Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, ecco l'appuntamento decisivo
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 15 luglio 2002 00:00:00
Dimenticare il brutto delle gestioni degli ultimi anni e tentare di agganciare la serie A. Si riparte dal tecnico Colomba (nella foto in alto) per lasciarsi alle spalle una stagione caratterizzata da tante, troppe polemiche, delusioni, malintesi, sotterfugi ed appuntamenti disattesi. Colomba l'ha scelto Naldi, che rappresenta il volto nuovo della società. Un presidente che annuncia di essere il primo tifoso della squadra ed ora è intento a risanare le piaghe del club. Oggi, per lui e per il Napoli, è un giorno basilare: copertura delle perdite e ricapitalizzazione. Se ciò avverrà, finalmente ci sarà una svolta per il futuro. Il general manager Marchetti potrà andare al calciomercato senza tendere la mano in cerca di elemosine. Colomba potrà ricevere qualche rinforzo indispensabile per puntare alla A. Servono almeno due esterni di fascia, due centrocampisti ed una prima punta da 15-20 gol. Non è poco, considerando anche che Naldi si è già esposto in modo consistente. Ma se si vuole recitare un ruolo di primo piano...
NALDI: «NON VI DELUDERÒ»
Il presidente azzurro invita i tifosi a seguire con passione la squadra, promettendo loro il massimo impegno
Oggi è il giorno basilare per il futuro del Napoli: è il giorno della copertura delle perdite e della ricapitalizzazione. Naldi si ritroverà, da solo, a far fronte alle esigenze economiche. «Tutti sanno quali sforzi ho già sostenuto. Oggi sarà tutto a posto, non ci saranno problemi. Poi spetterà a Marchetti ed a Colomba conoscere e «pesare» il patrimonio calciatori che abbiamo e farmi sapere se avranno bisogno o meno di rinforzi. Per ora, abbiamo già qualche obiettivo: costruire un gruppo solido, compatto, che è fondamentale per ottenere i risultati che tutti ci aspettiamo; far ritrovare le motivazioni a chi, per un verso o per un altro, non le ha avute nella passata stagione; riaccendere l'entusiasmo della nostra gente»: Naldi parla ai giornalisti ed al suo fianco c'è il suo consigliere personale, Bruno Pesaola, che annuisce alle parole del presidente. «Mi auguro di vedere spesso al San Paolo 70mila spettatori. I nostri calciatori - prosegue Naldi (nella foto al centro) - sanno quanto è importante avere la gente dalla nostra parte. Lo sanno bene anche Marchetti e Colomba, che, da avversari, hanno potuto constatare quale vantaggio ha il Napoli quando può contare sull'incitamento dei suoi fans. Spero che la gente ci segua, spero che abbia apprezzato la mia concretezza. Oggi, durante l'assemblea, continuerò a fare fatti. Il mio primo obiettivo era ed è risanare la situazione finanziaria. A piccoli passi, ci stiamo riuscendo. Tutti devono apprezzare questo mio impegno. Lo sto facendo da imprenditore, ma soprattutto da tifoso. Posso assicurare alla gente ed alla squadra che non mancherò ad una sola partita del Napoli. Mi auguro che anche gli altri tifosi siano accanto alla squadra. L'occasione del lancio della campagna abbonamenti è ghiotta per dimostrare con i fatti che siamo uniti nel voler risollevare il Napoli». Presidente, De Canio vede il Napoli tra i favoriti per la serie A...«Nello scorso campionato la squadra c'era ed a tratti ha dimostrato di essere da A. Ma non mi va più di parlare di De Canio e del passato. Guardiamo al futuro. Sento parlare di un ritorno di Ferlaino. Finiamola di far preoccupare i tifosi! Devono credere solo nella nuova società, che punta ad avere calciatori con lo stesso spirito del ragazzo che lavorava nel mio albergo e che faceva parte della squadra del "Mediterraneo". Quel ragazzo, purtroppo, non c'è più. Aveva Stellone come idolo ed il Napoli nel cuore. Chi andrà in campo con la maglia azzurra dovrà avere la stessa passione di quel meraviglioso ragazzo».
OGGI L'ASSEMBLEA DECISIVA
Copertura delle perdite e ricapitalizzazione: sono gli obiettivi dell'odierna assemblea straordinaria, imposta dalla Corte d'Appello
Appuntamento a mezzogiorno nella sede di Soccavo: oggi c'è l'assemblea straordinaria dei soci del Napoli, che dovranno deliberare sulla copertura delle perdite e sulla ricapitalizzazione. Un'assemblea particolare, perché non è stata decisa dalla società, ma imposta dalla Corte d'Appello. L'assemblea di oggi è l'ultimo capitolo delle tortuose vicende giudiziarie che hanno travolto il Napoli nell'ultimo anno. Fu convocata nel giorno in cui venne deciso l'annullamento dell'amministrazione giudiziaria. Un atto imposto dalla Corte d'Appello nella sentenza di 37 pagine depositata il 13 maggio: le responsabilità degli amministratori nella cattiva gestione della società non erano tanto gravi da giustificare l'amministrazione giudiziaria - spiegava l'atto - ma la ricapitalizzazione contestata dalla Fallimentare, quella del 18 febbraio, restava invalidata ed il Napoli è andato avanti, da quel giorno, in costanza di perdita di capitale. Perciò, bisogna rimettere a posto i conti. La base di partenza per l'immissione di denaro richiesta dalla Corte d'Appello è stato il rapporto presentato dall'amministratore giudiziario, al quale erano allegati i conti richiesti allo studio Giordano. Quell'incartamento, sembra, riportava perdite in bilancio pari a circa 28 milioni di euro, che, sommate alla ricapitalizzazione richiesta dalla sentenza (15 milioni), avrebbero imposto una spesa folle per rimettere in sesto la baracca: più di 40 milioni di euro (quasi 80 miliardi delle vecchie lire). Nel bilancio chiuso al 30 maggio, del quale si dovrà discutere oggi, pare, invece, che le somme siano state molto ridimensionate. Si parla di perdite da coprire vicine ai 12 milioni, così la ricapitalizzazione potrebbe anche essere più consistente, vicina ai 10 milioni (rispetto al massimo di 15). Proprio il fronte ricapitalizzazione è legato a doppio filo ad una risposta «decisiva» che arriverà solo questa mattina, a poche ore dal faccia a faccia con i soci. Precise le richieste della Corte d'Appello: bisogna appostare nel fondo rischi tributari gli interessi su tutti i pregressi pagamenti Irap omessi, ed anche le sanzioni relative ai versamenti non eseguiti a partire da gennaio 2002. Bisognerà, poi, stilare una relazione che cancelli il «vizio di oscurità» rilevato dai pubblici ministeri Lettieri e Barruffo e dai giudici della Fallimentare che decisero l'amministrazione giudiziaria. Bisognerà chiarire quali sono i debiti assistiti da ipoteca e fare chiarezza sul rapporto fra società controllate e controllanti. Insomma, oltre al denaro, ci vorrà una bella spiegazione di tutti i passaggi che possono risultare poco chiari e bisognerà fare tutto nel migliore dei modi.
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