Il Portico Costiera Amalfitana

Ultimo tentativo del Napoli per Montaño, dopo aver chiuso le trattative che hanno portato Manitta (nella foto) e Montervino in azzurro e Storari e Cristiano lontano da Soccavo, rispettivamente, a Messina e ad Ascoli. Per la verità, nello scambio dei portieri tra Napoli e Messina, c'è ancora qualche dettaglio da definire, ma Perinetti e Pavarese sono certi di concludere il tutto oggi. Dunque, ultimo tentativo per Montaño: il Napoli lo farà stamane, dopo che è fallito quello di ieri. Sacchi ha detto a Scoglio che il ragazzo si curerà a Parma, perché il club preferisce tenerlo sotto osservazione. Montaño, infatti, ha bisogno di cure per problemi muscolari che lo terranno fermo uno o due mesi. Perinetti, che ha lavorato senza grandi fondi, ma con estrema cognizione di causa e con grande abilità, cercherà di strappare in extremis il sì del Parma per il colombiano, assicurando la massima assistenza a tutti i livelli. Del resto, Scoglio stravede per Montaño. Perinetti sa bene che l'impresa è quasi disperata, ma il diesse non è il tipo che si arrende facilmente. Altre operazioni già in cantiere non ve ne sono, né in entrata, né in uscita, ma il direttore sportivo dice che starà attento a nuovi possibili sbocchi, che spesso si aprono poco prima che suoni la campana del "fine mercato", alle ore 19 di stasera. Perinetti farebbe carte false per sistemare altrove almeno Saber. Dunque, quattro operazioni sono state chiuse nella giornata di ieri. La prima ufficializzata è quella che ha portato Domenico Cristiano all'Ascoli. Il centrocampista, giunto al Napoli con problemi fisici, ha avuto pochissima fortuna in azzurro. Ragazzo di grande temperamento, ma di evidenti limiti tecnici, ha giocato poco e male. È andato in prestito all'Ascoli, una squadra che dovrebbe essere una delle rivali del Napoli nella lotta per evitare la retrocessione. Via Cristiano, ecco Francesco Montervino. Il centrocampista è nato a Taranto il 7 maggio 1978. Ha esordito in serie B con l'Ancona allo stadio "Bentegodi": Chievo-Ancona 0-1. Vinse contro la squadra di D'Angelo, oggi suo nuovo compagno. Montervino potrà giocare già domenica, proprio contro l'Ancona. Dipenderà soltanto da Scoglio decidere. Il calciatore, giunto ieri sera a Napoli, stamane sarà presentato alla stampa e si aggregherà alla squadra, che domani partirà per Ancona. I casi della vita: neanche il tempo di andare via da Ancona ed ecco che Montervino vi ritorna da avversario. Magari, dopo aver spiegato a Scoglio come l'Ancona ha preparato quest'importante match. Montervino (nella foto), che in questa stagione ha totalizzato 16 presenze ed 1 gol, già era stato sul punto di venire al Napoli nella scorsa stagione. Pavarese, infatti, cercò inutilmente di portare lui e Peccarisi in azzurro. Oggi, intanto, saranno perfezionati gli ultimi dettagli per lo scambio di portieri tra Napoli e Messina. Storari, così, può ritenersi accontentato: non farà più la riserva di Mancini. In azzurro arriva Emanuele Manitta, nato a Randazzo (Catania) il 12 gennaio 1977, salito alla ribalta per aver ricevuto un pugno in pieno viso a Cagliari, durante Cagliari-Messina. Almeno sino a giugno, farà il "secondo" a Mancini. In questo campionato ha giocato 19 incontri.

SCOGLIO A SACCHI: «DAMMI MONTAÑO»

Oggi a Milano, per le ultime battute del mercato, arriverà anche Scoglio, che ha chiesto all'amico Sacchi di dargli Montaño in prestito

Nelle ultime ore del calciomercato ci sarà anche Scoglio, che ha parlato nuovamente con Sacchi, chiedendogli Montaño. Sono grandi amici da tempo, il Professore ed Arrigo. Scoglio baderà all'allenamento, dopo s'imbarcherà sul volo che lo porterà a Milano. Se ci sarà da dare un suggerimento a Perinetti, il Prof sarà presente. Potrà farlo perché, a causa delle pessime condizioni atmosferiche, ha deciso di rinviare a domani la partenza per Ancona: «Meglio allenarsi a Napoli e, poi, partire. Non so in quale stato avrei trovato il campo di allenamento». Con Scoglio i temi principali sono due: il mercato e la gara con l'Ancona. «Se arriverà qualche altro calciatore, sarà il benvenuto, ma non potrà pensare di venire e di giocare. Non voglio gente che turbi gli equilibri. Inoltre, chi resterà a Napoli dovrà restarci felice. Non voglio vedere gente immalinconita. So che molti di quelli che ora non giocano, prima del mio arrivo erano titolari. Dovevo cambiare qualcosa, perché, se in 16 incontri erano stati fatti 13 punti, qualche motivo doveva pur esserci. Se ad alcuni calciatori non sta bene di poter finire in panchina o in tribuna, chiedano ai loro procuratori di andare via. C'è ancora il tempo per lasciare il Napoli. Da stasera, tutti dovranno essere contenti. Chi resterà, dovrà allenarsi con gusto, dovrà essere felice di far parte di una grande società». Ancona-Napoli: Scoglio (nella foto) l'ha definita la gara jolly per il Napoli. «Non ci sarà pareggio», giura il tecnico. Sta di fatto che lui cercherà di vincerla e non perché sottovaluti l'avversario, anzi. «L'Ancona, insieme alla Sampdoria, andrà certamente in serie A. Gioca bene, ha calciatori di una certa età, ma motivatissimi, che sanno bene che si stanno giocando una grossa chance di ritornare in A. Io, però, questa partita me la voglio giocare, nel senso che non vedrete un Napoli che si sistemerà nella sua metà campo e penserà a ripartire, a giocare di rimessa. Quest'incontro potrò perderlo in maniera pesante o vincerlo in maniera pesante. Andiamo ad Ancona a giocarci la partita ad armi pari». È possibile rivedere in campo Floro Flores dal primo minuto? «Sì, è possibile. È una soluzione che mi intriga e non poco. Voglio visionare le videocassette delle migliori prestazioni esterne di "Floro" (Cagliari e Verona, ndr). Ho qualche perplessità e qualche certezza. So che non è un finalizzatore, ma so anche che ribalta il gioco in modo egregio. Lui, con me, potrà anche non giocare una gara, ma alla fine della stagione sarà più ricco lui, la sua famiglia, il suo procuratore ed il Napoli». Una pausa ed aggiunge: «La formazione l'avete vista... (ndr: Mancini; Troise, Baldini, D'Angelo, Savino; Martinez, Marcolin, Bocchetti; Pasino; Dionigi, Stellone). L'unica certezza è la linea difensiva a quattro, perché ho il duttile D'Angelo che è veloce di cervello. Con Bellopede e l'indimenticabile Signorini, resta uno dei migliori centrali difensivi d'Italia. A centrocampo ed in attacco, invece, devo decidere». Chi uscirebbe, Pasino? Riteniamo che il Prof non rinuncerà in partenza al fantasista ed abbia voluto solo caricare "Floro". Non a caso, la scelta l'ha già definita una "mattata". Originale, infine, la versione del perché raramente effettui cambi: «Non li faccio perché rischio di dare una pessima etichetta a qualcuno: non ha il ritmo dei 90 minuti. Cambio solo se necessario: infortunio o sostituzione tattica».