Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Troise fuori almeno un mese
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 25 marzo 2003 00:00:00
È grave l'infortunio di Emanuele Troise. Nella gara a Livorno, il difensore ha riportato la frattura composta della base del quinto metatarso del piede sinistro. Dovrà restare fuori squadra per almeno un mese. Per il match di lunedì prossimo con il Vicenza, Colomba spera di recuperare D'Angelo, ma se così non fosse, l'allenatore avrebbe out ben 5 difensori: Villa, Baldini, Savino, Troise e D'Angelo. Se qualcuno del Napoli fa un semplice starnuto, tutti iniziano a preoccuparsi, perché, quasi certamente, non si tratta di un modesto raffreddore, ma di qualcosa di più serio. Decisamente, Colomba non è fortunato, anzi, senza possibilità di essere smentiti, si può tranquillamente affermare che è sfortunato. Basterà ricordare i nomi dei calciatori che, nell'arco della stagione, si sono fermati per lunghi periodi: Dionigi, Russo, Villa, Pavon, Mancini, Stellone (una prima volta), Baldini (per l'aggressione), Sesa, Baldini nuovamente, Stellone operato, ed infine Troise. Lo stop di Bonomi e Savino c'è stato con Scoglio in panchina. Non si può dire che, se il Napoli è nei bassifondi della classifica, è perché ha subìto tanti infortuni. Di certo, questa maledizione, che tiene folta l'infermeria, ha contribuito a rendere più complicate le scelte degli allenatori. Troise si è fermato dopo 24 minuti di gioco. Il dottor Russo, dal campo, ha immediatamente indicato che l'infortunio era serio. Significativo il suo gesto con le mani: cambio. Colomba ha detto a Montezine di riscaldarsi. Troise è stato trasportato a bordo campo. Testardo, positivamente parlando, Emanuele ha insistito con il medico per rientrare, nonostante lo scetticismo e le indicazioni contrarie del dottore. In campo vi è rimasto un paio di minuti. Tanto è vero che Russo aveva indicato a Montezine di continuare la fase di riscaldamento. Amaro già il primo verdetto, quello da campo, comunicato ai giornalisti dal team manager Vigliotti: «Il dottor Russo ha diagnosticato un forte trauma alla caviglia sinistra, con metatarsalgia del piede sinistro. Sono da verificare le sue condizioni. Si può già dire che è in dubbio per la gara col Vicenza». Ieri, dopo la tac e le radiografie, l'amara conferma: c'è la frattura del metatarso. Resterà indisponibile per almeno 30 giorni. In una settimana, Colomba ha perso per un mese Baldini, Stellone e Troise. Chi sembra pronto al rientro è D'Angelo. Il suo innesto consentirebbe a Colomba di respirare, altrimenti sarebbero stati problemi ancora più seri, dovendo affrontare quel peperino che è Schwoch, pronto a ritornare in campo proprio contro il "suo" amato Napoli. Domani si riaggregherà Russo e Savino sarà sotto osservazione per il rientro. Basterebbe la notizia dell'entità dell'infortunio di Troise per creare problemi a Colomba, ma, purtroppo, come spesso accade, i problemi non vengono mai da soli. L'allenatore, che non si scompone neanche nei momenti più drammatici, rischia di dover varare l'undici anti-Vicenza non potendo utilizzare nemmeno Saber e Martinez. I due, ieri sera, sono partiti da Napoli per raggiungere la rispettive Nazionali, Marocco e Colombia. Saber giocherà, sabato sera, in una partita valida per le qualificazioni della Coppa d'Africa contro la Sierra Leone. Martinez è stato chiamato per una sfida amichevole, a Pusan, contro la Corea del Sud. Saber rientrerà solo poche ore prima dell'incontro con il Vicenza; Martinez 24 ore prima della gara. Stanchi, se non altro per il doppio cambio di fuso orario in pochi giorni, sono entrambi in dubbio. Anche se il Saber di Livorno, che è quello che vediamo dal giorno del suo arrivo, non verrebbe rimpianto.
IL CORAGGIO DI OSARE E L'ENIGMA-PASINO
Mai come adesso, il Napoli deve cercare sempre la vittoria. Cosa che non è stata fatta a Livorno. Da sciogliere i dubbi su Pasino, sempre più in ombra
Conti, medie, sfide incrociate e match-spareggi. Il Napoli ha il diritto d'attaccarsi a tutto in questo finale di stagione, che, nonostante i suoi guai e le sue miserie, mai avrebbe immaginato tanto a rischio e tanto disgraziato. Ma non ci sarà calcolo credibile se prima il Napoli non scorticherà il fondo di sé stesso per trovare una reazione forte, adeguata all'urgenza che la salvezza impone. La riflessione arriva dall'ultima partita, quella col Livorno. Un match che il Napoli ha letto male per quasi mezz'ora e che poi ha saputo raddrizzare. Ma s'è fermato qui, il Napoli. Nella ripresa, quando il Livorno è sceso di due toni e la sua difesa ha mostrato limiti di passo e resistenza, beh, proprio allora il Napoli è mancato. Non ha osato, non ha avuto il coraggio d'azzardare. Eppure, nelle sue estreme condizioni di bisogno, era il successo, erano i 3 punti che dovevano interessargli più d'ogni altra cosa. Tant'è che il pari esterno (magari in altri tempi risultato da accettare con soddisfazione) gli è stato assai poco di conforto. Motivazioni, dunque. Che vuol dire determinazione, carica agonistica, sportiva cattiveria. Ecco, è prima di tutto questo che il Napoli deve ritrovare per dare forza e senso alle sue giocate ed al suo futuro. Ma sono doti, queste, che la squadra ha in sé naturalmente ed in tutti i suoi elementi? Ebbene no, purtroppo no. Infatti, così diversi anche nel carattere, agli azzurri è difficile, anzi impossibile chiedere di trasformarsi tutti e tutt'assieme in gladiatori. Di qui, dunque, la necessità che sia Colomba ad intervenire. Tocca a lui rimediare a certe deficienze e riequilibrare la squadra, dandole un disegno certo e, soprattutto, osando quando si può e si deve. Come a Livorno, dove probabilmente avrebbero fatto comodo a metà secondo tempo la freschezza e la velocità di Floro Flores, da scambiare con la giornata nera e la condizione fiacca di Dionigi e, soprattutto, di Pasino, visto che in campo c'era già Montezine, che più s'avvicina al trequartista. Ma è andata, inutile stare a ragionare su cose che appartengono al passato. Meglio guardare avanti. A lunedì prossimo, alla gara col Vicenza, quando, sempre più obbligato a vincere, per acciacchi e per impegni in Nazionale, il Napoli sarà ancor più ridotto all'osso. Alle croniche ed alle ultime assenze, infatti, andranno ad aggiungersi quella certa di Troise e quelle probabili di Saber e Martinez. Il che vuol dire che Colomba dovrà rivedere tutto un'altra volta e che, dopo Livorno, dovrà sciogliere anche il dubbio-Pasino, il quale, oltre che su Floro Flores, ora dovrà spuntarla anche su Montezine. Con la quasi certezza, però, che Colomba farà vincere ancora una volta lui.
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