Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, il derby si giocherà al San Paolo
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 10 gennaio 2002 00:00:00
Ce la farà. Ce la faranno. Comune, tecnici e ditte impegnate nel recupero dello stadio San Paolo (nella foto in alto), devastato dall'alluvione di settembre, manterranno la promessa: il 27 gennaio il Napoli tornerà sul prato di casa e sarà il derby con la Salernitana a fare da cornice al gran ritorno. Certo, chi entrasse oggi allo stadio sarebbe legittimato a nutrire qualche dubbio, ma così non è per occhi esperti. Di qui al 27 - anzi, al 22, giorno in cui è fissato il sopralluogo della Commissione di vigilanza - tutto sarà ripristinato: «Ce la faremo», infatti, giura soddisfatto Di Palo, l'architetto del Comune. E Valentino Tirocchi, direttore dei lavori, si spinge anche più in là: «Il San Paolo sarà un piccolo gioiello», dice. Intanto, entrambi ieri hanno fatto da guida all'assessore allo Sport, Giulia Parente, al presidente della Commissione impianti sportivi, Franco Moxedano, ed ai consiglieri comunali Sarnataro, Funaro, Minopoli, Culiers e Russo in giro d'ispezione. Ed il derby maggioranza-opposizione non ha risparmiato colpi duri alle caviglie. «Sarà rispettato l'impegno preso con la città», ha annunciato soddisfatto Moxedano. «Un successo di tutti, non soltanto della maggioranza», ha poi aggiunto Moxedano nel tentativo, vano, di rendere meno ruvidi i tackle con i consiglieri dell'opposizione ed anche con qualche «compagno di squadra» innamorato di dribbling e azioni personali. Niente da fare, però: per Sarnataro, Funaro, Minopoli Culiers e Russo - seppure con toni e sfumature un po' diversi - le cose allo stadio non stanno andando affatto bene. Ovvero, i tempi potevano e dovevano essere accorciati, per permettere al Napoli di giocare a Fuorigrotta già domenica prossima col Genoa. Più tecnicamente, poi, l'Amministrazione comunale è stata anche accusata di essere andata al di là della manutenzione ordinaria e di aver avviato e quasi ultimato lavori straordinari, che, proprio perché straordinari, avevano bisogno di un iter burocratico diverso. In breve, sfruttando l'occasione sventurata, sarebbe stato eliminato anche qualche vecchio problema e sarebbero state apportate pure lievi modifiche ad alcuni ambienti, per dare allo stadio, già nell'immediato, più efficienza. Ebbene, forse è pure vero che, agendo sul filo del «fuorigioco», qualcosa in più i tecnici hanno osato, ma era anche giusto farlo. L'esempio più lampante riguarda il rifacimento dell'intero sistema idrico ed antincendio, che da anni dava un sacco di problemi. Segno dell'intervento, uno scavo che corre tutto intorno al campo e che nei prossimi giorni, dopo le prove tecniche, sarà coperto e pavimentato. All'interno, invece, ieri si lavorava ai rivestimenti degli spogliatoi, mentre entro una settimana saranno sistemati i nuovi pavimenti in gomma e tutti gli infissi oggi mancanti. Ma la vera buona notizia è arrivata ieri, in mattinata. C'era il dubbio, anzi, il rischio, che l'alluvione di settembre avesse provocato voragini sotterranee nello spazio d'accesso alla curva A e per questo l'assessore s'era e s'è riservato uno spicchio di prudenza. «L'unica riserva - ha detto infatti Giulia Parente - riguarda l'agibilità della curva A. Se quel settore non dovesse essere disponibile, il San Paolo per il derby vedrebbe la propria capienza ridotta del 15 per cento». Ma un'ispezione con sofisticate apparecchiature ha escluso la presenza di voragini nascoste e, quindi, di pericoli. Tant'è che è già cominciata da parte dei tecnici e di chi lì sta lavorando la corsa per assicurare l'accesso anche alla curva A. L'ultima parola, comunque, spetterà alla Commissione di vigilanza, il cui sopralluogo, per impegno dell'assessore Parente, potrebbe avvenire anche prima del giorno 22.
Mancini: «Ora c'è il rischio euforia»
Inevitabile: gli onori nel pallone spettano soprattutto a chi fa gol. Eppure, in questa risalita azzurra c'è anche il segno - evidente - d'una difesa che, nonostante cambi e rivoluzioni, sembra aver trovato una saldezza che prima non aveva. E simbolo di questa nuova striscia non può essere che lui, Franco Mancini (nella foto in basso), portiere di lungo corso, onesto al punto d'affermare che, senza la sua giornata storta in quel di Reggio il Napoli oggi avrebbe almeno un punto in più. Ma, è chiaro, Mancini nasconde per pudore certe sue parate salvatutti. Come è accaduto pure a Como, mentre il Napoli aveva preoccupanti cedimenti sotto il veemente, seppur disordinato attacco dei lariani. Bene, comunque. Il Napoli va e Mancini è tornato nel suo ruolo di protagonista positivo. Ma proprio l'esperienza che ha alle spalle (9 campionati in A e 5 in B, compreso questo in corso) suggeriscono a Mancini di non spingere la fantasia eccessivamente in là. «Il pericolo, il vero rischio che il Napoli ora corre - ammonisce il portiere - è l'eccesso d'euforia. Per questo, invece di badare alla classifica che ci vede quinti, è meglio concentrarci sulla prossima partita. Il Genoa, vedrete, sarà un brutto cliente e noi, si sa, non potremo più regalare punti. Soprattutto in casa». Giusto. Però quell'unico gol preso nelle ultime tre gare è buon testimone d'una difesa finalmente più quadrata, non le pare? «Certo che sì. Ma non mi sorprende affatto. Sapevamo, sapevo che anche in difesa il Napoli disponeva di buone individualità. Ma ora - ripete Mancini - mi preoccupano gli eccessivi elogi. Mi preoccupa quest'euforia che non condivido, perché il campionato è ancora lungo e, soprattutto, complicato». Posizione, questa, condivisa in pieno da Matteo Villa, tornato in squadra dopo un lungo stop. Per il terzino che festeggia la dodicesima stagione tra la A (8) e la B (4), comunque, decisive per le sorti azzurre saranno le prossime partite. In particolare, quelle in casa col Genoa e la Salernitana. «Vincendole entrambe - afferma - ritorneremmo realmente in corsa per la promozione». Notizie incoraggianti, intanto, arrivano da Luppi, che, uscito a Como per un piccolo accidente muscolare, dopo un ennesimo controllo ieri ha ripreso ad allenarsi in campo. Lavoro ridotto e solitario, certo, ma ora ci sono margini più ampi circa il suo recupero per il match di Benevento. E da solo ed a parte ieri si è allenato anche Moriero. Salteranno, invece, certamente la prossima partita Rastelli, Baccin e Saber.
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