Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, la carica dei 70mila
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 6 settembre 2002 00:00:00
Due partite per riportare Napoli al centro del mondo del calcio. Da una parte la guerra tra società e tv, dall'altra il pubblico che abbandona gli stadi; in mezzo il cuore di Napoli, che porta al San Paolo in due partite 70mila spettatori. Roba da record: 50mila per il derby di Coppa contro la Salernitana, 20mila per un'amichevole infrasettimanale contro la Reggina. Il resto dell'Italia calcistica si stropiccia gli occhi. Solo Palermo riesce a reggere il ritmo e la passione di Napoli. Poi nessun'altra città è capace di stringersi attorno alla sua squadra di calcio con tanta passione. Ci vogliono due partite del calibro di Milan-Inter e Lazio-Juventus per mettere insieme gli stessi spettatori portati al San Paolo dagli azzurri. Il resto dell'estate calcistica ha portato risultati ridicoli rispetto alla folla di Fuorigrotta. La serie A è quella che conta e porta spettatori? Beh, allora andate a guardare il borderò di Empoli-Piacenza: in tutto 500 spettatori paganti. Nemmeno l'amichevole di presentazione del Cuneo ad agosto ha fatto registrare un dato più sconfortante...E poi ci sono i 5.300 paganti a Verona per la partita internazionale Chievo-Espanol, i 7.000 di Inter-Roma del 22 agosto, i 3.000 del derby di Calabria del 31 agosto fra Cosenza e Reggina. Poca roba rispetto al San Paolo. Viene la voglia di tirar fuori il solito discorso retorico sul pubblico napoletano che è da serie A. Ma forse non è semplice retorica, se pensiamo che la Federcalcio ha in mente una revisione dei campionati nella quale si prevede un ampliamento della serie A, proprio per portare nel calcio che conta anche piazze come Napoli e Palermo. Ma cos'è che spinge la gente a seguire il Napoli di serie B con la stessa passione di quando gli azzurri giocavano in coppa Uefa? Forse la domanda andrebbe girata a quei 70mila che hanno riempito lo stadio di Fuorigrotta nelle due notturne d'inizio stagione. Nel valzer della passione c'è, però, una nota stonata: la campagna abbonamenti arranca. Ieri il dato ufficiale comunicato dalla società azzurra parlava di 5.000 tessere vendute, che sono una miseria rispetto al potenziale del pubblico partenopeo. Arriva, dunque, un'altra riflessione: la gente di Napoli ha voglia di calcio, ma è rimasta scottata dal recente passato. Corre allo stadio, ma resta in attesa, perché è difficile credere ciecamente in un'avventura quando si viene da un grande tradimento.
FERRARESE IN AZZURRO
Sembra fatta per l'esterno del Cittadella: operazione da 500mila euro. Cambia l'orario dell'amichevole con la Lazio: si gioca domenica alle 17.45 (diretta su "La 7")
Il general manager del Napoli, Marchetti, è al lavoro per portare in azzurro i giocatori che Franco Colomba richiede. All'appello, per schierare una squadra che abbia possibilità di vittoria finale, manca almeno un regista. L'allenatore, però, gradirebbe anche un laterale destro ed un nuovo portiere. Il discorso centrocampista è ad una svolta. Il derby con la Salernitana per Claudio Ferrarese dal Cittadella (C1) sta per essere vinto dagli azzurri. Questione di ore, forse nella notte già si saprà: 500mila euro per il cartellino. 24 anni sabato, voglia d'arrivare, bella corsa, buona qualità del cross, Ferrarese ha giocato nel Cittadella nelle ultime due stagioni in serie B. Il discorso Ferrarese chiuderebbe la pista Cozza, aperta mercoledì sera con i dirigenti della Reggina. Il giocatore ha un ingaggio che supera i 500mila euro ed il Napoli non può permetterselo. In stand by anche la trattativa Statuto, tenuta in caldo da settimane. Per il portiere, resta sempre in attesa l'ex azzurro Pino Tagliatatela, anche se, prima di prendere un nuovo estremo difensore, occorre trovare una sistemazione a Franco Mancini. Intanto, è variato l'orario della partita amichevole in programma domenica prossima contro la Lazio: non si giocherà più alle 20.30, ma nel pomeriggio, alle 17.45. Lo spostamento d'orario si è reso necessario per venire incontro alle esigenze televisive. La società azzurra, infatti, ha trovato un accordo con «La 7» per la trasmissione in diretta della partita ed ha dovuto cambiare l'orario per trovare spazio nel palinsesto della televisione. Dunque, ci sarà una vetrina televisiva per il match tra la squadra di Colomba (nella foto) ed i capitolini, orfani di Nesta e Crespo e sempre più legati a Simone Inzaghi. La diretta televisiva, come d'abitudine in questi casi, prevede l'esclusione della zona di Napoli. Chi vorrà assistere a Napoli-Lazio, dunque, dovrà andare allo stadio. La prevendita già è aperta: i tagliandi sono in vendita alla "Azzurro Service", abituale punto di prevendita per le partite degli azzurri, ed al "Box Office". Ieri, intanto, a Roma c'è stato un incontro fra il presidente del Napoli, Salvatore Naldi, e l'ingegnere Ferlaino. Non si è ventilato un rientro dell'ingegnere nella società azzurra, così almeno giurano i due protagonisti. Ferlaino e Naldi si sono incontrati, come accade di frequente, per parlare degli affari che condividono in due società, la Palco e la Vasto. Ferlaino divideva con Corbelli le due società, che sono state cedute a Naldi nel giorno dell'uscita dal Napoli dell'imprenditore coi baffi. «Solo affari immobiliari», ha assicurato l'ingegnere Ferlaino all'uscita dall'incontro. La conferma è arrivata pure da Salvatore Naldi, il quale, però, ha spiegato che nel corso del faccia a faccia si è parlato anche di calcio e, nello specifico, del Napoli: «Con l'ingegnere ci incontriamo spesso per i nostri affari immobiliari. Lo abbiamo fatto un'altra volta oggi (n.d.r.: ieri per chi legge). Alla fine dell'incontro Ferlaino mi ha anche fatto i complimenti per la gestione della squadra e per il lavoro che il nostro general manager, Marchetti, sta facendo sul mercato». Ferlaino ha rivelato, poi, di aver dato un consiglio a Naldi: «Quello di non chiedere consigli e non ascoltare nessuno. Decidendo da soli, si sbaglia sempre meno».
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