Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, frenata pericolosa
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 19 febbraio 2002 00:00:00
Il Napoli non vince e perde di vista il quarto posto: sette ora i punti di distacco. Il match con l'Empoli è di quelli che contano davvero, ma non per questo il Napoli si mette subito in agitazione. Anzi, affronta l'impegno con la lucidità e con il passo necessario. Gioca con intelligenza e comanda con autorevolezza la partita. Quel che il Napoli fa - e pure bene - è togliere il possesso del pallone alla squadra di Baldini, fortissima, veloce ed assai «tagliente» con gli incroci Di Natale-Maccarone, ma che irrimediabilmente soffre quand'è costretta a rincorrere palla ed avversario. Dunque, il Napoli comanda. Trova in difesa sicurezze ormai rodate e nei mediani una buona diga in mezzo al campo. Dov'è che le cose non vanno granché bene, invece, è nei venti metri che precedono la porta dei toscani. Sì, ci arriva pure il Napoli, ma non ha la brillantezza, il peso, la velocità per sorprende una difesa che, ad onor del vero, non sembra in gran serata. Cosicché, dopo un paio di tentativi di Artistico - che De Canio vuole in coppia con Pavon perché, almeno per caratteristiche, somiglia più a Stellone - è soprattutto un sinistro di Montezine su calcio franco (33') che costringe Berti alla gran parata, dopo un "muro" di Fusco in area di rigore (32', contrasto su Pavon) che avrebbe meritato un tiro dal dischetto. Ma lo strapotere azzurro in campo produce troppo poco per essere risolutivo e vincente. Comunque, basta e avanza per costringere Baldini ad una sostituzione preventiva e necessaria: fuori Ficini - decisamente spento anche per «colpa» del centrocampo azzurro - e dentro Cappellini, quarta punta aggiunta, anche se da quel momento in poi Bresciano si tiene un po' più dietro. Buona mossa, perché il Napoli comincia ad andare in sofferenza. Al punto da rischiare un paio di volte nel finale di tempo: prima al 41', quando a Di Natale viene annullato un gol per fallo di mano, poi al 46' ed al 48', quando Mancini si oppone da campione a Maccarone. E' il segnale che la gara sta cambiando. Infatti, già in avvio di ripresa, l'Empoli torna ad essere la squadra di sempre: rapida, veloce, capace di cambi di passo fulminanti. Ed il Napoli rischia ancora: già al quinto minuto, quando Mancini è chiamato ad una doppia prodezza, prima su Maccarone e poi su Rocchi. Stenta, dunque, il Napoli. Un po' per stanchezza, forse;molto perché non trova più il bandolo di quel gioco che aveva ben tenuto per quasi tutto il primo tempo. Stenta il Napoli, ma in campo tutto resta come prima. Ovvero, Moriero continua a non amalgamarsi col resto della compagnia, mentre il resto lo fa il brutto infortunio alla gamba di Magoni. Accidente che De Canio prova a tamponare prima spedendo Ametrano a centrocampo ed accentrando Montezine, poi sostituendo Moriero con Rastelli, infine rischiando anche Stellone al posto di Pavon. Ma così messo il Napoli è slegato. Disperato, coraggioso, ma slegato. Soprattutto, è un Napoli che non sa trovare la vittoria e, sinceramente, neppure è molto fortunato, quando a cinque minuti dalla fine il brasiliano Montezine, solo, centra in pieno il portiere Berti.
Corbelli arrabbiato con gli arbitri
Per Naldi è un punto guadagnato, per Corbelli (nella foto al centro) due punti persi: la coppia felice ed in perfetta sintonia comincia a viaggiare su binari diversi. Scherzi del calcio, sport del quale ognuno ha un punto di vista particolare. «Loro erano davvero forti, io dico che aver portato a casa un pareggio è stato un gran risultato»: Toto Naldi parla con serenità e sincerità. Lui è davvero convinto che quello con l'Empoli sia un risultato positivo, anche se non riesce ad essere preoccupato per il futuro. «Dite che la promozione si allontana dopo questo pareggio? Io dico proprio di no. Ci sono ancora quattordici partite e non credo che una squadra possa essere considerata fuori gioco quando mancano ancora tante gare». Qual è stato l'ostacolo che il Napoli non è riuscito a saltare? «Non c'è stato, nel senso che l'ostacolo era un Empoli che avrebbe anche potuto batterci ed invece stiamo qui a parlare di un pareggio. Ciò significa che il nostro ostacolo l'abbiamo saltato benissimo». Corbelli, da parte sua, è stato più severo. Il pareggio non va bene per la corsa alla promozione, ma quel che manda in bestia l'imprenditore romagnolo è l'atteggiamento arbitrale: «Mi sembra che ci sia paura di fischiare un rigore al Napoli», ha detto quando gli è stato chiesto un commento sull'evidente fallo di mano di Fusco. E quando gli è stato fatto notare che il presidente dell'Empoli Corsi ha detto «auspichiamo tutti un Napoli in A, ma speriamo che in campo tutto sia sempre regolare», Corbelli ha preso al volo l'occasione per riaprire una polemica fresca: «É una moda lanciata dal presidente della Salernitana Aliberti, quella di lanciare messaggi alla vigilia di una partita. Finché non ci saranno provvedimenti, trovo normale che si continui così». A proposito di rigori non concessi, almeno su questo punto Naldi è d'accordo con Corbelli: «Era sacrosanto quel rigore, ci spettava».
De Canio: «Ora una nuova striscia positiva»
In genere non spara sugli arbitri, ma stavolta è caustico Gigi De Canio (nella foto in basso) quando c'è da parlare di certe decisioni. «Sono episodi che decidono una gara, ma ci stanno. Bisogna essere fortunati perché l'arbitro veda certi episodi. Noi, ultimamente, non siamo molto fortunati. Anzi...». Non pensa che inizino ad essere troppi gli episodi che vedono il Napoli subire le decisioni degli arbitri? «Non voglio fare il vittimista. Lo ribadisco: fa parte della fortuna e della sfortuna di una squadra. A noi capita che gli arbitri non vedano quanto accade sul terreno di gioco. Purtroppo, certe sviste si rivelano determinanti». Un giudizio sulla prestazione del Napoli. «Per quelle che erano le nostre possibilità, abbiamo fatto bene. Per una trentina di minuti, tutto okay. Poi, ci siamo allungati ed abbiamo permesso all'Empoli di metterci in difficoltà». Hanno sfiorato il gol. È stato bravissimo Mancini ad intercettare le loro conclusioni. «Sono veloci e noi abbiamo consentito loro di infilarsi nei corridoi lasciati liberi. Siamo un po' calati e per l'Empoli è stato facile impensierirci». Adesso il Napoli è a meno sette in classifica dal quarto posto. «Ritengo sia stato positivo non aver perso questa partita. Quando sei in inferiorità numerica, quando ti getti all'attacco, può capitare di perdere l'incontro. Meglio un punto di niente». A Cagliari sarete senza Bonomi ed Ametrano, che saranno squalificati. «Noi subiamo falli ed a noi espellono calciatori. Dovrò dire ai miei di stare più attenti».
Magoni: paura solo in tv, oggi si allena
Preocupazione per Oscar Magoni, uscito dal campo nella ripresa in seguito ad un fallo commesso da Grella. Pareva, complice la diretta tv, che avesse subito la frattura della tibia, ma fortunatamente non è stato così: si è trattato di una semplice contusione, recuperabile in poco tempo: «Tanto che domattina sarò già in campo ad allenarmi», ha detto Magoni al termine della gara. Buon per il Napoli, che domenica prossima a Cagliari dovrà sicuramente fare a meno di Ametrano e Bonomi, che verranno squalificati dopo le sanzioni di ieri (espulsione per il primo, ammonizione da diffidato per il secondo).
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