Tu sei qui: Economia e TurismoPoker aquilotto, festa al "Lamberti"
Inserito da (admin), lunedì 20 novembre 2006 00:00:00
Il calcio quello che ti toglie, poi te lo restituisce. Battuta più dall'arbitro che dagli avversari a Ravenna, raggiunta in pieno recupero dal San Marino, stavolta la Cavese ottiene più di quello che avrebbe meritato. Vince, anzi stravince, 4-1 e aggancia la Salernitana al 5° posto, in vista del derby di lunedì sera ad Avellino. 4 marcatori diversi, finora hanno segnato in 11 nella squadra di Campilongo: record per la serie C1. Cavese rimodellata per la sfida con il Manfredonia. Modulo diverso ed atteggiamento tattico più prudente. Sono 6 le assenze, pesanti soprattutto quelle in attacco, dove mancano l'ariete Ercolano e l'esterno Schetter. Campilongo, squalificato, preferisce al collaudato 4-3-3 un 4-3-1-2, che in fase difensiva diventa 4-4-2. È Romondini a fare il pendolo in questo inedito doppio ruolo: in avanti due riferimenti, Albano e Tarantino. Centrocampo più affollato e difesa bloccata, stavolta la Cavese punta alla concretezza: dosa meglio le energie, il pressing è meno dispendioso, la squadra sta attenta a non sbagliare ed a sfruttare tutte le occasioni propizie.
Viene fuori, così, un primo tempo di attesa, l'iniziativa è lasciata al Manfredonia. I giocatori di casa non riescono a cancellare dalla mente i numerosi torti subìti a Ravenna e per i primi 20 minuti pensano più a protestare con l'arbitro che a giocarsi la partita. E così, a creare emozioni nelle prima parte di gara ci pensano soprattutto gli ospiti. Pronti via e si fa notare subito Vadacca, uno degli ex: al 3' brucia sullo scatto Rossi e conclude forte, la palla sbatte contro la traversa. Al 15' la punizione a giro di Togni è pericolosissima. La Cavese si fa notare nell'area ospite per le proteste di Romondini, che chiede due volte il rigore per presunte spinte ai suoi danni (8' e 13'). Il gol arriva al 44', molto contestato dagli ospiti: Tarantino si inserisce tra Trinchera ed il portiere Sassanelli, forse alzando un po' troppo la gamba, e mette dentro a porta vuota.
Nella ripresa il Manfredonia diventa più intraprendente. Al 15' Mancinelli è super, sul colpo di testa ravvicinato di Bonvissuto si allunga da campione, poi l'altro miracolo è di Cipriani, che allontana il pallone che sta entrando in porta. Ma proprio quando la Cavese sembra alle corde, ecco che arriva il raddoppio in contropiede: Tarantino scatta sul filo del fuorigioco, scavalca Sassanelli con un pallonetto, il portiere lo travolge. Rigore ed espulsione del numero uno ospite, tra i pali va Apuzzo, subentrato a Vadacca. Dal dischetto (24') è Albano a segnare. Al 40' il 3-0, a conclusione di una ripartenza fulminante: Albano fa volare D'Amico sulla fascia sinistra, cross al bacio per Alfano, che di testa la mette nell'angolo. Al 44' rigore per gli ospiti: Tatomir atterra Brutto. Batte Bonvissuto e spiazza Mancinelli. Romondini completa la festa Cavese: il suo al 50' st è un eurogol.
Di Napoli elogia il gruppo: «Prestazione straordinaria»
La contestazione iniziale contro gli arbitri, contro il designatore di C e la Lega, si trasforma nel tripudio finale. La Curva Sud comincia con cori contro il "sistema", esibisce uno striscione con su scritto "Boggi come Moggi, il complotto non è morto: Lega Italiana figli di puttana". Nei Distinti spunta un altro striscione: "Oggi contro chi arbitro si gioca?". Poi si prosegue con i fischi all'arbitro per le prime decisioni contrarie, atteggiamento che è condiviso dall'intero stadio. Il primo tempo va avanti così, in un clima di nervosismo, "brucia" ancora la sconfitta di Ravenna, con la Cavese ridotta in 8 ed il rigore decisivo assegnato ai padroni di casa. Il gol di Tarantino cambia lo scenario: al "Lamberti" comincia la festa. Da applausi il secondo tempo della Cavese, da applausi lo striscione esposto nella curva ospiti dai tifosi del Manfredonia: "Il destino è stato infame, Catello Mari avversario sempre leale". I cavesi hanno risposto con uno striscione dedicato a Mario Merola. Poi il rigore di Albano, il gol di Alfano, l'eurogol di Romondini.
Festa grande per Di Napoli, in panchina al posto dello squalificato Campilongo. «Un grande elogio al gruppo, mancavano 6 giocatori e chi è andato in campo ha giocato con una grinta ed un'attenzione straordinaria. Sapevamo che si trattava di una partita di grande sacrificio: solo così si sarebbe potuto vincere e così è stato». Spirito diverso ed anche modulo diverso. Abolito per una domenica il 4-3-3, si gioca con il 4-3-1-2 e Romondini va a fare il trequartista. «Stavolta, per gli uomini che avevamo, era giusto giocare così, altre volte valuteremo. Ma il 4-3-3 non lo abbandoneremo». Festa grande per gli ex, Tarantino ed Albano hanno colpito. «A Manfredonia sono stato bene, quindi nessuna vendetta. Il rigore? Sul dischetto è andato Albano perché io risentivo ancora del colpo preso in faccia», ha spiegato Tarantino. «Sono felice per essermi sbloccato e per la vittoria della Cavese», dice Albano. Giornata da ricordare anche per Romondini: «Ho segnato davvero un gran bel gol, me lo sentivo». Mercoledì di nuovo in campo: c'è il Foggia in Coppa Italia al "Lamberti".
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