Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, per ora Naldi resta solo
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 20 giugno 2002 00:00:00
L'arabo? C'è, esiste. Anzi, non ce n'è uno solo, ma sono tanti quelli pronti a fare affari con il Napoli. Solo che per adesso non ha nessuna voglia di chiudere la trattativa con il Napoli e con Naldi (nella foto in alto). O forse è Naldi che non ha voglia di chiudere l'affare. L'unica certezza è che lo sceicco è arrivato, si è guardato intorno ed ha fatto dietrofront. Simpatico e disponibile, l'ingegnere Abdul Haq è arrivato davanti alla scrivania di Toto Naldi nel primo pomeriggio. E, come al solito, ci sono state chiacchiere, tante chiacchiere, ma nessun fatto concreto. Dopo quattro ore di incontro, le parti si sono lasciate con una stretta di mano ed un comunicato ufficiale: incontro rilassato e propositivo, solo che tutto è rinviato almeno al 30 giugno. «E spero che molti musulmani vengano a tifare per il Napoli», ha spiegato Naldi, provando a sorridere. Probabilmente, invece, non c'è molto da sorridere, perché con l'inutile incontro di ieri pomeriggio sono andati in frantumi tutti i sogni di società che aveva l'imprenditore napoletano. Ed a metà pomeriggio è scattata la seconda parte dell'operazione, quella che prevede una soluzione «interna» ai problemi economici immediati. Insomma, bisogna garantire a Corbelli 20 milioni di euro entro stamattina per entrare in possesso delle azioni di maggioranza del club e poter cominciare a lavorare da domani, con l'assemblea che darà i ruoli amministrativi e con la presentazione ufficiale di Marchetti e Colomba. Insomma, se tutto andrà bene, si inizierà a programmare il futuro. E lo sceicco ed i probabili futuri soci serviranno solo in seguito: «Sarà un "di più" l'eventuale aiuto economico: qualcosa che consentirà di sviluppare con maggiore velocità il progetto che ho in mente. Comunque, anche se il 30 giugno dovessi decidere di cedere l'80 per cento al mio socio, resterei comunque al timone della società». L'incontro inutile di ieri non ha portato nessuna novità, se non quella dell'ingresso di una nuova figura, il console generale di Giordania in Italia, Massud Safarini, che ha spiegato con un buon italiano: «Diventerò il nuovo punto di riferimento per le operazioni e per le trattative». Già, ma quali operazioni, quali trattative? Quelle condotte fino ad ora non erano servite a nulla? E per dare una risposta a queste domande arriva il colpo di scena: sapete chi ha rallentato tutto? La giustizia, il tribunale, l'amministratore giudiziario Minervini (nella foto al centro), che si è permesso di consegnare la relazione sulla sua gestione alla Fallimentare solo il 17 giugno, e senza quel documento, che d'improvviso diventa di fondamentale importanza, la trattativa era impossibile da chiudere. Chissà perché nessuno aveva fatto mai menzione di quel documento finora e chissà perché diventa decisivo, se i conti della società Naldi li conosce bene e può anche raccontarli ai futuri investitori. Insomma, dopo la gita in barca di martedì, conclusa con un nulla di fatto, arriva l'incontro di Roma chiuso senza aver trovato fondi né soci. Una catastrofe su tutti i fronti, ma Salvatore Naldi giura che riuscirà ad andare avanti da solo, con le sue forze, senza perdere un solo colpo. Ne sono convinti l'avvocato Barra Caracciolo ed il commercialista Bruno Matera, che ieri erano al fianco di Naldi; lo sperano anche il professor Sparano e l'avvocato De Martino, che da Napoli si sono occupati di preparare l'assemblea di domani. Solo la gente, i tifosi continuano ad avere dubbi, forse perché la squadra non è ancora iscritta al campionato, forse perché lo sceicco ha detto addio, forse perché l'avventura che doveva essere esaltante è iniziata col piede sbagliato.
LUNEDÌ GLI STIPENDI
Partiranno entro lunedì le procedure per il versamento degli stipendi alla squadra. I giocatori aspettano ancora gli emolumenti di febbraio, marzo ed aprile; se non otterranno quel denaro, non firmeranno le dichiarazioni liberatorie che consentirebbero l'iscrizione del Napoli al campionato, che deve essere formalizzata entro il termine del prossimo 30 giugno. Tutto il peso degli stipendi da versare ai giocatori verrà, naturalmente, sostenuto da Salvatore Naldi.
IL PROGETTO SAN PAOLO
Non solo calcio nei progetti di Salvatore Naldi. Ancora ieri il futuro presidente del Napoli ha riaperto il fronte degli altri progetti in corso: innanzitutto quello che riguarda lo stadio San Paolo, poi il fronte Marianella: «Sono due punti fermi - ha detto Naldi - del nostro futuro imprenditoriale. Lo stadio potrà diventare il fiore all'occhiello dell'intera città, mentre il centro sportivo di Marianella potrebbe diventare la casa adeguata per una società sportiva che ha progetti ambiziosi».
FRONTE SQUADRA, SCATTA LA FASE OPERATIVA
Via libera a Colomba. Anche Marchetti entra nel pieno del mandato
Chiuso il capitolo-sceicco e pronto a metter mano al «piano B», quello che prevede di andare avanti, almeno per ora, senza né partner né aiuti finanziari, Toto Naldi potrà finalmente dedicarsi anche al futuro tecnico del club. Primo passo: la firma dei contratti dell'allenatore e del general manager di una squadra ancora da inventare. Dunque, Colomba (nella foto in basso) e Marchetti (domani probabilmente la loro presentazione) già dalle prossime ore saranno operativi. Potranno discutere di giocatori da tenere, di giovanotti da piazzare altrove e di calciatori da portare in maglia azzurra. Nascerà, così, il progetto-promozione che il Napoli di certo non nasconde. Nei prossimi giorni è prevedibile un summit napoletano dell'allenatore e del general manager con Toto Naldi, nuovo presidente della società. Un confronto per decidere anche il budget da mettere a disposizione di Marchetti per la campagna acquisti. Ma il Napoli, è evidente, tenterà di trovare anche finanza fresca e proverà a trovarla cedendo quanto meno Husain e Vidigal. Incerto, invece, il destino di Stellone: uomo-mercato legato al Napoli sino al 2004, ma anche centravanti intorno al quale potrebbe ruotare il gioco di Colomba. E con la scarsa scelta di bomber che c'è in giro, non è affatto escluso che l'attaccante resti in maglia azzurra. Così come Bocchetti, che è tra i giovani più interessanti del calcio nazionale. Del resto, un Napoli che vuole guardare avanti e ripartire puntando anche su una «buona gioventù» non può pensare di liberarsi dei suoi ragazzi più promettenti. Di questo parlerà presto Naldi con Colomba e con Marchetti. Finalmente.
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