Il Portico Costiera Amalfitana

Una mossa vincente di mister Pietropinto consente al Cittá de la Cava di portare a casa altri tre punti contro una coriacea Palmese: l’ingresso di Balzamo al posto di Marantino è stato utile a garantire maggiore corsa ai metelliani, e quando gli ospiti fanno mucchio, preoccupandosi di fare gara di contenimento, serve anche il tiro da fuori, che per quanto possa apparire una soluzione disperata, torna utile quando ci sono i calciatori giusti per farlo.

La Palmese di mister Monaco ha messo in mostra una buona fase difensiva, creerá problemi a squadre tecniche come quella metelliana, ma la vittoria dell’undici di Pietropinto serve principalmente a sollevare l’entusiasmo di un ambiente cavese depresso dopo essere stato buttato fuori dal professionismo.

La Palmese rispolvera il libero (La Marca) e attua marcature rigide a uomo: Trapani e Nappi trovano pochi spazi contro Formisano e Angieri. Solo al 6’ Trapani si viene a trovare casualmente solo davanti a Leone, che respinge il tiro. Poi i rossoneri perdono l’attaccante Stanzione per infortunio e lo sostituiscono con il pari ruolo Arianna. Quest’ultimo al 13’ prova una conclusione che Adinolfi alza in corner. Il Cava si fa trovare impreparato quando al 25’ la Palmese passa in vantaggio: punizione di Manco, Angieri salta più alto di tutti per andare a segnare l’1-0, con evidenti responsabilità della retroguardia cavese. Leone fa ancora il "leone" su una conclusione di Marantino al 26’ e poi al 35’ su Piccirillo. Risultato: non si passa e bisogna aspettare la ripresa.

Nella seconda frazione il Cava capisce che l’unico modo per prevalere su un sistema difensivo organizzato come quello palmese è evitarlo, quindi provare solo il tiro da lontano: al 3’ Trapani su punizione serve l’accorrente Vitagliano che manda la sfera a superare di poco la traversa; al 14’ lo stesso Trapani su un’altra punizione calcia direttamente in porta e trova una deviazione della barriera che rischia l’autorete.

Questo ci riporta al cambio di cui avevamo già dato conto all’inizio: al 15’ Pietropinto, accortosi che Marantino sulla destra è calato, lo sostituisce con Balzamo che va a sinistra a tentare di scartare ripetutamente Giordano per rientrare e calciare di destro: la mossa è giusta e al 25’ Balzamo segna di precisione l’1-1 con un tiro da fuori area, e poi al 36’ realizza addirittura il 2-1 con qualche responsabilità del portiere palmese Leone. Adinolfi salva il risultato al 42’ su punizione di Manco, e dopo un forcing finale sterile dei rossoneri, il Cava può festeggiare.

Mister Pietropinto: «Decisiva la mia sfuriata»

Mario Pietropinto ha ammesso di aver strigliato il Cittá de la Cava prima del rientro della squadra dagli spogliatoi fra primo e secondo tempo, ma c’è stata anche bravura da parte del tecnico ebolitano nell’indovinare il momento giusto per far entrare Balzamo.

«Abbiamo giocato un buon primo tempo - ha detto il mister - però nell’intervallo ho anche apostrofato in malo modo i miei giocatori perché non si può incassare un gol come quello che abbiamo subito su quel calcio di punizione. Poi alla prima partita in casa anche il fatto di non riuscire a fare gol ha generato una sorta di nervosismo nei primi venti minuti della ripresa. Si poteva risolvere solo con degli episodi e a quel punto abbiamo indovinato l’uomo che ci ha tolto le castagne dal fuoco, perché Balzamo, insieme a Piccirillo, è uno dei giocatori che meglio degli altri nella nostra rosa riescono a tirare da lontano».

«Contro difese organizzate come quella della Palese - ha aggiunto il tecnico - non occorre lanciare palloni alti, bisogna cercare spazi sugli esterni, e quando lo abbiamo fatto siamo andati bene. Anche la buona sorte ci ha aiutato». Infine, uno sguardo alla campagna acquisti. «Cosa mi aspetto ancora dal mercato? Probabilmente la squadra ha bisogno di qualche under classe ’94: ne abbiamo pochi e a me ne serve uno per ruolo».

Orlando Savarese