiamo a prendere una delle quattro». In A e poi addio a Stellone: la vogliono la Lazio e la Roma. «Io, in A, voglio giocare nel Napoli». Nessuno lo mette in dubbio, ma questa società appare intenzionata a privarsi dei pezzi pregiati per sua esplicita ammissione. Quindi... Intanto, pensiamo al Crotone. «Non sarà una gara facile. Se vinceremo con Crotone e Messina, poi, ci giocheremo tantissimo con la Reggina al San Paolo». Venerdì sera, gran tifo per la Salernitana? «No, tifo per nessuno. In precedenza non ha portato bene. Il Como ha vinto due volte». Sulla difficoltà della gara a Crotone è intervenuto anche De Canio (nella foto al centro): «Venezia-Roma ha insegnato a tenere gli occhi aperti, sempre. Stellone? Anche senza di lui abbiamo fatto risultato; con lui abbiamo qualche chance in più». La società sembra stia... «... siamo del tutto indifferenti. È dall'inizio della stagione che ci siamo abbracciati la nostra croce ed andiamo avanti. Se si chiarisce, meglio. Noi andremo, comunque, per la nostra strada».
NUOVI LEADER
Gli obiettivi di Luppi: promozione e contratto
Ha due obiettivi: ritornare in serie A con il Napoli, conquistando la quinta promozione della sua carriera, e cercare di convincere i responsabili del club a rinnovargli il contratto per almeno un altro campionato. Del resto, a Napoli vive benissimo. Lui è Gianluca Luppi (nella foto in basso) ed è il leader della difesa. Con lui in campo, gli azzurri hanno vinto dodici volte, hanno pareggiato in altre sette e hanno perduto in tre occasioni. Luppi, sinora, ha disputato ventidue incontri, per un totale di 1818 minuti: quattordici le partite disputate interamente, cinque le sostituzioni avute, due quelle fatte. In un incontro, ad Empoli, venne espulso. «Abbiamo incontrato tantissime difficoltà. De Canio, spesso, ha dovuto improvvisarsi formazioni, ha dovuto cambiarne una ogni domenica. Anche per questi motivi - continua Luppi - abbiamo accusato un calo, oltre a quello fisico, dopo la strenua rincorsa. Adesso bisognerà darci dentro con tutte le nostre forze. Altri stop non saranno consentiti, altrimenti rovineremo tutto». A Crotone il Napoli dovrebbe vincere facilmente. «Alt! Se la pensassimo così, rischieremmo di fare la fine della Roma. Pensava di andare a Venezia e di fare una passeggiata: si è ritrovata sotto di due gol ed è riuscita a pareggiare soltanto nei minuti finali e grazie a due rigori». Il carisma e l'esperienza di Luppi stanno avvantaggiando il Napoli. «Tutti ci stiamo prodigando per far sì che il campionato finisca come tutti noi e tutti i tifosi si augurano». È vero che lei ha una scommessa da vincere? «Sì, con un mio amico di Bologna. Ero al mare quando scommettemmo sulla promozione del Napoli». Il Napoli, a Crotone, potrà contare sull'incitamento dei suoi tifosi. Degli 800 biglietti inviati al Napoli (80 in meno, rispetto alla capienza del settore riservato agli ospiti, per una questione di ordine pubblico), già ne sono stati venduti un centinaio. «Sarà importantissimo per noi poter contare sull'apporto dei nostri tifosi. Sarà un'arma in più. Già domenica scorsa, contro il Bari, sono risultati determinanti. Ribadisco il mio invito: venite numerosi, abbiamo bisogno di voi». Quattro le promozioni sinora conquistate (con il Bologna, con la Fiorentina e due volte con il Venezia): Luppi punta a fare cinquina con il Napoli. «È il mio sogno. Sarebbe fantastico andare in A, nonostante tutti i problemi che abbiamo dovuto superare». E poi? «E poi, sarei felice di rimanere, ma per ora non voglio parlarne. Uno dei nostri segreti è proprio questo: nessuno pensa al suo futuro, tutti pensiamo a quello del Napoli».
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