Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli: nell'amichevole col S. Marino in evidenza Jankulovski
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 8 agosto 2001 00:00:00
Le idee ci sono, ma la preparazione a metà strada ed un assetto che non può essere certo quello definitivo congela ancora ogni giudizio su questa squadra azzurra, sicuramente bisognosa di rinforzi, però già forte dell'impronta di De Canio (nella foto in alto). Il meglio di sé, infatti, il Napoli lo dà proprio quando trasforma in pratica le teorie predicate dall'allenatore. Accettabile gioco, insomma, alternato, però, a lunghi tratti di calcio poco egregio. Ma è nella logica d'agosto, tutto ciò, anche se tra cinque giorni il Napoli dovrà giocare già per il risultato. Intanto, contro questo San Marino napoletano per il 33 per cento, niente male, veloce e, forse, solo in quanto a prestanza fisica ancora mal provvisto per il campionato di C2, De Canio tradisce un po' le attese. Aveva detto che avrebbe messo in campo subito la formazione alla quale pensa con maggiore convinzione ed invece un poco la nasconde. Non c'è Bocchetti per prudenza (un muscolo dolente), ma neppure c'è Husain, mentre Jankulovski va sul lato e Moriero, portato dall'istinto, più che il trequartista fa il terzo attaccante, ma con licenza d'andare dove vuole. Un Napoli «informale», insomma. Anzi, ancora poco veritiero, che soffre in mezzo al campo con Bigica e Magoni, che non sempre trova in Villa la puntualità che occorre e che, probabilmente, con Sesa (nella foto al centro) opprime troppo Jankulovski sulla fascia. Non a caso, infatti, appena trova spazio e «parte», il ceko incrocia un fantastico sinistro che sblocca il risultato. Poi il raddoppio che cerca Stellone con la testa lo trova Baccin, con un destro figlio d'un decisivo velo di Moriero. Ripresa: Alessi per Sesa e Caruso per Luppi in difesa. Ma, soprattutto, cambia il disegno della squadra in campo. Moriero, infatti, fa la seconda punta larga, mentre Alessi fa il suggeritore e Magoni, ora a sinistra, lascia spazio a Jankulovski in mezzo al campo. E un quarto d'ora dopo ecco Husain. Finalmente, si potrebbe dire. Comunque, sia senza l'argentino che poi con l'argentino in campo, il Napoli del secondo tempo sembra avere nel gioco più respiro. La manovra è meno complicata, più veloce, se si vuole, anche più incisiva e misurata. Merito soprattutto di quel centrocampo nuovo (Jankulovski-Husain, ma soprattutto Alessi) e di un gioco più spregiudicato, anche se il peccato è sempre quello. E cioè, nonostante Stellone, l'assenza là davanti di un'altra punta abituata al gol. Non è un caso, infatti, che in gol ci siano andati due centrocampisti ed un difensore. «E' la mia filosofia che tende a portare al tiro tutti i giocatori», glissa l'allenatore, per il quale il match è stato solo «una tappa d'avvicinamento alla miglior condizione». Dunque, la strada è ancora lunga. Ed in quanto ai rinforzi: «Il mercato si chiude alla fine di settembre», dice l'allenatore, il quale aspetta e spera.
A tale proposito, oggi ci sarà l'addio di Baldini al Napoli, che l'ha avuto protagonista per sei stagioni. Tra il Napoli e la Reggina l'accordo è già cosa fatta e queste ultime ore serviranno soltanto per mettere a punto la parte burocratica del trasferimento. Al Napoli, in cambio, arriverà Joseph Dayo Oshadogan, venticinquenne difensore, a caccia pure lui di rivalutazione. Scambio alla pari e trasferimenti definitivi.
Cattive notizie sul fronte di quell'attacco in cima alla lista dei problemi azzurri. Gli attaccanti, quelli che fanno gol, si sa, costano molto e questo angoscia il Napoli più d'ogni altra cosa. Ieri è sfumata - o almeno è stata congelata - la pista-Ferrante. Il Napoli ed il Torino hanno deciso di non riparlarne più. «Almeno per tre o quattro settimane, poi chissà», dicono al Toro, lasciando comunque una mezza porta aperta al prestito della punta. Ferrante (31 anni, ma una eccellente confidenza con il gol) guadagna 3.200 milioni a campionato e, purtroppo per il Napoli, il Torino ora non ritiene più possibile l'idea di concorrere - sostanziosamente - al pagamento dell'ingaggio. Quindi, discorso chiuso e problema-attaccante che, di riflesso, resta maledettamente aperto per De Canio. A Napoli, infine, ieri sera è sbarcato Vidigal. Oggi per il portoghese controllo ortopedico e poi chissà quale sarà la sua destinazione. Si aggregherà alla squadra (improbabile), oppure continuerà a curarsi in Portogallo, in attesa di trovare un altro club, visto che pure lui non vuol saperne della serie B?
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