Tu sei qui: Economia e TurismoSogno Cavese presenta il piano gestionale
Inserito da (admin), martedì 26 luglio 2011 00:00:00
La nuova Società che Sogno Cavese intende creare nel suo DNA deve avere tre requisiti fondamentali: Etica, Trasparenza e Democraticità. Concetti esposti dall’imprenditore Gerardo Di Agostino durante l’incontro di giovedì 21 luglio 2011, sposati in pieno anche dalla tifoseria e da Sogno Cavese, e soprattutto condivisi già da alcuni imprenditori cavesi.
Il recente passato calcistico della nostra città ha dimostrato come un uomo solo al comando, per quanto sia animato da passione, non possa essere in grado di gestire nel miglior modo possibile una Società di calcio, visto lo scenario economico attuale. L’idea nuova è quella di realizzare invece un calcio sostenibile e che, per questo motivo, abbia una base di partecipazione al capitale sociale più ampia possibile, sia di imprenditori che di tifosi in ragione di una equa distribuzione del potere decisionale che non prescinda dalla condivisione e dal confronto di idee. La partecipazione indiretta dei tifosi si concretizzerà con la presenza di almeno un membro delegato di Sogno Cavese. In questo modo il Club viene inteso quasi come una famiglia.
La presente proposta declina tre diversi livelli tra di loro interconnessi:
- i sostenitori, il cui consenso si è aggregato attraverso l'Associazione Sogno Cavese (il “Trust”);
- più soci imprenditori (il “Socio Imprenditore”);
- l’Azienda Sportiva (il “Club”, che prevede anche la partecipazione di sponsor attraverso pacchetti già predisposi da quest’Associazione).
Un ulteriore livello deve essere individuato nell’Amministrazione comunale in rappresentanza della Città intera e quale titolare di determinate prerogative relative alle strutture sportive, e non solo, nonché per il rilievo che le Norme Organizzative Interne della Federazione Italiana Giuoco Calcio (le c.d. “NOIF”) attribuiscono al Sindaco.
In sintesi:
1. i sostenitori del Club partecipano alla S.r.l. tramite l’Associazione Sogno Cavese;
2. il Club conserva la forma di Società a responsabilità limitata senza scopo di lucro e con la costituzione di una Società Sportiva Dilettantistica S.r.l.;
3. il Trust sarà dotato di incisivi “diritti particolari”, modificabili solo previo consenso di tutti i soci, tra cui:
a) almeno un membro del Trust all’interno del Consiglio di Amministrazione a prescindere dalle quote possedute;
b) diritto di veto su operazioni straordinarie e su operazioni di un certo valore;
c) diritto di veto su marchio, nome e trasferimento sede;
d) obblighi informativi;
e) diritto di gradimento e prelazione.
Il capitale sociale viene formato, in fase di sottoscrizione, da quote di 5.000 (cinquemila) euro con la possibilità di acquisire al massimo 5 (cinque) quote per persone fisiche e società e senza alcun limite per associazioni ed enti senza scopo di lucro. Il CdA verrà composto da 5/7 soci, eletti dai possessori di quote, di cui almeno 1 di diretta espressione popolare.
L’esperienza comparatistica (in Inghilterra, in Spagna ed in Germania) indica che sia fondamentale, affinché i tifosi abbiano peso, avere un centro di imputazione separato ed autonomo. Negli ultimi tempi emergono ancora con più evidenza i motivi per i quali è bene mantenere la distinzione tra Club e Trust. L’assemblea del Trust assume le decisioni ed il Consiglio Direttivo, attraverso i propri rappresentanti, esegue tali decisioni esprimendo il voto nel CdA del Club. Del resto è indubbio come la comunità di Cava de’ Tirreni abbia potuto apprezzare appieno il ruolo aggregativo, la funzione sociale, il valore di avere una “casa dei tifosi” ed una propria espressione democratica.
Il Trust è il meccanismo decisionale dei tifosi, che dialoga con gli altri soci, che tanto più conta quanto più capitale umano ha costruito. La scelta della forma S.r.l. è consigliabile per l’ampia autonomia che la Legge attribuisce ai soci nel tratteggiare l’assetto ed il bilanciamento dei diritti e dei doveri dei soci. Al riguardo la flessibilità consentita dalla S.r.l. consente di valorizzare tratti tipici della Società di persone. Il tipo di amministrazione che si propone (secondo quelle previste dall’art. 2475, c. 3, del Codice Civile) è quella di tipo “collegiale” per realizzare il principio di democraticità e la partecipazione attiva, nonché la formazione ponderata delle decisioni.
In attesa della redazione definitiva di un Business Plan triennale, il costo di un campionato dignitoso di Eccellenza si aggira intorno ai 150.000 (centocinquantamila) euro, mentre per un campionato di vertice intorno ai 250.000 (duecentocinquantamila) euro, il tutto al netto dei costi d’iscrizione da sostenere in questa fase (150.000 euro). Entro martedì 26 luglio 2011 sarà predisposta una bozza della documentazione occorrente ai fini dell’iscrizione ai sensi dell’art. 52 delle NOIF, così come indicato dal Fax ricevuto dal Primo Cittadino, nonché una bozza dell’atto costitutivo e dello statuto già predisposto dai tecnici di questa Associazione, ovviamente suscettibile di accorgimenti e modifiche formali e sostanziali in seguito ad un proficuo confronto tra le parti in causa.
La scrivente Associazione ha registrato una significativa adesione ad intraprendere insieme il percorso da parte degli imprenditori cavesi con i quali si sono concordati le quote base ed i lineamenti essenziali della costituenda società. La cifra messa già a disposizione da quanti hanno aderito a questo progetto si aggira intorno ai 40.000 (quarantamila) euro, esclusa la quota di partecipazione della tifoseria, la cui entità sarà costantemente monitorabile sul sito www.sognocavese.it. Sogno Cavese garantirà la propria partecipazione economica a stagione in corso attraverso il contributo che i propri associati saranno chiamati a versare in ragione della loro adesione al progetto.
UNITI SI VINCE!
Associazione Sogno Cavese
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