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Economia e Turismo

Napoli, incerto il destino di Stellone

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 14 gennaio 2003 00:00:00

Sembrava che la trattativa per il trasferimento di Stellone (nella foto) al Palermo viaggiasse sui binari giusti ed invece si è bloccata. Per colpa dell'ingaggio offerto al calciatore, che supera di soli 75mila euro quello del Napoli (450mila in totale), ed anche per colpa di un allungamento di contratto che Stellone vorrebbe di tre anni e che il Palermo si limita a fermare ad una sola stagione. Ieri mattina, Giorgio Perinetti ha avuto un nuovo incontro con il diesse del Palermo, Rino Foschi, nel corso del quale è stata formalizzata l'offerta del Palermo, ufficiosamente nota da giorni: due milioni di euro, più Marasco e la comproprietà di Mascara. Perinetti ha chiesto condizioni economiche diverse. Le società si risentiranno a strettissimo giro. Nel frattempo, Roberto Stellone resta in attesa di notizie da parte della società. «È vero, devo dire anch'io la mia, ma prima devo avere notizie dal club. Sono ancora un giocatore del Napoli e domani (oggi per chi legge, n.d.r.) sarò a Soccavo per allenarmi». Si dice che il presidente Zamparini sia impegnato in prima persona a risolvere la questione. Pare che al bomber possa essere offerto un contratto con aumento automatico di ingaggio legato alla promozione del Palermo. E Stellone potrebbe essere anche attratto dalla possibilità di riformare la coppia con Schwoch, che arriverebbe d'urgenza nel caso in cui l'Inter decidesse di strappare Maniero al club siciliano per far fronte all'emergenza-Crespo. Ma su Stellone c'è anche il pressing della Reggina, che avrebbe offerte decisamente più invitanti sul fronte dell'ingaggio. La vera novità di mercato della giornata, però, riguarda Maurizio D'Angelo, 34enne difensore del Chievo, che in una manciata di giorni potrebbe tornare al club che lo lanciò nel calcio. 18 anni, infatti, D'Angelo era un giocatore delle giovanili azzurre, prima di emigrare per inseguire un sogno da calciatore. Scoglio ha già detto sì, Perinetti è al lavoro per trattare con Campedelli. Per il Napoli è impossibile correre dietro ai tentennamenti di Torrisi ed al braccio di ferro imposto dalla Reggina per Pierini. Un difensore centrale serve subito e D'Angelo (nella foto al centro), quest'anno messo in disparte da Del Neri, accetterebbe con entusiasmo. Formula solita: prestito, in attesa di scoprire a giugno quale sarà il futuro del Napoli. L'ufficializzazione dell'ingaggio di Gonzalo Martinez non arriva, anche se non esistono dubbi sul fatto che il giocatore è già azzurro. L'Udinese lo manda in prestito, naturalmente, ed il giocatore, che venerdì è stato a Napoli per contrattare il suo ingaggio, è felice della soluzione. Dubbi non ne esistono sul fatto che già questo pomeriggio si allenerà con gli azzurri, se è vero come è vero che ha già un posto prenotato sul volo delle 13 per Napoli. Nel frattempo, Perinetti percorre tutte le altre strade che aveva già battuto. Tratta con Pasino, che vorrebbe un allungamento di contratto per lasciare Modena; parla con Gabriele Martino, diesse della Reggina, dei difensori Pierini e Cirillo e dell'attaccante Savoldi; prova anche a capire se è possibile portare a Napoli quel portiere che cerca Scoglio. Si fa sempre più insistente l'ipotesi-Sicignano, che pure è del Palermo, ma per il quale si percorrono vie di mercato che non si intersecano con la trattativa-Stellone.

UN NAPOLI TUTTO NAPOLETANO

Con l'arrivo di D'Angelo e quelli possibili di Sicignano e Marasco si ingrosserebbe la nutrita schiera di napoletani tra gli azzurri

Giorgio Perinetti ha lanciato l'idea: «Il Napoli ai napoletani». Scoglio l'ha immediatamente sposata: «Un progetto fantastico, bellissimo. Il Napoli deve avere una squadra il più possibile composta da indigeni. Sinora, tanti, troppi suoi gloriosi figli sono stati costretti da una serie di eventi a partire. Basta. I nuovi Ferrara, i nuovi Cannavaro non dovranno, d'ora in poi, andare a rendere più forti altri club». Evidentemente, un po' prendendo spunto dall'avvento del napoletanissimo Salvatore Naldi alla presidenza del club, un po' perché le circostanze societarie e di mercato l'hanno portato su questa strada, Perinetti sta convogliando verso il Napoli tanti calciatori nati nell'area napoletana. Anche se, sinora, non dimenticando mai il momento finanziario della società, il diesse è stato costretto a portare al Napoli napoletani doc, ma quasi trentenni, trentenni o ultratrentenni. Ecco, dunque, Alberto Savino (29 anni) di Pompei, ecco il quasi certo arrivo di Maurizio D'Angelo (33) di Napoli; a seguire potrebbero esserci quelli di Vincenzo Sicignano (28), anche lui di Pompei, di Bruno Cirillo (25) di Castellammare di Stabia e di Antonio Marasco (33) di Torre Annunziata. In organico già c'è una discreta rappresentanza di napoletani: Antonio Bocchetti (22) di Napoli, Antonio Floro Flores (21) di Napoli, Raffaele Gragnaniello (21) di Boscoreale, Nicola Mancino (19) di Napoli, Vincenzo Platone (19) di Napoli, Massimo Russo (21) di Napoli, Mariano Stendardo (19) di Napoli ed Emanuele Troise (24) di Napoli. A proposito di napoletani, va detto che è rientrato il caso Floro Flores (nella foto). L'attaccante, sbollita la rabbia per aver giocato a Terni soltanto una manciata di minuti, ha chiesto scusa. Un po' perché bacchettato da Perinetti e da Scoglio, un po' perché ha compreso di aver sbagliato. «Ho parlato sotto l'effetto della delusione, dell'amarezza. Sono legato alla maglia ed alla città. Ringrazio Scoglio per le belle parole sul mio conto. Spero di poter dare alla squadra un contributo sempre più grande. Soffro nel vedere il Napoli nei bassifondi della classifica di serie B. Ero nervoso ed il mio carattere genuino mi ha fatto dire "o gioco o vado via". Ho capito di aver sbagliato. Scoglio avrà compreso il mio sfogo». Prima delle scuse ufficiali del ragazzo, Scoglio aveva osservato: «Considerata la giovane età, lo ritengo un lapsus perdonabile. La gioventù è un male da cui, generalmente, si guarisce. Lavori tranquillo, il futuro è suo. Devono fargli vivere questo periodo in serenità. Ha qualità, potenzialmente ha numeri: sono certo che riuscirà ad esprimerli». È rientrato il caso, ma si hanno molte indicazioni che "Floro", anche se dichiarato incedibile da Scoglio, potrebbe cambiare maglia negli ultimi giorni del calciomercato. Il Parma l'ha mandato varie volte ad osservare: a Terni c'era Apolloni in tribuna. Il Napoli ha necessità di introitare denaro contante da reinvestire in altre operazioni, in trattative impossibili da chiudere con il rituale prestito gratuito con diritto di riscatto a fine stagione, come è capitato per Marcolin, Savino, Martinez e, probabilmente, per D'Angelo. Ecco, dunque, l'esigenza di incassare almeno qualche milioncino per operare. Floro Flores ha una clausola rescissoria del contratto valutata dieci milioni di euro. Il Napoli, con lui e con Bocchetti, ha voluto tutelarsi da sorprese. Comunque, Scoglio, che oggi inizierà a pensare alla partita con il Messina, è certo che Perinetti gli garantirà altri quattro acquisti entro giovedì.

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