Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, rispunta l'incubo fallimento
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 15 gennaio 2003 00:00:00
Il Napoli è nella bufera. Dietro l'apparente serenità manifestata pubblicamente dal presidente Salvatore Naldi (nella foto), si nascondono grandi problemi societari, quasi tutti di natura economica. Il club è in crisi finanziaria: su questo punto non esistono dubbi, se è vero che i calciatori non ricevono lo stipendio dal mese di agosto e che sul mercato è possibile operare solo con la formula dei prestiti, perché al momento non ci sono liquidi in cassa per portare a termine altre operazioni. Ma le questioni legate alla squadra ed al mercato, paradossalmente, in questo momento scivolano in secondo piano, perché sono altri e ben più importanti gli scogli che il Napoli deve superare. In cima alla lista delle preoccupazioni di Naldi c'è quel debito di 4,1 milioni di euro che la famiglia Gallo ha diritto di pretendere dopo aver vinto il primo grado della causa per la restituzione a febbraio del 2002 ed aver avuto il definitivo "sì" da parte della Corte d'Appello di Salerno nello scorso ottobre, che ha sbloccato la sospensiva chiesta da Naldi per non versare i soldi fino all'ultimo grado di giudizio. Luis Gallo, dopo aver atteso il versamento, ha intrapreso le vie legali, facendo partire una serie di istanze di pignoramento (presso Lega, Stream, botteghini dello stadio) che non hanno dato esito positivo. E dopo aver atteso la conclusione della vicenda pignoramenti, ha minacciato l'istanza di fallimento. Sembrava che fosse questione di ore. Il legale della famiglia Gallo, l'avvocato Sandulli, ha già approntato l'incartamento, ma c'è stato un avvicinamento tra i due imprenditori, che proprio ieri, a tarda sera, si sono incontrati per cercare un accordo in extremis. Alla fine di novembre Naldi aveva proposto a Gallo la restituzione, dilazionata, della metà della somma richiesta, ma Gallo ritenne inaccettabile la proposta. Ieri sera c'è stato un nuovo tentativo di accordo per la restituzione dell'intera somma, sempre con una lunga dilazione. La nuova proposta ha leggermente frenato l'istanza di fallimento. Luis Gallo si è preso qualche giorno per riflettere. Ma, se anche venisse dribblata l'istanza di fallimento, resterebbe comunque il duello con Corbelli, che la scorsa settimana è entrato ufficialmente anche nelle aule del tribunale di Napoli. Corbelli (nella foto) pretende il pagamento di 30 milioni che Naldi gli deve per l'acquisto del Napoli e, finché non li avrà, non perfezionerà il passaggio delle azioni lussemburghesi che fanno capo al club. Quei soldi dovevano essere versati a giugno, ma Naldi sostiene che il contratto gli consente di pagare quando vuole, accollandosi il peso degli interessi legali, e nel frattempo chiede al tribunale di consegnargli le azioni lussemburghesi del Napoli. Anche in questo caso, sarà un giudice ad appurare la verità ed a spiegare a chi appartiene il Napoli.
IL MERCATO
Stellone al Palermo, l'affare si complica. Il bomber non è entusiasta di lasciare Napoli. Ingaggiato ufficialmente Martinez. Oggi attese novità su D'Angelo e Pasino
«Non è da escludere che anche dopo il 31 gennaio, l'ultimo giorno del mercato, Stellone resti al Napoli. Non è semplice chiudere una trattativa quando sono ben cinque le parti in causa: il Napoli, il Palermo, Stellone, Mascara e Marasco. Mi chiede a che punto è la trattativa? Al cinquanta per cento. Può darsi che verrà chiusa, ma anche, come ho detto, che salti tutto e Stellone, felice, resti al Napoli»: parole di Tommaso D'Onofrio, dinamico manager del bomber, dopo un nuovo contatto telefonico con il diesse del Palermo, Foschi. «Non accetto il braccio di ferro di Stellone. Per me la trattativa è finita», ha dichiarato Zamparini. «Nessuna novità nella trattativa con il Palermo per il trasferimento di Stellone. Mi sembra giusto che Stellone voglia riflettere. Cosa faremo nel caso non dovesse chiudersi l'affare? Cambieremmo la strategia decisa con Scoglio», afferma Giorgio Perinetti, che ieri, dopo aver fatto firmare il contratto a Martinez, si è dedicato anche ad altre trattative: Pasino ed Albino con il Modena; Pierini con la Reggina; D'Angelo con il Chievo; Sicignano con il Palermo. In più, ha definito con l'Ancona la trasformazione del prestito di Storari in comproprietà, come da accordo. Non è detto, comunque, che sarà Storari il portiere del Napoli, come potrebbe non esserlo Mancini, richiesto da Palermo e Catania. Uno potrebbe andare via o, addirittura, potrebbero partire entrambi ed essere ingaggiati Sicignano e Lorieri. Dunque, nuova frenata nella megatrattativa tra Napoli e Palermo per Stellone (nella foto). L'attaccante non ha detto sì. Appaiono più che giustificate le sue perplessità. Potrà sembrare strano, qualcuno potrà ritenere che si tratti di un bluff di Stellone, ma ricordando che Roberto rifiutò il Verona e la serie A per il Napoli in B, non va trascurata la possibilità che l'affare col Palermo salti. Per convincerlo a trasferirsi, Zamparini dovrà sborsare bei soldini, oltre a garantirgli un contratto almeno sino al 2007 (l'attuale, col Napoli, scadrà nel 2004). Si trattasse dell'Inter, beh, Roberto potrebbe anche essere meno drastico, ma qui siamo davanti all'offerta di una società cadetta. B per B, sia pure in un club con maggiori ambizioni, Stellone potrebbe decidere di restare al Napoli, attendere la scadenza del contratto e, poi, scegliere dove andare a giocare, realizzando, quasi certamente, qualche milione di euro in più. «Roberto è molto legato alla città di Napoli. Sbaglierebbe chi dovesse pensare ad una frase di circostanza. Lui farebbe carte false per giocare nel Napoli ed in serie A», aggiunge D'Onofrio. Dunque, pausa di mercato del Napoli, che deve sapere se avrà o meno Mascara, Marasco e due milioni di euro. Pausa di mercato, ma con Perinetti sempre molto attivo. Riflette sul caso-Stellone (nel caso, metterebbe sul mercato Floro Flores e Bocchetti?), ma mantiene in vita i contatti con gli altri club. Oggi dovrà far sapere alla Reggina se intende chiudere per Pierini (lo si può avere solo pagando il suo cartellino e non in prestito) oppure andare su D'Angelo, prima alternativa. A sua volta, il diesse Gabriele Martino, ricevuta la risposta di Perinetti, parlerà con il Chievo e con l'Udinese, che gli hanno chiesto Pierini. Oggi, poi, Perinetti cercherà di "sprintare" per far sì che Rubens Pasino dica sì al Napoli, dopo aver avuto, naturalmente, l'okay dal Modena. Perinetti ha anche tentato di "soffiare" al club emiliano il centrocampista 31enne Marcello Albino, che nello scorso campionato ha giocato nell'Ancona (32 presenze, 12 gol). La trattativa, però, non è delle più semplici.
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