Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Naldi e Dionigi ci credono
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 21 novembre 2002 00:00:00
Il primo derby non si scorda mai. E, Coppa Italia a parte, quello di domenica all'Arechi sarà il primo derby che Salvatore Naldi (nella foto) sentirà tutto suo. Ed allora, presidente, come se l'immagina Salernitana-Napoli? «Come una partita che dia entusiasmo a tutti: napoletani e salernitani». Ed alla fine? «Che dubbio c'è? Il derby lo vinceremo noi». Da cosa deriva questa convinzione? «Dai miglioramenti della squadra. E poi, la Salernitana deve restituirci quello che ci tolse l'anno scorso». Se si dice «arance e loti», cosa le viene in mente? «Penso ai limoni che da tifoso lanciavo in campo come portafortuna. Nessuno l'ha capito, ma domenica al San Paolo anche quel lancio era un fatto di scaramanzia». Cellino dice che a Cagliari ci sono tifosi che chiedono soldi per non far succedere incidenti. Accade pure a Napoli? «No. E se il Sant'Elia ora è uno stadio a rischio, vuol dire che Cellino non ha saputo gestire quella trasformazione dell'impianto che lui stesso ha voluto». Violenza: parecchi presidenti stanno facendo a gara per dar fuoco alla miccia. «Molti presidenti vogliono essere anche direttori generali, allenatori, tifosi. E rincorrono la visibilità, anche a costo di cadere negli eccessi». È vero che un giocatore del Napoli è stato aggredito per strada dai tifosi? «Non rispondo. Non posso escludere che ci siano tifosi delinquenti, pochi, però, in grado di attentare alle persone ed al patrimonio della società. A costoro dico di non venire domenica a Salerno». Ferlaino e Corbelli: tra i due chi preferisce? «Entrambi mi hanno aiutato ad entrare nel Napoli». E tra Zeman e Colomba? «Conosco solo Colomba (nella foto al centro). Zeman l'ho incrociato una volta negli spogliatoi, ma neppure ci siamo presentati». E di Aliberti cosa pensa? «È un amico quando non giochiamo contro. Domenica deve, dico deve, restituire al Napoli quello che gli ha tolto». Quante possibilità ha il Napoli di tornare in A quest'anno? «Parecchie. A patto che i giocatori, come domenica scorsa, abbiano sempre voglia di vincere». E, invece, quanti rischi ci sono che finisca in serie C? «In B c'è una supersquadra, la Samp, poi tutte sullo stesso piano. Ma all'ipotesi C non ho mai pensato». La classifica non le fa paura? «No, è corta. E per quanto ci riguarda, è pure falsa». È vero che sta cercando un superdirigente bravo nei conti e nel pallone? «È vero, ma non è semplice. In Italia ce ne sono pochi». Rabbrividisce quando pensa a quanto le è costato il Napoli? «Sarebbe stato meglio trovare un Napoli "vuoto". Sarebbe stato più semplice ricominciare. Ma non sono stato un pazzo, forse solo un coraggioso». Scusi la franchezza: i soldi per andare avanti lei ce l'ha? «Nessuno ha il diritto di entrare nei miei conti personali. Ho salvato il Napoli, ma so bene che occorrono nuovi e forti investimenti. Però sono solo. Non mi chiamo Moratti e, quindi, non posso fare tutto e subito». Ovvero: rubinetti aperti, sì, ma sino ad un certo punto? «Ho investito ed investirò soldi miei nel Napoli, ma non metterò a repentaglio il lavoro, il sacrificio, l'eredità venutami da mio nonno e da mio padre. Una parte sì, tutto no. Sarebbe una follia».
L'OTTIMISMO DI DIONIGI
«A Salerno ho sempre fatto grandi cose. La vittoria non ci sfuggirà se giocheremo con la stessa grinta del secondo tempo contro il Lecce»
Davide Dionigi si allena a sprazzi, perché sta smaltendo la botta ricevuta domenica scorsa. Il Napoli gli è entrato nel cuore. E Napoli se la difende, nonostante la contestazione: «La gente da queste parti ama il calcio. Contesta, ma sa pure dare la carica. Noi ce l'aspettiamo sempre, anche se sappiamo di non essere riusciti a dare soddisfazione ai tifosi». Già, il problema è proprio questo: non si vince e dietro l'angolo c'è un derby che ha il sapore dell'ultima spiaggia. «Sarà una partita importante, lo so bene. Noi abbiamo voglia di riscattarci, loro sono in una situazione addirittura peggiore della nostra. Vincerà chi resterà più concentrato, chi avrà più stimoli. La nostra classifica è bugiarda, noi non meritiamo di stare lì in fondo, ma anche la squadra di Zeman meriterebbe di più dalla classifica». Insomma, il derby è partita delicata e Dionigi lo sa bene. «Io a Salerno ho sempre fatto grandi cose, ho segnato tanto e poi, l'anno scorso, proprio all'Arechi con la Reggina, giocai la partita che ci aprì le porte della serie A. Insomma, a me giocare contro la Salernitana porta bene». Ed il discorso scivola sulla scaramanzia...«Il pericolo-derby non ci spaventa, anche perché i pericoli li abbiamo già corsi tutti in questo inizio di stagione. Siamo una squadra sfortunata, incredibilmente sfortunata». Davide Dionigi (nella foto), però, è un ragazzo intelligente e sa perfettamente che i guai non dipendono dalla sfortuna. «Certo che no. Io dico che la classifica è determinata principalmente dai nostri errori in campo, poi in parte anche dagli errori arbitrali, ed infine anche dalla "sfiga"». Dopo essersi spiegato, il bomber riprende il discorso-sfortuna: «In 13 anni di carriera non mi è mai capitato di vivere un inizio di stagione così devastante. Due compagni con i legamenti crociati saltati, uno con la frattura di tibia e perone, Stellone che non riesce a giocare due partite di seguito, io che salto due mesi per un guaio muscolare ed ancora oggi sono alle prese con problemi fisici. C'è qualcosa che non va. Io non sono scaramantico, ma se qualcuno mi regalasse un corno, in questo momento lo accetterei volentieri». Insomma, errori e sfortuna frenano il Napoli...«Ma a Salerno basterà giocare con la grinta e l'intensità del secondo tempo contro il Lecce per raggiungere l'obiettivo e cancellare la crisi». Parola di Davide Dionigi.
NOTIZIARIO
Riecco Floro Flores e Saber: gruppo quasi al completo. Recupero lento per Mancini. Probabilmente il ritiro sarà anticipato a domani
Dopo il deludente esordio con l'Under 21, Antonio Floro Flores ieri è tornato a Napoli e si è aggregato alla squadra, per riprendere gli allenamenti in vista del derby. Per oggi è atteso, invece, il rientro di Abdelilah Saber, che è stato con la Nazionale del Marocco. Il gruppo potrà, così, avviarsi al completo alla parte finale della preparazione in vista del derby. La squadra, nel frattempo, prosegue gli allenamenti sotto l'occhio vigile degli uomini della Digos, che presidiano il Centro Paradiso di Soccavo, visto il momento di particolare contestazione della tifoseria. Alla seduta di ieri non hanno preso parte Francesco Mancini e Davide Dionigi. Il portiere è ancora alle prese con il recupero dal doppio infortunio (polpaccio e ginocchio) rimediato due domeniche fa a Marassi. L'attaccante sta recuperando rapidamente dal dolore alla schiena che lo ha frenato all'inizio di questa settimana di allenamenti. Resta in piedi l'ipotesi di un ritiro anticipato a domani, in vista del delicato incontro dell'Arechi.
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