Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, la Zerofin in pole position
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 26 marzo 2003 00:00:00
Il futuro in 5 giorni, forse pure meno. Entro domenica, infatti, Salvatore Naldi dovrà trovare soldi e partner per evitare il crac del Napoli. Crac che, inevitabilmente, avrebbe riflessi negativi anche su un bel po' di protagonisti degli ultimi anni azzurri. Per questo, anche ieri Naldi ha dedicato per intero la sua giornata romana agli affari di pallone. Ormai alle strette, ormai obbligato a fare scelte, il presidente ha praticamente ridotto a due le possibili opzioni: cedere il Napoli alla Zerofin oppure a Preziosi. Così, ieri ha incontrato nella capitale gli avvocati della Zerofin (società italiana che raccoglie imprenditori con interessi in più settori), che, accogliendo la richiesta ricevuta la settimana scorsa, ha "mostrato" a Naldi 10 milioni di euro. Soldi disponibili immediatamente, a fronte, è ovvio, di una sola garanzia: la restituzione della somma nel caso il Napoli dovesse ritrovarsi nella prossima stagione in serie C. Evento sciagurato, che il Napoli spera di evitare prima di tutto con i risultati in campo e poi, dovesse andare male, sfruttando la "grazia" che gli verrebbe dalla possibile riforma dei campionati, con conseguente blocco delle retrocessioni. Dunque, in questo momento Zerofin (anticipo di 10 milioni ed altri 65 entro giugno del 2004, più l'onere dei debiti della società) in vantaggio su Preziosi. E ciò vuol dire che il presidente del Como, dopo la proposta (100 milioni di euro, ma società libera da ogni debito e pendenza), oggi, attraverso l'avvocato Persichelli che sta trattando in nome suo, dovrà "mostrare" a Naldi una liquidità ugualmente disponibile sull'unghia per tornare in corsa. Ma potrebbe anche non bastare. A parità d'offerta, infatti, Salvatore Naldi firmerà intese, accordi, contratti con chi gli garantirà ancora la presenza al vertice del club. E poiché Preziosi difficilmente gli consentirebbe di restare presidente, ecco un nuovo vantaggio per la Zerofin. Società che, invece, pur riservandosi il diritto di controllo sui conti e sulle attività strategiche del club, non s'opporrebbe - e non s'oppone - a lasciare a Naldi, per un periodo da stabilire ancora, la presidenza della società. Dunque, 10 milioni di euro Naldi ha già la certezza di poterli avere. Danari che gli permetterebbero, dopo mille sofferenze e difficoltà comunque sopportate, di far fronte all'ultimatum della Covisoc (poco meno di 4 milioni di euro da versare prima del 31 marzo, mentre l'ispezione è slittata al 7 aprile) ed all'impegno con l'assemblea dei soci, che pretende il saldo (5 milioni) della ricapitalizzazione dell'estate scorsa, più almeno i tre decimi (altri 3 milioni) per la ricostituzione di un nuovo capitale. Un obbligo sollecitato per iscritto anche da Corbelli (attraverso la sua Sportinvest), pena il mandare a monte l'assemblea dei soci convocata per il 31 marzo e, in seconda convocazione, per il 4 aprile.
C'è anche il presidente del Brindisi
Tra i pretendenti al "trono" azzurro anche Mario Salucci, toscano, imprenditore del settore marittimo e presidente del Brindisi. Salucci incontrerà Naldi a Roma probabilmente oggi, al rientro dalla Danimarca, dove ieri era per lavoro, ma il suo interessamento per il Napoli è arrivato, forse, troppo tardi. L'urgenza di Naldi di chiudere un accordo entro domenica, infatti, non si sposa con il tempo che chiederà Salucci per far esaminare i conti e per fare, poi, la sua proposta.
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