Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, i tormenti di Colomba
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 7 agosto 2002 00:00:00
I due Colomba. Da un lato quello ufficiale, in perfetto stile società, che conosce i conti e che non chiede, non avanza pretese, non tira per la giacca il presidente. Dall'altro il Colomba-due: quello mai in vetrina, quello che, quando pensa all'imminente campionato, non può non convenire con se stesso che questa squadra è troppo a rischio per volare con la mente chissà dove. Seppure mai l'ammetterà, sono queste le due anime dell'allenatore, i suoi due profili contrapposti, i suoi momenti di conflitto. Ormai Colomba (nella foto in alto) un'idea della squadra se l'è fatta ed ha capito bene che, per andare spedito in campionato, gli deve andare sempre tutto per il meglio. Mai un raffreddore, ad esempio, per il rinfrancato Stellone, mentre giovanotti di gran nome e gran stipendio (come non pensare a Vidigal, Saber ed Husain) debbono finalmente - e sarebbe tempo - provare a ritornare discreti giocatori di pallone. Un buon «orologio», insomma, cui Colomba dà la carica ogni mattina, ma in questo momento pericolosamente senza garanzia e senza pezzi di ricambio originali. Ma tant'è: il presente è questo ed il futuro ancora non è scritto da nessuna parte. Quindi, Colomba non ha alternative: per ora deve tentare di mettere d'accordo le sue due metà e, cosa ancor più complicata, deve tentare di tirar fuori il meglio dalle ristrettezze. Qualcosa, invero, sta facendo. Innanzitutto giura (ma nel calcio, si sa, gli spergiuri vanno spesso in Paradiso) che il Napoli non ha bisogno proprio di nessuno per non creare disagio, allarme e malcontento nella truppa, poi ci dà sotto con una preparazione un po' diversa da quella che il Napoli forse si aspettava. Una preparazione che, pur non rinunciando al fondo ed alla forza, pretende pure brillantezza in tempi brevi. Mettendo d'accordo i due Colomba, insomma, l'impressione è che il tecnico azzurro punti molto su una partenza sprint. Un po' per abitudine (a Reggio nell'ultima stagione mise assieme 13 punti in sei partite, mentre il Napoli fece partenza falsa coi suoi meschini 5 punti) e molto perché sanno bene i "due Colomba" che un avvio spedito terrebbe i toni bassi sul bisogno di dare a Stellone (nella foto al centro) un garantito collega di reparto, sulla necessità di poter contare su un affidabile laterale a destra, sulla diffusa e non peregrina convinzione che a questa squadra occorre anche un mediano svelto di gambe ed un po' regista, per compensare i difetti dei centrali. Intanto, Colomba aspetta di capirne un po' di più dalla società, molto impegnata nel costosissimo progetto "salvatutti", ma irrimediabilmente ed inevitabilmente in ritardo sul disegno della formazione, ed aspetta di tirare le somme in campo. «I conti entro breve tempo», dice, allentando la briglia al Colomba-due, quello dei timori inconfessati. «Sono le partite che contano a dare la dimensione tecnica e mentale di un calciatore»: il che vuol dire che è arrivato anche il momento delle scelte, di quei «conti» che dovranno orientare, poi, il mercato, se e quando il Napoli potrà tornare libero (per ora è ancora in fascia B) e felice (cioè ricco) davanti al banco degli acquisti.
FERMO IL MERCATO AZZURRO
Nessuna novità in casa partenopea. Sfumato Kutuzov, che il Milan ha dato in prestito allo Sporting Lisbona, per l'attacco circolano i soliti nomi
Sul fronte del mercato tutto tace. Anche Vitaly Kutuzov, che ha gravitato per qualche giorno nell'orbita Napoli, non è più un obiettivo: è stato ceduto in prestito allo Sporting Lisbona. Mercato fiacco, dunque. Un disagio che certamente non è solo azzurro, ma che non per questo dà conforto ad un Napoli che si guarda allo specchio e, seppure mai pubblicamente, non si nasconde la necessità di rendere la squadra più forte e più completa. E perché sia così, gli occorrono almeno tre giocatori nuovi: un attaccante, un laterale destro ed un centrocampista. Con l'attaccante, però, come priorità antica ed assoluta. «Faremo quello che si potrà fare», afferma Marchetti impegnato nel difficile lavoro di sposare il «campo» col bilancio. Intanto, il diesse tiene sotto controllo quanto accade. Non è lunga la lista dei calciatori da tenere d'occhio, così come non è ancora chiara la filosofia del club, che sembra ancora incerta tra il rincorrere signori esperti, sì, ma anche troppo in là con gli anni, oppure giovani coi quali pensare anche al futuro. Ecco, allora, che per la prima linea, sempre più lontano Godeas (nella foto in basso, per il quale il Messina chiede troppo: 4,5 milioni di euro per la metà), accanto ai nomi di Caccia (Piacenza, 32 anni), Schwoch (Vicenza, 33), Cappellini (Empoli, 32), Ghirardello (Cittadella, 30) e Zaniolo (Cosenza, 30), resiste quello di Borriello (Milan, 20 anni appena). Ed addirittura minor scelta sembra esserci per il centrocampo e la difesa. Sulla lista azzurra per adesso pochi nomi: Cardinale (Crotone, 26), Cois (svincolato, 30), Ametrano (svincolato, 30), Tosto (Piacenza, 28), Balleri (Lecce, 33) e Kozminski (Brescia, 32). Tutte ipotesi, comunque, che resteranno tali almeno sino a dopo Ferragosto, quando chi vorrà (o potrà) vendere e comprare avrà a disposizione solo due settimane.
BUONE NUOVE SUL SAN PAOLO
La Commissione di Vigilanza ha concesso l'agibilità dello stadio, anche per le gare in notturna, sino al 15 settembre
Dopo il duro sfogo di Naldi, s'intravede uno spiraglio nella questione stadio. Infatti, proprio il giorno successivo alla lettera aperta, inviata dal presidente ai napoletani ed ai loro rappresentanti in Consiglio comunale su tutto quello che riguarda i problemi legati alla concessione dello stadio, arriva una notizia confortante per il club azzurro: l'agibilità del San Paolo, anche per le gare in notturna (quest'anno le partite di serie B cominceranno alle ore 20.30), è stata confermata fino al 15 settembre. La decisione è stata presa nel corso della riunione della Commissione di Vigilanza, svoltasi in Prefettura. A renderlo noto è stato il Napoli, con una nota nella quale sottolinea che «il vice prefetto vicario Pezzuto e tutta la Commissione di Vigilanza hanno dimostrato la massima disponibilità a risolvere i numerosi problemi dello stadio San Paolo in prospettiva stabile e nel rispetto delle normative vigenti. La Società Sportiva Calcio Napoli è grata per l'impegno con cui il problema è stato affrontato ed è fiduciosa che verrà trovata la migliore soluzione obiettivamente possibile». Si registra un passo avanti, quindi, in questi giorni di polemiche riguardanti la concessione d'uso dello stadio di Fuorigrotta. A provocare la dura reazione di Naldi era stato il dibattito in Consiglio comunale, che venerdì ha dato il via alla concessione al Napoli, per la stagione 2002/2003, dello stadio San Paolo. Una concessione che, secondo il club di Soccavo, contiene condizioni più onerose rispetto al passato.
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