Il Portico Costiera Amalfitana

Si chiude con un pareggio salomonico la sfida salvezza Cavese-Foggia. Uno scialbo 0-0 che accontenta entrambe e rinvia all’ultima partita di campionato qualsiasi decisione. Anche se probabilmente il pari fa più bene ai pugliesi che ai metelliani, i quali saranno costretti a raccogliere quanto meno un punto a Lanciano per evitare matematicamente i playout.

Mister Stringara torna al 3-4-3 con l’unica sorpresa di Bernardo in campo dal primo minuto al fianco di Turienzo, con Schetter subito dietro. Passa solo un minuto e Radi, dalla sinistra, pesca al centro Turienzo che al volo gira, ma Burzigotti si oppone con il corpo. La Cavese è subito arrembante ed in pochi minuti sfiora più volte il gol con un’azione insistita che porta a due tiri dalla bandierina consecutivi e ad un’insidiosa conclusione di Favasuli, sventata in tuffo da Milan. Il Foggia prova a reagire, ma senza riuscire a preoccupare particolarmente la retroguardia di casa. A ravvivare il match ci pensa al 14’ Bacchiocchi, che sbaglia un cross dalla destra, ma la sfera assume una traiettoria bizzarra che per poco non beffa il portiere ospite, costretto a volare all’incrocio dei pali per evitare un incredibile gol. La partita prosegue tra molti sbadigli. Al 36’, però, è Bernardo a mettere i brividi alla porta ospite: cross di Bacchiocchi dalla destra, l’attaccante siciliano controlla ed al volo gira a rete, ma la palla esce di un soffio fuori, con Milan battuto.

Nella ripresa pronti via e subito Radi prova a scuotere i suoi con un tiro dalla distanza che Milan blocca facilmente. Poi è Bernardo a provarci in spaccata su uno spiovente dalla destra, ma la palla finisce sopra la traversa. Lo stesso Bernardo, all’8, serve in verticale Schetter, che entra in area, ma calcia debolmente, forse anche a causa di una lieve trattenuta. Più difficile, invece, è l’intervento che Milan è costretto a fare poco dopo su un tocco ravvicinato di Favasuli, su assist di Turienzo. I due allenatori provano a rompere la monotonia della gara inserendo Insigne e Lagnena da una parte, Velardi e Trezzi dall’altra. Sul finire la gara si ravviva un po’ grazie ad un’occasione per parte. Prima è la Cavese a provarci con il neo-entrato Cruz, il cui diagonale impegna in angolo Milan. Poi è il turno del portiere di casa Russo a mettersi in mostra con una provvidenziale uscita su Mancino lanciato a rete da Velardi. L’ultima emozione la regala Turienzo, che pressa Di Dio in area, costringendolo all’errore, e calcia subito a rete, ma una deviazione fortuita spinge la palla di pochissimo fuori. Il Foggia risponde con un turo debole e centrale di Caraccio.

Stringara fiducioso: «E’ mancato solo il gol. Ora ci basta un pari»

Un uomo solo al comando. E’ il tecnico della Cavese, Paolo Stringara, l’unico tesserato dei biancoblù a presentarsi in sala stampa per analizzare il pareggio interno con il Foggia. Solo, sereno ed anche sommariamente soddisfatto per la prova dei suoi ragazzi. Non certamente per il risultato. «A me la squadra è piaciuta e non posso rimproverare nulla ai miei calciatori. Di fronte avevamo un ottimo avversario, tosto e determinato. Si sono chiusi molto bene ed in avanti hanno un paio di uomini veloci che tengono sempre in apprensione la difesa avversaria. Noi, però, ce la siamo giocata al meglio, riuscendo a creare anche diverse occasioni da gol. Pure nella ripresa ci abbiamo provato con Turienzo, Cruz ed Insigne, ma purtroppo non siamo riusciti a buttarla dentro».

Lo striminzito 0-0, però, non consente sonni tranquilli agli aquilotti ed ai loro tifosi. Anche se per agguantare la salvezza basterebbe soltanto un punto domenica prossima contro una formazione già salva. Ma a Lanciano, forse, non hanno dimenticato che è stata proprio la Cavese a condannarli ai playout lo scorso anno. «E’ davvero inutile fare calcoli o guardare al passato. Quello che conta è lavorare bene in settimana ed andare a Lanciano con la giusta determinazione. Sappiamo che sarà difficile, ma sappiamo anche che abbiamo dalla nostra due risultati su tre. L’importante è andare lì consapevoli dell’importanza della gara e senza pensare a quello che faranno le altre. Con il Foggia, invece, sapevamo tutti che era una partita da non perdere assolutamente. Certo, sarebbe stato meglio vincere e festeggiare la salvezza con i nostri tifosi. Non è così ed ora ci andremo a giocare il campionato fuori casa».

Mister Stringara, poi, spiega anche il perché di quella sua frase sui playoff di qualche mese fa e conferma che le vicende societarie non hanno condizionato la squadra. «Non ho mai creduto in qualcosa in più della salvezza, ma ho cercato di caricare il gruppo in un momento particolare. Parlai di playoff per dare stimoli ai ragazzi e cercare di accantonare i problemi dovuti alla grave crisi societaria, che si tocca con mano. Del resto, quando sono arrivato ho subito detto che bisognava salvarsi a tutti i costi anche all’ultimo minuto. E così sarà».

Cori polemici contro la squadra, deserto in sala stampa

Che i tifosi foggiani non si siano presentati al “Lamberti”, dopo il comunicato emesso in settimana dai gruppi Ultras della città pugliese, era preventivato. Anche se un gruppetto di tifosi, più che altro famiglie, è comunque arrivato a Cava ed ha seguito senza problemi la gara in Tribuna coperta. Ma che la Sala Stampa “Raffaele Senatore” del “Lamberti” fosse disertata dai dirigenti e dai calciatori biancoblù, nessuno l’aveva messo in conto. Anche perché era l’ultima partita casalinga della Cavese della stagione. Invece, escluso il tecnico Stringara, nessun tesserato degli aquilotti si è presentato alla stampa. Tutti troppo delusi dal risultato? O troppo preoccupati dal pericolo playout? Difficile dirlo, ma sicuramente martedì, alla ripresa degli allenamenti, qualche spiegazione ci sarà. Intanto, non è passato inosservato neanche il piccolo “vuoto” in Tribuna Vip, dove solitamente stazionano tutti i dirigenti metelliani. Pochi quelli presenti.

Però, quello che in tanti non si aspettavano sono stati i cori poco “simpatici” che un gruppetto di tifosi, evidentemente deluso dal risultato, ha riservato ai calciatori aquilotti al termine della gara. Un episodio che è sfuggito ai più, ma non ai dirigenti di Via Balzico, che hanno prontamente divulgato un comunicato di solidarietà ai propri calciatori, che «sono stati oggetto da parte di qualche sparuto gruppo di tifosi di cori assolutamente non caratteristici di un tifo che nel bene e nel male ha sempre sostenuto la causa biancoblu. Sicuri che suddetti cori - prosegue il comunicato ufficiale della Cavese - siano stati frutto di una mera rabbia agonistica, il presidente Antonio Fariello e tutti i dirigenti sono vicini mai come adesso ai propri calciatori, da sempre esempio di lealtà e serietà sia fuori che dentro il campo».