Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, patto Corbelli-Naldi
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 22 novembre 2001 00:00:00
È fatta: Giorgio Corbelli e Toto Naldi sono già d'accordo. La stretta di mano - e anche di più - ieri a Roma in via Veneto, all'hotel Flora, che per i Naldi è anche uno degli alberghi di famiglia. È fatta, al punto che Corbelli (nella foto in alto) da una parte e Naldi dall'altra annunciano con soddisfazione il loro patto. «Sono felice che il mio progetto di avvicinare importanti imprenditori napoletani al Napoli abbia già colto un successo in poco tempo. Come avevo già detto - aggiunge un gasatissimo Corbelli - continuerò a privilegiare l'entrata di napoletani nel club». Ed in realtà questo messo a segno da Corbelli è stato davvero un grosso colpo. Quello di Toto Naldi, infatti, è un nome di prestigio della solida imprenditoria napoletana. E l'intesa tra i due - messi in contatto da Paolo e Stefano Luise - con reciproca soddisfazione è stata raggiunta in pochi giorni: soltanto un paio di settimane. «Sì, la trattativa è in fase assai avanzata - spiega Toto Naldi - Praticamente c'è già una larga intesa. Sì, anche sulle cifre e sulle quote. C'è solo da definire qualche ultimo dettaglio. Dettagli che richiedono giusto un po' di tempo». Insomma, l'affare è praticamente chiuso, ma sia Corbelli che Naldi hanno deciso di formalizzare il loro accordo - poco meno di 21 miliardi per il 10 per cento delle azioni azzurre - soltanto all'indomani della ricapitalizzazione e del versamento a Ferlaino (nella foto al centro) di quanto stabilito dalle intese. Ovvero, per aprire le porte del club a Toto Naldi, Corbelli deve e vuole prima entrare in possesso dell'intero pacchetto delle azioni. Per dare trasparenza all'operazione, è ovvio, ma anche per dimostrare che l'acquisizione della totalità del club avverrà con capitali interamente «corbelliani». Sulla terrazza del «Flora», ieri, assieme a Corbelli e Naldi, anche gli avvocati ed i commercialisti delle parti. E ciò vuol dire che «i professionisti», per dirla con il presidente azzurro, sono già al lavoro. «L'inizio di dicembre può essere il periodo giusto per annunciare la mia entrata nel Napoli», dice Toto Naldi, il quale racconta poi della sua decisione. «Sono napoletano, sportivo, con interessi diretti nell'equitazione e, ovviamente, sono da sempre anche un tifoso azzurro. Ma sono anche un imprenditore e da imprenditore ho apprezzato e deciso di appoggiare il progetto di Corbelli, il quale ha pianificato e sta pianificando la rinascita del calcio napoletano. Un'impresa non semplice, che ha bisogno d'essere sostenuta. Ed io spero di avere un buon ruolo in questa impresa. Anzi, spero che altri imprenditori napoletani seguano il mio esempio e si convincano a far parte del club. Di un club che, è logico, non può non avere come primo obiettivo il ritorno in serie A». Nato a Posillipo 47 anni fa (in pratica coetaneo di Corbelli, che ha solo un anno in meno), Toto Naldi s'avvia sulla strada di questa nuova avventura con soddisfazione, ma anche con entusiasmo ed ottimismo, simbolo di un'imprenditoria che prima d'ora non aveva mai voluto saperne d'avvicinarsi al calcio e che ora, invece, non vede l'ora di finanziare ed avere un ruolo nella ricostruzione del club, della squadra, della credibilità e della passione azzurra. Dunque, può considerarsi già ceduta la prima delle quote - del 10 per cento ciascuna - che Corbelli ha messo sul «mercato». Quattro in tutto. Altre tre, dunque, ancora «libere», anche se, lascia intendere Corbelli, l'eventuale «non cessione» delle rimanenti quote non comprometterebbe affatto il suo progetto. «Un progetto - tiene a sottolineare Toto Naldi - al quale non possono essere estranee le istituzioni napoletane. Intanto, penso all'immediato recupero del San Paolo e mi conforta sapere che il Comune comprende l'esigenza di restituire al più presto quello stadio al calcio. Per il Napoli, infatti, non avere a disposizione il proprio campo è un danno grave». Poi va alla squadra il pensiero del nuovo-prossimo socio di Corbelli. «Spero che la mia entrata nel club e, magari, anche quella di altri imprenditori napoletani serva a dare ancora più fiducia a chi lavora in campo». Una sorta di primo saluto a De Canio ed ai calciatori, in attesa dell'entrata nel Consiglio d'amministrazione della società.
In dubbio Luppi e Saber. Moriero: ancora 7 giorni
Luppi migliora, Saber pure, ma per entrambi ancora non c'è certezza di recupero per la gara di domenica contro la Reggina. Ed ovviamente, a tre giorni dall'impegno calabrese, questa non è una buona notizia per l'allenatore. Per Luppi (brutta contusione tra coscia e ginocchio) e per il marocchino (infiammazione a un piede) ieri solo palestra. In campo, invece, si sono rivisti Villa e Moriero. Il difensore, seppur con cautela, ha finalmente ripreso ad allenarsi con la squadra, mentre l'ex interista s'è limitato a correre ed a giochicchiare col pallone. Ha ancora problemi quando calcia, infatti, Moriero, ma tra una settimana-dieci giorni dovrebbe tornare a disposizione dell'allenatore.
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