Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli salvo, per ora
Inserito da (admin), lunedì 9 giugno 2003 00:00:00
Napoli salvo. E Messina supersalvo. All'ultima giornata, arriva per gli azzurri il pari della tranquillità. Nella notte siciliana scompare anche l'ultimo fantasma, l'ultima paura della retrocessione. Ma non è certo festa. Mentre il tifo del Messina suona e canta, infatti, quello azzurro che non ha disertato neppure stavolta urla la propria rabbia per una stagione fatta solo di incubi e mortificazioni. Ma tant'è. Campionato finito, finalmente, e che di qui in avanti Dio illumini chi ha bisogno d'illuminazione. La sensazione, per tornare alla partita, è che su questo match messinese pesi proprio nulla la sentenza del Tribunale amministrativo di Catania. Insomma, Tar o non Tar, nessuno crede, su entrambe le sponde della gara, che alla fine del percorso giudiziario il club di Gaucci possa ritrovarsi con una classifica diversa, a scapito di questa o quella squadra. Ed allora, come niente fosse. Nel senso che Messina e Napoli non hanno né voglia né necessità di creare o di crearsi dei problemi. Si vede dai tempi della gara, dalle marcature che diventano vere solo dalle parti dei portieri, dal fischietto di Pieri che entra in funzione dopo un quarto d'ora per la prima volta, dall'aria di fratellanza che spira dal mare dello Stretto agli spalti. Insomma, si sa come vanno certe cose: non c'è bisogno di mettersi d'accordo, non serve dolo, inganno o imbroglio, ma basta fare i conti. Tar a parte, infatti, al Messina il pari va da re ed al Napoli pure. Ma non è regola che, giocando un calcio senza affanno, poi non si riesca a fare gol. Anzi, è giusto il contrario, come sa bene Dionigi, che (17'), favorito dall'impaccio di Bellucci (rimasto piantato sui tacchetti a tre metri dalla porta), ha tempo e modo di girarsi e fare gol. Napoli in vantaggio e bomber festeggiato dalla squadra tornata alla sua maglia a strisce dopo l'amarcord con la Ternana. Benedetto gol, comunque. Benedetto anche perché la partita immediatamente si ravviva. È ovvio, il Messina non ci sta: non vuole e non può perdere. Ed allora, molla il freno e dà un'accelerata alla sua gara. Uno, due tiri sballati giusto come assaggio, poi una percussione di Zampagna che Baldini (22') mette giù in area senza complimenti. Rigore, non v'è dubbio, ma poiché il pallone finisce dalle parti di Amauri, Pieri dà il vantaggio. E sono fatti del Messina, poi, se il brasiliano, che fu del Napoli tre stagioni fa, sbaglia il finale. Ma il punto del pareggio è solo rimandato. 8' dopo, il solito Zampagna vola a destra, entra in area, prende la mira, spara il diagonale e mette il pallone in porta. Seppure con la complicità del solito Manitta, il quale ci arriva pure, ma con le mani mosce. Insomma, in altre notti sarebbe stato un erroraccio, ma l'aria che arriva dallo Stretto e fa felici tutti diventa un'attenuante per il portiere che il Napoli sta per acquistare per intero dal Messina. Comunque sia, tornato il risultato in equilibrio, anche la partita torna al suo tran tran d'avvio. Praticamente, Napoli e Messina non si danno più fastidio. Mentre anche dagli altri campi, Cagliari e Venezia soprattutto, arrivano risultati "scontati". Così come scontata, attesa, priva di emozioni, è la ripresa tra Messina e Napoli. Unico momento di sussulto, l'annuncio del pari tra Cagliari e Catania. Ma è un momento, perché dalla Sardegna poi arriva il finale (la vittoria dei siciliani) che rimette la coda al campionato.
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