Il Portico Costiera Amalfitana

«Ogni domenica, generalmente, l’orario di inizio del match non coincide quasi mai con quello ufficiale delle 14.30. Ebbene, già alle 14.31 il Televideo aggiorna i risultati delle partite assegnandoci un punto, quello del pareggio iniziale dello 0-0». Comincia così la chiacchierata con Luigi Squillante, tecnico del Gladiator, compagine militante nel campionato di Serie D, girone H. Unica squadra, il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, imbattuta in tutta Europa. Una squadra capace di far meglio di Juve, Milan, Inter, Napoli e, allargando il cerchio, di Paris Saint-Germain, Manchester United e Barcellona, che domenica scorsa, cedendo per 3-2 alla Real Sociedad, le ha lasciato la leadership dello storico primato.

Eppure Squillante di trofei “prestigiosi” ne conta già diversi nella sua bacheca personale. Il trainer, sarnese purosangue, è l’unico infatti ad aver vinto per ben due volte la Coppa Italia Dilettanti con la stessa formazione, l’Ippogrifo Sarno. Ed ora, pur rimanendo umile e nascondendo i segni di una gioia che a chiunque altro farebbe montare la testa, racconta lo spirito che ogni domenica i suoi “gladiatori” mettono in campo. «Consapevoli del punto “affidatoci” dal Televideo (ride, ndr), cerchiamo di difendere questo risultato iniziale. Può sembrare assurdo, ma è così. Se poi riusciamo a vincere meglio ancora, ma intanto facciamo di tutto per non farci strappare questo punto».

4-3-3 è il modulo tanto caro a mister Squillante, che, pur non avendo fin qui perso alcun match di campionato, è “solo” al secondo posto nel proprio girone, alle spalle dell’indomabile Ischia di mister Campilongo. Tra i due, Squillante e Campilongo, a ben vedere un filo conduttore c’è ed è rappresentato, guarda caso, dalla città di Cava de’ Tirreni. Se Sasà Campilongo è ricordato nella valle metelliana come l’ultimo tecnico di successo, a Cava de’ Tirreni mister Squillante ha dato il via alla sua storica “scalata europea”. Era il 19 agosto 2012, infatti, quando allo stadio “S. Lamberti” il Gladiator batteva per 1-0 (rete al 68’ di Del Sorbo, ex tra l’altro proprio della Cavese - altro scherzo del destino) la Cavese allora allenata da Tommaso Volpi nella prima uscita ufficiale della stagione, in un match di Coppa Italia. Da quel momento 12 vittorie, 8 pareggi e, appunto, 0 sconfitte in campionato: partite, queste, condite da 31 gol fatti ed appena 13 subiti.

«I miei ragazzi si sono calati nella giusta mentalità - continua Luigi Squillante - E questa loro determinazione la vedo pure nelle partite amichevoli, quando fanno di tutto per tornare a casa da vincitori. Ma quello che mi riempie più di orgoglio è aver tracciato questa serie di risultati utili consecutivi, che spero continui ancora a lungo, in un girone molto difficile e da tanti indicato come quello con il tasso tecnico più elevato di tutta la Serie D».

Abbandonati i panni di tecnico del Gladiator, ogni sera mister Squillante si reca allo stadio “E. Viscardi” di Lavorate, frazione di Sarno, per seguire da vicino i progressi dei ragazzi della scuola calcio Ippogrifo, allenati dal fratello Giosuè. D’altronde, si sa: è dai piccoli che si impara ad essere grandi.