Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, tutti per Stellone
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 17 ottobre 2002 00:00:00
Nuovo giro, nuova corsa e nuovo disegno tattico. Colomba (nella foto) cambia ancora: contro il Livorno, almeno in avvio, punterà su quattro difensori e quattro centrocampisti, più due punte. Archiviato, dunque, il 3-5-2? Per questa volta sì, ma, vedrete, se ne riparlerà. Nulla è certo, infatti, quando di mezzo c'è un pallone e nulla è immutabile quando, come nel caso azzurro, la squadra che va in campo ancora non ha equilibrio e stabilità. Insomma, nessuna marcia indietro, nessun ripensamento da parte dell'allenatore, ma soltanto la voglia - o la necessità - di trovare il bandolo d'un gioco che dia adeguata copertura alla difesa e anche, o soprattutto, più assistenza agli attaccanti. Soprattutto, che sfrutti quel sinistro di Stellone mortificato sino ad oggi dal non gioco azzurro. L'idea, insomma, è di smetterla con i tanti lanci lunghi. Una prospettiva, questa, che piace molto proprio al centravanti che, ritrovandosi a giocare sempre troppo lontano dalla porta, si ritrova col sinistro arrugginito. Stellone non ne fa mistero: «È vero, nelle ultime tre gare, se ho tirato due o tre volte, è pure tanto». Che la cosa non gli metta grande felicità è palese, anche se lui, capitano e simbolo della squadra, si guarda bene dal dar fuoco alla miccia della polemica con l'allenatore. «Non ho troppi palloni da giocare, però, se il mio gioco e la mia posizione creano spazi per i tiri di Floro Flores o Montezine, va ugualmente bene. L'importante è l'interesse della squadra». E quello di Stellone (nella foto), passato dal ruolo di bomber a quello di gregario? «Sino ad oggi abbiamo cercato i lanci lunghi per l'inserimento dei centrocampisti, ma ci sono altre partite da giocare...». Insomma, il discorso è chiaro: se il Napoli cambia gioco (gioco?), tanto di guadagnato. E Colomba, che sa bene quali sono i limiti ed i peccati della squadra, sta lavorando proprio a questo, anche se scelte e novità devono sempre fare i conti con le ristrettezze della rosa e con la qualità dei piedi azzurri. Cosicché, contro il Livorno il Napoli dovrebbe giocare con Mancini tra i pali; con la linea di difesa affidata a Troise, Baldini, Bonomi e Bocchetti; con un centrocampo fatto da Ferrarese, Vidigal, Husain e Montezine; con in attacco la coppia Stellone-Floro Flores. Dubbi? In attesa dei rientri (oggi) di Vidigal e Floro Flores, uno soltanto: tornato dall'impegno col Marocco, Saber (nella foto) sembra fremere per un posto in squadra, mentre Troise ieri ha evitato il campo per un'infiammazione ad un tallone. Nulla, però, che ne pregiudichi la presenza sabato a Fuorigrotta. Il che vuol dire che la scelta spetterà solo a Colomba. Ed allora, Troise, che sino ad oggi ha dato garanzie, oppure il marocchino, che potrebbe - se ispirato e se non stanco - sovrapporsi a Ferrarese sulla destra ed affondare i colpi su quel lato? Dipende dall'impostazione che l'allenatore vorrà dare alla sua squadra: se più d'attacco oppure più d'attesa. A centrocampo, poi, è previsto il ritorno di Montezine sulla sinistra, anche se soltanto formalmente, visto che, per natura ed anche un po' per ordine dell'allenatore, il brasiliano ha licenza di accentrarsi e stare più vicino agli attaccanti. I quali, poverini, sperano, almeno sabato sera, d'essere meglio assecondati. Là davanti il dubbio non esiste. È stato lo stesso Dionigi, infatti, ad alzare bandiera bianca. Per essere al meglio della forma, ha ancora bisogno di un paio di settimane: così ha detto. Bene, faccia con comodo Dionigi. Almeno, come domenica a Verona, Floro Flores non sarà improvvidamente costretto a fargli posto.
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