Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, vittoria di...rigore
Inserito da (admin), lunedì 12 maggio 2003 00:00:00
Sofferenza, paura e 2 rigori. Ma alla fine, dopo aver temuto il peggio, arrivano i 3 punti. D'oro, anzi di più, perché in una notte sola il Napoli si lascia dietro 4 squadre. Miracolo di una gara che sembrava compromessa e cattiva sorte del Venezia e del Catania, rimasti senza punti, e del Genoa, che pareggia in casa col Palermo. Fosse finito l'altro ieri il campionato, il Napoli avrebbe salvato la stagione. Non è così, però ce la può fare. Ora più di prima. Un minuto per capire. Anzi, pure meno. Pronti via ed il Napoli parte già all'attacco. Mantiene le promesse. Magari non è squadra attrezzata per fare proprio questo, ma s'adatta. Del resto è la classifica, è la sua disperata condizione che lo vuole. E, poi, non può certo sfidare la Triestina sul piano del gioco, della manovra rapida, che poco gli appartiene. Grinta, dunque. Determinazione. Pressing alto e pochi complimenti, anche a rischio di beccarsi qualche cartellino giallo troppo presto. Ma c'è, il Napoli. Ed il pubblico gli è accanto, mentre Vidigal si spacca in due tra centrocampo e fascia destra, mentre Montezine s'attrezza da mediano e Pasino cerca ispirazione sul lato mancino. Squadra tutta avanti, il Napoli. Sbilanciata per assenze e per necessità, costretta al possesso del pallone, che è l'unico modo per evitare che la Triestina ragioni e faccia quello che sa fare. E correndo, pressando, accelerando, tenendo basso l'avversario, il Napoli arriva pericolosamente in area di rigore dopo 6 minuti: cross di Savino, testa di Stellone e Bega ferma palla con il braccio. Nucini non fischia, ma l'arbitro di Bergamo non può far finta di nulla quando, al 19', Bacis affonda Dionigi, che cerca l'appuntamento con il cross di Martinez dalla destra. Rigore, stavolta. E Dionigi dal dischetto fa 99. Ma dopo il vantaggio, il Napoli rallenta, frena, arretra e la Triestina trova il tempo e gli spazi che prima non aveva. Soprattutto, ha quel possesso di palla che gli permette di mettere in ansia la difesa azzurra, anche se Manitta rischia una volta sola: 31', sinistro di Fava e parata a terra. Insomma, la Triestina non ci sta a perdere l'ultima speranza per la A ed il Napoli è chiamato, nel secondo tempo, a raccogliere anche l'ultima briciola di forza. Ma non basta. Servono pure forze fresche ed occorre anche ridisegnare un po' tatticamente la partita, visto che Ezio Rossi cambia Scotti con Parisi. Contromossa di Colomba: fuori Pasino e dentro Bocchetti, con Savino a destra e Martinez sulla metà campo a caccia di profondità. La mossa c'è tutta e, infatti, il Napoli va meglio sulle fasce con il colombiano e con Bocchetti. Ma per poco. Ben presto, infatti, in campo torna ad esserci solo la Triestina, mentre il Napoli, stanco e pieno di paura, si difende solo. Brutto momento. Per questo, Colomba richiama Montezine e, dopo 8 mesi, restituisce al calcio Russo, che va a tappare il buco di sinistra. Cerca ordine e più sicurezza, il Napoli, con a sinistra due terzini al posto di due fantasisti. Ma, ironia della sorte, proprio da quel lato arriva il cross che alla mezz'ora offre a Zanini il facile tocco per il pareggio, che per il Napoli è una terribile mazzata. Tutto finito? Macché. A 5 minuti dalla fine, infatti, Stellone è affondato in area ed è ancora rigore. Scatta la protesta dei triestini, Nucini si busca un sacco di improperi ed a Budel mostra il cartellino rosso. Bravo Dionigi, che fa 100 dal dischetto. Il Napoli vince. Non meritatamente, ma a chi tifa azzurro questo interessa poco.
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