Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, la carica di Stellone
Inserito da (admin), mercoledì 16 aprile 2003 00:00:00
«Andremo a Lecce senza paura. Vogliamo giocarci la partita. Da una parte ci sarà la voglia del Lecce di centrare il traguardo della promozione in serie A, dall'altra la nostra grinta per evitare la retrocessione in C. Sono certo che prevarrà la nostra rabbia e che riusciremo a portar via un risultato utile». Roberto Stellone è tornato più gasato che mai. Da buon capitano, incoraggia la squadra alla vigilia di questo delicato incontro: «Logicamente, guardando la classifica, ci sarebbe da pensare che il risultato di Lecce-Napoli sia scontato. 3 punti a loro e 0 a noi. Io, però, non sono d'accordo. Mai come in questo momento, sono fiducioso. Ho visto il Napoli impegnato col Genoa: nonostante tante assenze, la squadra mi è piaciuta per la grinta e per il gioco. Solo gli episodi ci hanno condannati al pareggio». Con Stellone si parla soprattutto dell'attacco, che non segna dall'incontro con il Cagliari (l'ultima rete fu di Dionigi). «Può capitare che gli attaccanti siano in riserva. Per indisponibilità, per sfortuna. In questo periodo ci ha pensato Vidigal. Non importa chi segna. L'importante è fare punti ed uscire dalla zona-C». Stellone ritorna in campo dopo una lontananza durata circa un mese per l'operazione di appendicite («Ho perso 4-5 chili, ma ora sono pronto»); Dionigi, dopo un'assenza di una decina di giorni. A rendere più insidioso il tridente toccherà a Pasino, migliorato nelle ultime gare. Colomba, ieri, ha provato il Napoli con il 4-3-1-2. «A Lecce avrà inizio un piccolo campionato a 4 squadre: Genoa, Napoli, Bari e Catania. Un minitorneo che dovrà vederci primeggiare. Contiamo di agganciare anche il Genoa, nonostante il pari al San Paolo. Se il Bari ha fatto soffrire la Samp, non vedo perché il Napoli non possa fare risultato a Lecce». Il capitano invita i tifosi ad essere vicini a Mancini ed a Bocchetti, fischiatissimi durante Napoli-Genoa: «La rabbia per un gol subito, per il pareggio, portano a certe reazioni, ma sono certo che i tifosi non vedono l'ora di incoraggiare i due dopo brillanti prestazioni. Mancini e Bocchetti hanno la possibilità di rifarsi». Il finalino di Stellone è dedicato a se stesso: «È stata un'altra annata sfortunata: l'infortunio alla spalla, proprio contro il Lecce, la telenovela del trasferimento al Palermo, l'intervento chirurgico. Spero di chiudere alla grande in queste 8 gare. Anche con qualche gol pesante, magari già a Lecce. Come fare gol? Sfruttando la loro difesa in linea, cercando di tagliarla senza finire in fuorigioco». Stellone è un ex del Lecce. Lì, prima di trasferirsi al Napoli, conquistò la promozione in A, segnando 6 reti. Nel Napoli, oltre a Stellone, ci sono altri 3 ex: Sesa, Manitta e Savino. Il difensore è da gennaio al Napoli. Savino, a Lecce, ha disputato 3 campionati e mezzo: dal 1999 sino a gennaio scorso, 93 presenze e 2 gol. Chi meglio di lui può parlare del Lecce ed indicare a Colomba vizi e virtù della squadra di Rossi? «Bisognerà stare attenti - osserva Savino - soprattutto a Chevanton: è il più pericoloso. Anche Vucinic è un elemento di valore. Per nostra fortuna, sarà squalificato Giacomazzi, ma Rossi potrà recuperare Piangerelli. Il Lecce, sul suo terreno, non ha mai perso: 8 incontri vinti e 7 pareggiati. Sappiamo che andremo ad affrontare una battaglia. Se il Lecce è vulnerabile? Nessuno è imbattibile. Dovremo sfruttare le qualità del nostro tridente. Siamo pronti. Contro il Genoa non abbiamo preso i 3 punti, ma la squadra mi è parsa viva, orgogliosa. In queste ultime 8 partite, dovremo cercare di prendere altri 13-14 punti».
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