Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, si apre uno spiraglio
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 6 febbraio 2002 00:00:00
C'è attesa, fibrillazione, ansia. Lunedì sera l'intervento di Toto Naldi è stato decisivo per una riapertura delle trattative fra Corbelli (nella foto in alto) e Ferlaino. I due soci si sono parlati, hanno deciso di riscrivere il contratto stracciato a novembre, quello che sanciva il passaggio di azioni nelle mani di Corbelli e l'uscita definitiva di Ferlaino dal Calcio Napoli. Domani ne riparleranno in un nuovo C.d'A. Se le garanzie saranno soddisfacenti, Ferlaino accetterà e dirà addio. Sembra proprio che la vicenda sia arrivata al capitolo finale. E se l'affare verrà concluso, arriveranno subito i trenta miliardi per la ricapitalizzazione che servirebbe a convincere la Fallimentare: il Napoli non è più dentro il baratro. In attesa della svolta non c'è solo Toto Naldi. L'imprenditore napoletano, che ha fatto da mediatore per una conclusione amichevole della vicenda, ha dato altri cinque giorni di tempo ai soci per chiudere, altrimenti andrà via. E senza Naldi, anche il grande investitore americano pronto a tentare l'avventura azzurra andrebbe via. Si tratta della Marriott Hotels, gruppo internazionale con sede a Washington e con dieci miliardi di dollari di introiti alla chiusura del bilancio 2000. Ieri, alla chiusura della borsa di New York, un'azione della Marriot valeva 39 dollari e 88, con un significativo +0,94%. Nell'ultimo anno il dividendo per gli azionisti ha superato i 27 milioni di dollari. L'amministratore delegato è J.W. Marriott jr. Sono 2.342 gli hotel in franchising del gruppo che ha base negli Stati Uniti e diramazioni in altre 63 nazioni, compresa l'Italia, dove il fiore all'occhiello è l'Hotel Flora di Roma, che appartiene proprio a Toto Naldi. Insomma, il socio sarebbe di quelli da non perdere e probabilmente proprio di questo hanno parlato ieri Corbelli, Ferlaino e Toto Naldi, che assume un ruolo di immensa importanza per la conclusione della vicenda e che ieri ha avuto un lungo colloquio con l'ingegnere. E lo ha convinto della bontà dell'accordo: dopo 32 anni Ferlaino (nella foto al centro) ha deciso di lasciare il Napoli. Con l'avvicinarsi della scadenza di domani, il giorno del C.d'A decisivo, cresce la tensione. Il gruppo Ferlaino resta in attesa delle carte, quelle che attestano ufficialmente la possibilità economica di concludere l'affare. «Arriveranno», spiegano dal fronte Corbelli, «Siamo in attesa», rispondono dal palazzo di Corso Vittorio Emanuele. E mentre i soci restano in attesa, gli avvocati, anzi «i professionisti» per dirla alla Corbelli, lavorano sodo. C'è un contratto da scrivere per dare un'ufficiale (e felice) conclusione alla vicenda e quel contratto deve tutelare ben tre soggetti, sicché sono al lavoro da due giorni due legali bresciani, che curano gli interessi di Corbelli, l'avvocato Luigi Albisinni, che da sempre è vicino a Naldi e che dal 27 novembre ha assunto un ruolo ufficiale nel Consiglio d'Amministrazione della società lussemburghese che governa il Napoli, e l'avvocato Franchini, che tutela Ferlaino. E proprio Franchini potrebbe essere l'uomo della svolta in questo momento. Infine, nella giornata che ha sancito la riapertura delle trattative, c'è da registrare un gossip che serve a stemperare la tensione. Alla scadenza del mandato di Corbelli (giugno 2002, fra quattro mesi) la presidenza del Napoli sarebbe già stata promessa a Toto Naldi. Se l'affare di domani andrà in porto, con il Napoli salvo dal baratro di debiti in cui è piombato, quella poltrona Naldi se la sarebbe meritata davvero...
La squadra dà gli 8 giorni alla società
Oscar Magoni non ha bisogno di particolari preamboli. Non deve fare anticipazioni del tipo «Premesso che siamo professionisti seri...». Magoni va diritto al sodo. Uomo di poche chiacchiere, sparate a mitraglia, e di molti fatti, entra immediatamente in argomento dopo l'ingresso in sala stampa. «Posso "rubarvi" tre minuti?». Si capisce subito che l'argomento è importante e che riguarda qualcosa che ha a che fare con la situazione societaria. «Parlo come capitano del Napoli. Vengo a riferire il nostro pensiero dopo che la squadra si è anche confrontata con tutto lo staff tecnico e dopo aver incontrato il direttore Pavarese», è l'esordio di Magoni (nella foto in basso). «Avete deciso di mettere in mora la società?», chiede un giornalista, tra il serio ed il faceto. Il capitano fa finta di non udire e dice: «Siamo rimasti contenti nell'aver appreso che la situazione societaria sta per trovare, finalmente, uno sbocco. Ci è stato detto che ci sarà un solo proprietario del Napoli. Tutto ciò non potrà che giovare alla società per il prosieguo di questa stagione e per il futuro...». Pausa, quasi da consumato attore. Tira il fiato e riprende: «Ciononostante siamo preoccupati, perché, ad oggi, c'è un costante stato di precarietà che avvolge la società. Ci aspettiamo che venga concretizzato quanto annunciato da Corbelli in televisione e che, soprattutto, vengano regolarizzate le nostre spettanze economiche arretrate. Sempre in televisione, abbiamo sentito dire al nostro presidente che ci sarebbe un patto sottoscritto o morale, non ho capito bene, tra noi e la società sugli stipendi. Questo patto non esiste. Il Napoli, durante la gestione-Ferlaino, al massimo ha "viaggiato" con due mesi di ritardo nel pagamento degli stipendi...». Dunque? «Noi speriamo che l'avvento di un proprietario unico possa cancellare anche questa brutta abitudine. Ovvero, che ognuno possa passare, ogni mese, dalla cassa e possa intascare il proprio stipendio. Come accade nei migliori club di serie A». Venerdì gli stipendi arretrati diventeranno quattro? «Sì, saranno quattro». Il presidente, in televisione, ha detto che... «... la squadra non è abituata a lamentarsi, ma è giusto correggere quello che il presidente ha detto sugli stipendi. Le sue sono cose inesatte. Solo per questo la squadra ha ritenuto di far sentire la sua voce». L'accordo con Corbelli... «Si tratta di un colloquio avuto a Padova, prima della gara con il Cittadella. Comunque, è acqua passata. Sono certo che Corbelli onorerà quanto ha detto e ha promesso». Metterete in mora la società? «Sino al giorno 12 non è nostra intenzione procedere e, forse, neanche dopo, perché vogliamo essere ottimisti. Ma se dopo il giorno 12 dovesse esserci un altro rinvio nella soluzione dei problemi societari, noi calciatori dovremmo pur tutelarci. Vedremo cosa fare. Pavarese ci ha rassicurati, dicendoci che è stato trovato un accordo tra Ferlaino e Corbelli. Quindi, oltre a fare pianificazioni tecnico-tattiche, si pensi anche alla gestione mensile. La squadra, sinora, ha pazientato. La squadra non minaccia, ma chiede solo chiarezza». E, giustamente, quattro stipendi arretrati.
Jankulovski (distorsione) assente a Vicenza
Brutte notizie per De Canio: impossibile recuperare Jankulovski. Il dottor Russo ha confermato la diagnosi post-partita: distorsione della caviglia sinistra. Al centrocampista ceko sono stati prescritti sette giorni di riposo. Impossibile, quindi, un suo impiego a Vicenza. L'allenatore dovrà fare a meno anche di Luppi squalificato. Orientativamente, potrebbe essere questo il Napoli che scenderà in campo al «Menti»: Mancini; Villa, Bonomi, Caruso (Troise), Bocchetti; Ametrano (Moriero), Vidigal, Magoni, Montezine; Graffiedi (Artistico), Sesa. Ieri, a Roma, Saber è stato operato alla spalla destra, "stabilizzata" dal dottor Di Giacomo. Il rientro in squadra del difensore è previsto fra tre mesi.
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